ATP Montecarlo: “Quanto mi era mancata la terra!”. Alcaraz rimonta Cerundolo e vola agli ottavi
[2] C. Alcaraz b. F. Cerundolo 3-6 6-0 6-1
Carlos Alcaraz (21 anni, numero 3 del ranking mondiale) vince la prima partita della carriera al Rolex Monte-Carlo Masters e si qualifica agli ottavi di finale del terzo Masters 1000 della stagione dopo aver sconfitto Francisco Cerundolo (26 anni, numero 22 della classifica ATP) con il punteggio di 3-6 6-0 6-1 in un’ora e 38 minuti di gioco. La testa di serie numero 2, dopo un primo set contrassegnato dagli errori gratuiti e dalla solita confusione tattica degli ultimi mesi, ha ritrovato il suo miglior ritmo, ha preso confidenza con le condizioni di gioco e ha dominato gli ultimi 40 minuti del match, chiudendolo con un veemente parziale di 12 game a 1. Nella giornata di giovedì 10 aprile affronterà, per un posto nei quarti di finale, il qualificato tedesco Daniel Altmaier, che nel primo incontro in programma sul “Court Ranier III” ha sconfitto Richard Gasquet.
LA PARTITA- Alcaraz, dopo un buon avvio di partita (2 a 1 e servizio), si è improvvisamente spento, perdendo completamente le misure del campo e subendo di conseguenza un parziale di 5 game a 1: l’argentino si è limitato a raccogliere i regali e gli errori gratuiti dell’avversario, che hanno ammutolito il pubblico del Centrale, completamente sorpreso dalla deludente prestazione del campione spagnolo. Cerundolo, dopo aver vinto il set con il punteggio di 6-3, è riuscito a conquistare un paio di palle break nel primo game del secondo ma Carlitos – praticamente spalle al muro – è riuscito ad annullarle con la freddezza della classe, disegnando il campo con la più elegante delle stop volley. (1-0) Il campione in carica del Roland Garros, scampato il pericolo, è rapidamente scappato sul 3 a 0 (recuperando, nel terzo game, da 15-40), tranquillizzandosi in maniera definitiva.
A questo punto è cominciata un’altra partita, o, per meglio dire, il palcoscenico più elegante del circuito è stato caratterizzato da un monologo del talento di Murcia, che ha lasciato definitivamente andare i colpi, senza più voltarsi indietro: Cerundolo – soffocato dalle rotazioni dell’avversario – non è riuscito a trovare il tempo necessario per scaricare la potenza del suo dritto anomalo e Alcaraz ha disegnato tutti gli angoli del suo gioco, alzando ulteriormente il livello e la profondità dei propri colpi con il passare dei minuti. Negli ultimi due set l’argentino ha dunque raccolto la miseria di 26 punti e la testa di serie numero 2 ha camminato sul velluto di una partita che non esisteva più, chiudendola con un parziale di 12 game a 1 e con una scritta piuttosto eloquente sulla telecamera del torneo: “Quanto mi era mancata la terra!”.