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ATP Bucarest, Dzumhur sugli scudi: Jianu regolato in tre set. Avanza ai quarti anche Fucsovics, O’Connell e Martinez

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Si è completato il programma relativo agli ottavi di finale del Tiriac Open presented by UniCredit Bank. Sulla terra battuta dell’ATP 250 che sta andando in scena in quel di Bucarest, sono arrivate delle vittorie per il tennista ungherese Marton Fucsovics (numero 90 ATP) e per l’australiano (n. 87 ATP) Christopher O’Connell. Il primo ha superato – in rimonta e in tre set – il giocatore argentino Mariano Navone, con il punteggio finale di 4-6 6-4 6-4, mentre il secondo ha battuto il cileno (numero 58 ATP) Nicolas Jarry con lo score defintivo di 6-2 5-7 7-6(5). Saranno proprio Fucsovics e O’Connell ad incrociarsi in una delle gare valevoli per i quarti di finale della kermesse tennistica romena.

E’ arrivata una vittoria anche per il tennista bosniaco Damir Dzumhur. Quest’ultimo, infatti, ha regolato – in tre set e con il punteggio finale di 6-4 3-6 6-3 – il padrone di casa Filip Cristian Jianu. Nonostante un secondo set piuttosto disastroso (in cui è riuscito a racimolare solamente tre game) e l’ostilità del pubblico (schierato nettamente a favore del beniamino di casa), Dzumhur è stato bravo a riportare l’inerzia del match dalla propria parte nel corso del terzo e ultimo set. Il bosniaco, adesso, sfiderà lo spagnolo Pedro Martinez, bravo a regolare – in tre set (4-6 7-5 6-2) uno dei nomi più blasonati del circuito, l’inossidabile Stanislas Wawrinka.

D. Dzumhur b. F. Jianu 6-4 3-6 6-3

Una gara condita da più sfumature quella che ha visto impegnati il tennista bosniaco Damir Dzumhur (numero 65 del mondo) e il giocatore romeno Filip Cristian Jianu. Primo parziale ad appannaggio dell’atleta originario di Sarajevo, bravo a sfruttare al meglio i propri turni in risposta e un dritto che nel primo set ha tagliato a fette le resistenze difensive del proprio rivale.

Tutt’altra storia nel secondo set. Sì, perché Jianu è stato bravo a risalire la china di un incontro che nel corso del primo parziale lo aveva visto in grossa difficoltà. Solo tre i game concessi dal classe 2001 ad un Dzumhur un po’ in calo, soprattutto nei turni in risposta.

Nel terzo e ultimo set, invece, situazione di sostanziale equilibrio e primo ace (in assoluto) della gara conquistato dal tennista romeno. A spuntarla, però, è stato il caro vecchio Damir, grazie alla maggiore efficacia dimostrata nelle fasi salienti dell’incontro. Per lui, adesso, porte spalancate sui quarti di finale del torneo (dove sfiderà Stan Wawrinka).

P. Martinez b. S. Wawrinka 4-6 7-5 6-2

Primo parziale quasi senza storia quello che ha visto di fronte il tennista svizzero Stanislas Wawrinka e l’iberico Pedro Martinez. Nel corso del primo set, infatti, il numero 47 del mondo non è riuscito ad impensierire più di tanto il tre volte campione slam. Troppi gli errori commessi dallo spagnolo, soprattutto negli attacchi da fondo.

Per Stan The Man più concretezza anche per ciò che concerne i propri turni al servizio (2 ace e 67% % di punti conquistati con la prima). Secondo set rocambolesco. Anche se al netto di alcune belle giocate del neo-quarantenne tennista svizzero che hanno deliziato la platea di Bucarest. Poi Martinez è cresciuto alla distanza ed è riuscito a fare suo il parziale in questione (7-5).

Il terzo è ultimo set ha rappresentato una sorta di monologo per lo spagnolo. L’atleta originario di Alzira ha imbastito delle trame offensive che hanno sorpreso non poco il rivale svizzero. Alla fine, Martinez si è congedato dal giocatore svizzero con il punteggio finale di 4-6 7-5 6-2, qualificandosi così per i quarti di finale (sfiderà Dzumhur).

[1] S. Baez b. G. Diallo 7-6(5) 2-6 6-2 (Andrea Binotto)

È sempre terra rossa, ma non è il sud America. Sebastian Baez ha sofferto più del previsto all’esordio contro Gabriel Diallo, un tennista di certo non da mattone tritato, sfidato per la prima volta. Dopo due ore e diciotto minuti, però, la prima testa di serie del torneo ha avuto la meglio con lo score di 7-6(5) 2-6 6-2. Nonostante l’occasione di servire per chiudere la prima frazione, il campione del 500 di Rio de Janeiro non è riuscito nell’intento, ma è stato poi bravo a mettere la pezza al tie-break, vinto 7 punti a 5. Il secondo set è stato totalmente appannaggio del numero 81 ATP, che però nel parziale decisivo ha smarrito il colpo di inizio gioco facendosi brekkare tre volte. Cosa non da lui.

Entrambi hanno messo in campo il 73% di prime: il 36esimo tennista al mondo ha capitalizzato di più con questo colpo, mentre il canadese ha fatto meglio di lui quando ha potuto contare sulla seconda. Emblematico il -17 nel computo vincenti/errori per l’argentino, salvato solamente dallo sconvolgente -32 dell’avversario, il quale ha terminato l’incontro sì con 29 vincenti, ma soprattutto con 61 errori. Un’infinità. Per il sudamericano si tratta della decima affermazione in stagione sul rosso (era ed è ancora il più vincente su questa superficie nel 2025) che gli porta in dono il 22esimo quarto di finale ATP in carriera, il 21esimo sul suo manto preferito. Per un posto in semifinale, ora dovrà vedersela con l’amico e connazionale Francisco Comesana.

C. O’Connell b. [4] N. Jarry 6-2 5-7 7-6(5)

Prosegue senza sosta il periodo negativo di Nicolas Jarry. Il cileno, testa di serie numero 4, ha ceduto dopo quasi tre ore di battaglia a Christopher O’Connell, vittorioso 6-2 5-7 7-6(5). Era riuscito a riprendersi il numero 58 ATP durante il secondo set, nel quale l’australiano si era conquistato la chance di servire per chiudere la partita. Rimesso in piedi l’incontro, Jarry ha trascinato l’avversario al tie-break conclusivo e qui l’87esimo tennista al mondo ha chiuso intascando il quarto minibreak, che gli è valso il secondo successo su altrettanti testa a testa con il cileno. Per quest’ultimo si tratta della sesta sconfitta negli ultimi sette incontri disputati. Undicesimo quarto di finale ATP, invece, per il giocatore oceanico, giunto ora quattro volte a questo punto di un evento del circuito maggiore su terra battuta. Prossimo ostacolo, Marton Fucsovics.

M. Fucsovics b. [7] M. Navone 4-6 6-4 6-4 (Andrea Binotto)

Aprile 2024, finale del 250 di Bucarest: Marton Fucsovics batte Mariano Navone e conquista il titolo. Aprile 2025, ottavi del 250 di Bucarest: i due si incontrano di nuovo e ancora una volta è l’ungherese a spuntarla. Questa volta però in tre set, 4-6 6-4 6-4 dopo due ore e quarantatré minuti di braccio di ferro. Trovatosi sopra di un set e un break, il numero 90 ATP si è fatto rimontare dalla grinta dell’avversario. Nel terzo, un tripudio di break (ben 7 su 10 giochi) ha visto uscire con la vittoria in mano Fucsovics, che nell’intero match ha potuto contare maggiormente sulla prima rispetto al suo avversario. Quest’ultimo ha terminato la sfida con un pessimo -26 nel differenziale vincenti/gratuiti e ha così permesso al magiaro di qualificarsi per il 24esimo quarto di finale ATP in carriera, il sesto sul rosso, grazie a un successo molto significativo. Infatti, per Marton si tratta della 50esima affermazione ATP su terra battuta, che lo fa diventare il secondo giocatore ungherese (dopo Balázs Taróczy) a riuscire in questa impresa.

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