WTA Miami, Pegula: “Se vuoi vincere questi tornei, devi battere questo tipo di giocatrici”
Una sconfitta dura, ma superata in fretta, quella subita da Jessica Pegula per 7-5 6-2 in finale contro Aryna Sabalenka al Miami Open 2025. La tennista a stelle e strisce esce così sconfitta dalla terza finale su tre in eventi contro la bielorussa, dopo quelle di Cincinnati e dello US Open nel 2024. Ciononostante, Pegula vede la luce in fondo al tunnel, e pensa a come sfruttare il gioco mostrato queste settimane per prepararsi al meglio per la stagione su terra battuta.
D: Puoi parlare specificamente di alcuni degli aspetti positivi che hai tratto dal Miami Open, tra cui l’aver affrontato la giocatrice numero 1 del mondo e alcune delle grandi cose che hai fatto bene oggi?
Jessica Pegula: “Sono riuscita a breakkarla. Stavo mettendo molta pressione sul suo servizio, che è una delle parti migliori del suo gioco. Solo che non sono riuscita a tenere il servizio in modo costante e a confermare quei break, che secondo me hanno fatto la differenza. È stata dura, da un lato, anche per il vento. Entrambe abbiamo avuto problemi a tenere il servizio, perché se si colpiva una buona risposta, sembrava che non si potesse fare nulla con la palla. Ovviamente siamo entrambe ottime giocatrici, ma credo che lei sia stata in grado di gestire meglio il suo servizio e di uscire da alcuni game molto lunghi, mentre io mi sentivo come se nei miei game di servizio fossi semplicemente indietro. Ho pensato di aver risposto bene, di essermi mossa bene, di essermi messa in buone posizioni per aggredire, colpendo la palla in modo pulito. Mi è sembrato che lei fosse in grado di colpire le righe quando aveva bisogno di un grande servizio o di fare un uno-due facile. Onestamente questa è stata la differenza principale per me oggi, ma per quanto riguarda le ultime due settimane, penso di essermi mossa molto bene, di aver servito molto meglio, vincendo molti più punti gratuiti sul mio servizio. Tranne oggi, purtroppo. Credo di voler sfruttare queste caratteristiche per la stagione sulla terra battuta. So di essere conosciuta più come una giocatrice da cemento, ma credo di poter fare bene anche sulla terra“
D: Bel torneo. Era forse una Aryna migliore rispetto ad agosto, quando hai iniziato questa serie di incontri con lei su questi grandi palcoscenici?
Jessica Pegula: “Mi sembra che ogni incontro sia stato più o meno lo stesso dei nostri soliti. Non so se sia migliorata. Oggi abbiamo faticato entrambe a tenere il servizio. Ho pensato che in questa partita, in particolare, abbia voluto mescolare molto i tipi e il ritmo del servizio, sfruttando un kick più duro e lento o una prima con una maggiore percentuale. Penso che forse lo abbia fatto prima di me e che sia riuscita a tenere il servizio un po’ di volte in più, soprattutto nel primo set, mentre nel secondo credo di aver cercato di fare troppo sulla prima. Avrei voluto variare un po’ prima, ma non l’ho fatto e lei mi ha massacrato in risposta: non mi sembra di essere riuscita a ottenere punti gratuiti o seconde palle facili dal mio servizio”
D: Qual è la sfida più grande nel giocare contro di lei? La velocità dei suoi colpi, il fatto che abbiano più rotazioni o che siano più precisi? Qual è la cosa più difficile da gestire?
Jessica Pegula: “Sì, non è necessariamente la potenza del colpo che sento più forte. Sento che ci sono altre con cui ho giocato che colpiscono più forte, ma penso solo che lei abbia i primi due colpi dello scambio davvero buoni. È molto brava ad essere aggressiva sulla prima palla e a non lasciarti comandare il punto. Penso che il suo movimento sia migliorato molto, e poi ha aggiunto più slice, palle corte, è diventata più brava in quei colpi particolari. Poi, ovviamente, c’è il servizio. Se non funziona, credo che abbia due o tre servizi che possono aiutarla a iniziare il punto, invece di affidarsi sempre alla seconda. Ci sono molte cose che fa davvero bene. Tutti parlano del suo stile di gioco aggressivo, e questo è certo, ma lei lo ha sempre avuto, perciò credo che la sua forza sia più che altro la sua capacità di inserire nel suo gioco quei colpi particolari di cui parlavamo prima, che rendono il suo gioco aggressivo ancora più efficace”
Q. Seb Korda e Grigor Dimitrov hanno parlato dell’opportunità di giocare contro il miglior giocatore del mondo. Tu cogli l’opportunità di giocare contro i migliori?
Jessica Pegula: “Sì, certo. Ci misuriamo tutte l’una con l’altra, in realtà. Iga ha avuto un anno in cui mi sembrava non potesse perdere, e ora sembra che l’ultimo anno Aryna, soprattutto sui campi in cemento, sia stata praticamente inarrestabile. Devi accettare la sfida, devi accettare il fatto che sono le migliori giocatrici del mondo per un motivo, e se vuoi vincere questi grandi tornei e grandi titoli, devi battere questo tipo di giocatrici. Magari non sempre, perché magari perdono o cose del genere, ma giocare con loro in finale è un privilegio, perché sai che se riesci a vincere è ancora più speciale. Mi piace decisamente accettare questa sfida, anche se mi scoccia un po’ giocare con lei. Non so se avrei vinto se avessi giocato con qualcun altro. Sicuramente devi pensarla in questo modo per spingerti a migliorare. Mi è sembrato che Aryna facesse lo stesso anche in quell’anno eccezionale di Iga, e poi l’ho vista migliorare molto. È sempre una sfida in cui ci si sprona a vicenda al vertice”