Coppa Davis, ITF e Kosmos si separano dopo anni di cause legali e contrasti: “Risoluzione amichevole”
Sembrava poter essere un accordo capace di rilanciare la Coppa Davis, ma alla fine si è rivelato un nulla di fatto. Il duo ITF e Kosmos, società sportiva dell’ex calciatore Gerard Piquè, ha creato più che altro problemi da ambo le parti: dalle accuse reciproche ai contratti non rispettati, passando per una serie di cause legali.
L’obiettivo nel 2019 di rivoluzionare la più antica competizione sportiva nazionale a squadre di tutti gli sport non era andata come sperato, scatenando a gennaio 2023 la rottura definitiva dei accordi.
Il format di Kosmos comprendeva la composizione di una fase a gironi durante la stagione con tanto di scontri ad eliminazione in casa-trasferta e infine la Final 8 in sede unica. Nonostante questa rivoluzione sia tutt’ora in vigore, seppur con qualche modifica, in molti si erano dimostrati contrari a questo cambiamento radicale complici le giornate troppo lunghe con incontri che terminavano nel cuore della notte oltre a sfide tra due nazioni che per un motivo o per l’atro non componevano una grande cornice di pubblico.
Come detto, qualcosa è rimasto ma non tutto: ad esempio, la fase a gironi è stata abolita con il reinserimento delle sfide casa-trasferta secche che precedono la finale in sede unica, quest’anno a Bologna. Ricordiamo che l’Italia ha conquistato le ultime due edizioni. Di seguito, il comunicato ufficiale della rottura:
“Kosmos e la Federazione Internazionale Tennis (ITF) hanno raggiunto una risoluzione amichevole in merito ai loro precedenti disaccordi contrattuali relativi all’organizzazione della Coppa Davis. Entrambe le organizzazioni si augurano reciprocamente successo nei loro progetti futuri”.