ATP Miami: Berrettini doma Bergs, Matteo torna a riassaporare gli ottavi ‘1000’
[29] M. Berrettini b. Z. Bergs 6-4 6-4
Correva il 13 aprile 2023, sono passati oltre due anni dal quel giorno. Due stagioni di lontananza dall’élite dei Masters 1000, in quella primavera di un paio di annate fa, sulla terra rossa in riva al mare di Montecarlo Matteo Berrettini sconfisse rimontando al termine di una dura battaglia Francisco Cerundolo. Un match che gli costò la lesione agli addominali obliqui, costringendolo al ritiro prima della sfida con Rune. In mezzo tra quell’edizione al Country Club e il Miami Open 2025 n’è passata di acqua sotto i ponti, e anche di infortuni occorsi al Martello nazionale, finalmente adesso però il ventottenne romano torna a riassaporare gli ottavi in un ‘1000’. Lo fa superando il belga Zizou Bergs, reduce dal primo successo in carriera contro un Top 10, in una partita iniziata nel migliore dei modi dal tennista romano, che ha sfiorato perfino il 4-1 “pesante”. Non concretizzata la palla del doppio break, (non bene la conversione dei break point, 3 su 12) Matteo ha dovuto fare i conti con il rientro belga vedendo un incontro sin lì dominato ingarbugliarsi.
Quando però contava veramente, Berretto non ha tradito sfruttando minuziosamente l’alternanza di rendimento di Zizou (10 aces, ma anche 35 non forzati a fronte di 16 vincenti) per portarsi a casa il match con ingredienti, quali la superiore solidità e la maggiore costanza. Berrettini è più forte di Bergs e lo ha dimostrato: deve tuttavia crescere ancora in convinzione e determinazione nella forza dei suoi mezzi per poter superare ostacoli più tosti di un Top 50 (il belga lo sarà ufficialmente da lunedì, il nono tennista nel suo Paese a farvi parte). Il tennis c’è, il fisico anche. Non manca molto per vederlo di nuovo dove deve stare, il servizio deve però dare di più di soli 3 aces, come minimo stabile in Top 20. Già il prossimo incrocio con Fonseca o De Minaur ci dirà molto in tal senso.
Doppio 6-4 in un’ora e trentacinque che consegna, dunque, al romano una duplice vittoria (dopo l’esordio vincente su Gaston) in un Masters ‘Mille’ sul cemento che addirittura mancava da Indian Wells 2022.
Primo Set: Berrettini va vicino al 4-1 pesante, poi subisce il ritorno di Bergs prima di accogliere gli alti e bassi di Zizou
Bergs comincia servendo 4 prime su 6, ma il suo inizio è tutt’altro che convincente. Il dritto del belga è abbastanza falloso. Al contrario il martello a sventaglio di Matteo è già bello fumante. Approccio iper aggressivo, centrato e preciso del tennista azzurro. Le accelerazioni del diritto romano non vengono rette in questo avvio dalla difesa improvvisata di Zizou. Parziale di 8 punti a 1, di cui i primi 7 dell’incontro, per Berrettini che vola immediatamente 2-0. Il n° 51 ATP è dotato di un ritmo discreto da fondo campo, ma l’avvio di Berretto è confortante da ogni punto di vista: accelera di diritto che è un piacere, scaglia “kickkoni” che scavalcano l’avversario, lo slice è fin da subito tagliente e incisivo come il tagliacarte di un notaio. Se poi ci mettiamo che il venticinquenne di Lommel sta giocando anche piuttosto corto, il compito del giocatore italiano diviene ancora più semplice. Berrettini sale 0-30 nel terzo gioco, va vicino al doppio vantaggio ma ecco che qui finalmente il belga si inscrive alla partita diventando più incisivo con tutti i colpi (2-1).
Per ora il match è un’autentica passeggiata per Matteo, questa versione di Bergs non gli mette fretta offrendogli tempo e spazio per manovrare a piacimento con il rovescio tagliato per poi, al momento opportuno, far esplodere il diritto anomalo. Inoltre, Zizou continua anche a commettere errori grossolani: sia da fondo sia a rete, sia al servizio con tanto di doppio fallo. L’ex n° 6 ATP dal canto suo invece conferma i progressi di questo 2025 sul piano della condizione atletica: si muove benissimo con una reattività degli arti inferiori che non si vedeva da tempo. Avanti 3-1 e 30-40, il passante bimane di Berrettini si stampa sul nastro cancellando quello che, di fatto, era un mini-set point per l’azzurro. La sensazione che però si va consolidando non cambia con il passare dei minuti: anche quando gli scambi si allungano Matteo non è minimamente sollecitato. Anzi, l’allievo di Alessandro Bega – se è possibile – rinvigorisce ulteriormente il suo tennis nei punti che vanno oltre i tre/quattro colpi, concludendoli con sublimi sbracciate in corsa di altissima qualità.
Ma quando il cuscinetto di vantaggio non è così confortevole, l’agguato è sempre dietro l’angolo: in un amen si confeziona infatti il contro-break valevole per il 3-3, frutto di una smorzata in corridoio, di un attacco non così profondo punito dal passante belga, di un gratuito uscendo dal servizio e dulcis in fundo una gran bella risposta di Zizou che porta alla steccata romana. In pochi minuti, Bergs accresce la qualità della ribattuta e di riflesso il livello generale del suo gioco, fin lì decisamente insufficiente. Per adesso però il match stenta a decollare, soprattutto la prestazione del n° 1 del Belgio alterna up and down. Si palesano altre 2 palle break consecutive in favore di Berrettini (15-40) ma Zizou è inappuntabile cancellandole entrambe. Qualche responsabilità in più, l’azzurro ce l’ha sulla parità quando sbaglia un rovescio in manovra che non avrebbe dovuto sbagliare (4-3).
Ora il ritmo del palleggio del belga ha alzato sensibilmente i toni, Matteo deve chiedere qualcosa in più al servizio: servono più punti diretti, non può permettersi di giocare tutti gli scambi con un Bergs adesso in palla. Oltre a ciò, il finalista di Wimbledon deve azzerare gli inciampi quando manovra per costruire. Zizou dopo il disastro iniziale, ha messo sul campo tutta la propria personalità. Un set che lentamente sta scivolando via per Berrettini, che tuttavia ritrova in tempo la consistenza perduta e così alla seconda palla game la bomba carta di puro ossigeno lo toglie d’impiccio ai vantaggi (4-4).
E il tennis è questo sport qui, rimanere avvinghiati, far passare la marea per poi saper cogliere l’attimo giusto per lanciare l’ancora e attraccare al porto: due doppi falli consecutivi di Bergs ad aprire il nono gioco e passantone incrociato di dritto che va a segno. Zizou frantuma i primi due break point (il secondo con il 4° ace della sua partita) ma sul 30-40 Matteo piega la racchetta belga: è di nuovo break Italia, Berrettini si porta 5-4 e servizio. In battuta per chiudere i conti, Matteone nazionale esordisce con un doppio fallo ma poi è semplicemente perfetto: sul secondo set point, è il suo schema per antonomasia a sigillare la frazione. Prima più dritto vincente per il 6-4 in 47 minuti.
Secondo Set: più continuo Berrettini che sale di livello con il servizio, maggiori picchi ma anche una vena maggiormente fallosa per il belga
Quello che ci ha insegnato il primo parziale è che di fronte Berrettini ha un rivale ostico, in grado di avere picchi di “nuvoletta tennistica” dove non si può arginarlo inframezzati da momenti di buio in cui si incarta irreversibilmente. Perciò, ciò che deve fare Matteo è non dare l’opportunità a Zizou di poter comandare sistematicamente lo scambio e concludere i propri turni di servizio con un basso dispendio energetico. L’azzurro dovrà quindi anche accettare che il rivale possa avere segmenti di gioco dove non potrà contrastarlo, ma altresì avere una velocità di crociera solida e maggiormente continua in grado di premiarlo al taglio del traguardo.
Ambedue sono costretti ai vantaggi nei primi scampoli di frazione, Bergs – che serve per primo – riassume la sua identità tennistica in un concentrato di pochissimi punti: 2 doppi falli, 2 aces, 2 gratuiti da fondo (diritto e rovescio) tutto nello stesso gioco. Berrettini si procura anche l’ottava e la nona palla break del match, ma per la settima volta Zizou sbarra la strada concludendo poi il pirotecnico gioco con il terzo aces del game (2-1). Matteo pareggia a zero per il 2-2, così come a zero aveva tenuto il belga nel game inaugurale del set: è quello che serve per arrivare freschi in risposta, dove bisogna spingere con coraggio e aggressività come in avvio, invece di accontentarsi di ribattere bloccando consegnando l’iniziativa a Bergs.
Il belga è sempre lo stesso, fa il pasticcione ritrovandosi 0-40, successivamente d’incanto ritorna a giocare splendidamente. Tuttavia, in questo caso, la rimonta si ferma a metà: la dodicesima palla break vale il terzo allungo italiano, Berrettini contiene in maniera robusta sulla diagonale sinistra e alla fine Zizou spara lungo: 3-2 e battuta a disposizione per l’ex allievo di Santopadre. Negli ultimi minuti, Matteo è salito tanto con il servizio: secondo turno tenuto a zero, con il terzo ace – pochi per i suoi standard – che vale il 4-2. L’azzurro non concede più nulla con il fondamentale d’inizio gioco, solamente due punti lasciati per strada nei quattro turni di servizio che chiudono la sfida: è ancora 6-4 Berretto, un break per set. Il soggiorno in Florida prosegue.