WTA Miami, Swiatek: “Non so nulla della causa della PTPA, ma giocare 11 mesi è folle”

Esordio vincente nel Miami Open per la n. 2 del mondo Iga Swiatek che ha regolato in due set la francese Caroline Garcia, curiosamente la stessa avversaria con la quale aveva esordito a Indian Wells due settimane fa. Quando le è stato chiesto della differenza tra le due partite ha risposto: “La tattica era più o meno la stessa, perché i nostri stili di gioco sono simili. Ma sicuramente il modo in cui si gioca cambia un po’. La palla rimbalza più bassa qui, questo è certo, e anche l’aria non è così dinamica. Sento di dover essere pronta per un gioco un po’ più veloce e di dover stare ancora più bassa sulle gambe. Ma questo sarà il caso contro ogni giocatrice, non solo Caroline. Non direi che ci sia stata molta differenza. L’unica differenza è che l’ho lasciata rientrare in partita un po’ nel secondo set.”

Bocca cucita da parte della polacca sulla notizia del momento, ovvero la causa intentata dalla PTPA nei confronti delle “sigle” che governano il mondo del tennis: “Onestamente, non ho alcun pensiero a riguardo, perché non sono stata davvero coinvolta o interpellata. Quindi non ero veramente a conoscenza dell’azione prima [che diventasse pubblica]. So più o meno quello che sapete voi, quello che tutti sanno dai media.

Tutti conoscono più o meno le mie opinioni anche sulle cose che sono nella causa legale, perché ne ho parlato apertamente in passato. Nulla cambia per me. Certamente la stagione è super lunga. Ne ho parlato in precedenza, giocare per 11 mesi è piuttosto folle. Penso che i fan del tennis sarebbero ugualmente interessati o anche di più se la stagione fosse un po’ più corta. Sarebbe forse un po’ più facile seguire tutto.

Vogli dire, 11 mesi sono inutili e sono troppi. È questa probabilmente la cosa più importante di cui ho sempre parlato.”