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Nick Kyrgios sul comunicato PTPA: “Io e Djokovic vogliamo cambiare il tennis, tanti giocatori sono insoddisfatti”

Ci sono le prime reazioni dopo l’annuncio da parte della Professional Tennis Players’ Association (PTPA), fondata da Novak Djokovic e Vasek Pospisil, di portare avanti una serie di azioni legati contro l’asset governativo del tennis mondiale, ovvero ATP, WTA, ITF e ITIA. “Dopo anni di sforzi in buona fede per riformare il tennis professionistico, la Professional Tennis Players Association (PTPA) ha intrapreso una serie di azioni legali negli Stati Uniti, nel Regno Unito e nell’Unione Europea contro gli organi di governo dello sport: ATP, WTA, ITF e ITIA. Le cause legali espongono abusi sistemici, pratiche anti-competitive e un palese disprezzo per il benessere dei giocatori che persistono da decenni“, si legge nella nota.

Una dozzina di giocatori si sono fatti promotori di questa iniziativa, a nome anche di altri, e tra questi c’è anche Nick Kyrgios. L’australiano, presente a Miami per disputare il Masters1000 in Florida, ha ribadito alcuni concetti che giustificano la denuncia da parte dei tennisti: “Credo che la gente sapesse da tempo – le parole di Kyrgios – che stava succedendo qualcosa dietro le quinte e io stesso, Pospisil, Djokovic, tutti noi volevamo fare qualcosa del genere per il futuro del tennis. So che i giocatori sono insoddisfatti, e lo sono anche io, di tutto ciò che sta accadendo nel tennis in questo momento. C’è una denuncia di oltre 100 pagine da leggere per saperne di più, ma non voglio entrare nei dettagli. Ma sono stato coinvolto il più possibile in ciò che ho potuto. È successo finora ed è una cosa molto speciale nel tennis“, ha dichiarato Kyrgios a Sky Sports.

Tra le problematiche analizzate nelle 163 pagine: le palline che cambiano per ogni torneo, i guadagni molto diversi rispetto a quelli di altri sport e una salvaguardia non adeguata degli atleti. “Penso che le cose debbano cambiare. Il tennis è l’unico sport che non ha un’associazione di giocatori e questo è il primo motivo per cui c’è la PTPA. È il nostro primo obiettivo. Si sente dire che tutte queste persone usano palle diverse praticamente ogni settimana, cosa che non dovrebbe accadere a un livello professionale assoluto“, ha aggiunto l’australiano.

L’ATP ha così tanto potere e non deve mostrare e non deve mostrare niente a nessuno. Ed è qui che cose come queste cambieranno, bisognerà mostrare loro come funzionano le cose e sarà allora che la gente se ne renderà conto. Non è stato fatto correttamente negli ultimi anni. I giocatori, in definitiva, non sono stati molto contenti di quanto guadagnano nel tour rispetto ad altri sport e credo che questo sia uno dei motivi principali“, ha concluso l’aussie.

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