Djokovic e Medjedovic, passato e presente del tennis serbo si affrontano (forse) a Miami
Hamad Medjedovic nasce a Novi Pazar il 18 luglio 2003. Sin da piccolo la sua passione per il tennis è smisurata. Cresce cercando di seguire le orme dei suoi tre idoli: Novak Djokovic, Viktor Troicki e Janko Tipsarevic, che nel periodo dell’adolescenza di Hamad occupavano la top 15 ATP. “Li guardavo costantemente – ha raccontato nel 2023 al sito ufficiale ATP -, da bambino mi hanno dato ispirazione per iniziare a giocare a tennis, vengono da un paese piccolo come il mio e ciò mi ha dato molta motivazione e fiducia sul fatto che potessi riuscirci pure io”
Dopo una carriera junior non memorabile e un inizio complicato nei Pro, nel 2022 Hamad Medjedovic inizia a far parlare di sé con 3 titoli Itf e la vittoria al Challenger 80 di Luedenscheid partendo dalle qualificazioni e battendo nomi noti come Marco Cecchinato, Nicolas Jarry e Zhizhen Zhang. Ad inizio 2023 Hamad ha l’occasione di iniziare a collaborare con uno dei propri idoli: Viktor Troicki. Collaborazione che porterà i propri frutti nel giro di pochi mesi con i titoli Challenger a Szekesfehervar, Mauthausen e Mallorca, arricchiti dai primi Main Draw slam e dalle semifinali ATP a Gstaad e Astana. Proprio a fine 2023 arriva quello che è finora il miglior risultato della carriera del giovane serbo: il titolo alle Next Gen ATP Finals di Jeddah. Una settimana, quella in Arabia Saudita, piena di alti e bassi, screzi e sorrisi, che nonostante le mille difficoltà, fisiche e non (basti pensare al match vinto con Michelsen nonostante i crampi) l’ha visto portare a casa il trofeo spuntandola al quinto set contro il più quotato Arthur Fils.
Le aspettative intorno ad Hamad crescono. Purtroppo, a causa di un infortunio, l’inizio di 2024 è molto complicato e porta alla dolorosa scelta di separarsi dal suo idolo, coach e mentore Viktor Troicki per intraprendere cosi un nuovo percorso con Jorge Aguirre (ex coach di Davidovich Fokina). I risultati sono immediati: due finali ATP 250 a Belgrado e Marsiglia e soprattutto il tanto agognato ingresso in Top 100 grazie alla (tanto discussa) scelta di saltare gli Australian Open per recarsi in Portogallo a giocare due Challenger.
Parlando dell’attualità: Hamad Medjedovic sarà opposto al primo turno del Miami Open a Rinky Hijikata, ad aspettare il vincente ci sarà Novak Djokovic. Non sarebbe un match come gli altri per Hamad e Nole, ecco perché: il giovane serbo ha iniziato ad allenarsi al Novak Tennis Centre all’età di 16 anni, ci è voluto poco tempo nel convincere Djokovic a investire su di lui. Il campione serbo si è subito offerto di pagare i costi di allenamento, trasporto e supporto ad Hamad e alla sua famiglia. “Siamo stati fortunati a finire nelle sue mani- raccontava Eldin Medjedovic a Sportal- mi ricordo una conversazione con lui in cui mi parlava dei passi che Hamad avrebbe dovuto compiere. All’inizio eravamo spaventati dai costi che comportava una scalata del genere ma è stato lo stesso Djokovic a tranquillizzarci. ‘Non lo faccio per denaro – mi disse – ‘il mio ruolo è di dare una mano, che persona sarei se non aiutassi ragazzi che se lo meritano?’
Di strada da quei giorni complicati Hamad ne ha fatta, finendo addirittura a giocare un doppio in Davis Cup con il proprio idolo lo scorso settembre. Il futuro del tennis serbo è nelle mani di Hamad Medjedovic. Con la sua determinazione e il supporto di leggende come Djokovic, è pronto a fare il prossimo grande passo. A Miami, l’occasione di dimostrare il suo talento è finalmente arrivata. Il suo cammino è solo all’inizio, e le sorprese che riserverà sono pronte a entusiasmare chiunque. Il meglio deve ancora venire.
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