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Shelton, tra il rovescio e la top-10: com’è cambiata la situazione dello statunitense nel 2025

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Per migliorare il rovescio ho guardato tanti video di Sinner, Alcaraz e Djokovic, loro iniziano il movimento con la racchetta alta, e lasciano che sia la gravità a fare il lavoro quando abbassano il polso. Poi riescono ad andare verso la palla e colpire con un angolo maggiore rispetto a quello che facevo io” – queste sono alcune delle parole utilizzate da Ben Shelton durante una lunga intervista pubblicata sul sito dell’ATP.

Sono anni ormai che il nome dello statunitense è in circolazione. Il classe 2002 ha stupito chiunque con la forza del suo servizio e un dritto particolarmente efficace, tuttavia nel suo gioco è sempre mancato qualcosa per diventare un top mondiale. Nell’ultimo periodo però Shelton sta giocando un tennis di ottimo livello, come testimonia la semifinale dell’Australian Open raggiunta a Melborune contro Sinner.

Ben però non ha solo trovato la sua seconda semifinale slam in carriera, ma ha anche raggiunto il 12° posto nel ranking ATP, eguagliando il suo record personale. Ma non è finita qui: il 22enne è diventato il più giovane statunitensea raggiungere i quarti di finale di Indian Wells dal 2004, seguendo dunque le orme di Andy Roddick. L’ultima vittoria è arrivata proprio contro il suo connazionale Nakashima, battuto nel giro di un’ora e mezza 7-6(6) 6-1.

QUARTI DI FINALE CON DRAPER E FUTURO

Si tratta del suo terzo quarto di finale ATP Masters 1000 e adesso davanti a sé troverà la testa di serie numero 13 del torneo, ovvero Jack Draper. “Mi sento fiducioso. Per me è un grande obiettivo continuare a migliorare e andare più in fondo nei grandi eventi. Ho avuto un po’ di successo negli Slam e i Masters sono un grande obiettivo per me quest’anno, perché sono tanti e hanno una posta in gioco alta. Sono contento di essere in un altro quarto di finale, ma sto cercando di più“.

Come descritto all’inizio, Shelton sta lavorando moltissimo per migliorare uno dei fondamentali più importanti del gioco, ovvero il rovescio. Lo statunitense ha guardato moltissimi video dei tennisti più forti del momento per aggiungere dettagli e cercare di migliorare questa caratteristica, così da poter aggiungere maggior qualità al suo gioco. Con Draper non c’è nessun precedente, i due si trovano per la prima volta uno davanti l’altro in una fase molto delicata di un torneo importante come quello di Indian Wells. La partita con il britannico può essere un punto di svolta per la stagione di Shelton: continuare a vincere e conquistare il titolo di questo Masters 1000 significherebbe soltanto una cosa, ovvero l’entrata nella top-10 del ranking.

Jack, dall’altra parte, è in grande fiducia e non a caso in questo torneo non ha perso nemmeno un set. Al primo turno, ha battuto l’emergente Joao Fonseca con estrema facilità, 6-4 6-0. Al secondo e agli ottavi di finale invece, superati due statunitensi, prima Jenson Brooksby e poi Taylor Fritz, finalista nella passata stagione agli US Open, contro Jannik Sinner. Battere Draper non significa automaticamente diventare campione, anche perché – qualora riuscisse a superare questo turnoShelton troverebbe in semifinale l’avversario più difficile del torneo, il campione in carica per due anni consecutivi, Carlos Alcaraz. La strada tra Ben e il titolo è lunga e tortuosa ma i presupposti sono giusti.

A volte le cose non funzionano sempre. Faccio errori di esecuzione. Sento che le mie intenzioni sono state davvero buone questa settimana e questa è stata una parte decisiva del mio successo“. Il rovescio è in fase di sviluppo, ma il classe 2004 sa di poter contare sulla potenza del suo dritto. Come in occasione della chiusura del match contro Nakashima: servizio forte al centro, dritto a incrociare per forzare la risposta dell’avversario e vincente dal lato opposto per chiudere i giochi.

Gli errori di esecuzioni spiegati da Ben nell’intervista sono sicuramente da migliorare. E’ evidente che per fare il salto di qualità bisogna limare alcuni aspetti del gioco e mantenere una costanza anche dal punto di vista mentale. Tuttavia, Shelton ha voglia di far bene, nel torneo di casa, per cercare di vincere e raggiungere la top-10 e soprattutto per cercare di dare una svolta definitiva alla sua carriera: aprire le ali, spiccare il volo e non guardarsi più alle spalle.

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