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WTA Indian Wells, Paolini: “63 errori sono troppi. Sorrido meno? Me lo dicono in tanti” [ESCLUSIVA]

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Jasmine Paolini ha vinto un terzo turno complicato contro Jaqueline Cristian, numero 79 del ranking WTA, 6-4 3-6 6-4. La tennista romena ha giocato una grande partita, soprattutto dal secondo parziale in avanti. Paolini, che nel primo set aveva dominato quasi fino alla fine, ha dovuto riprendere le misure contro le risposte profonde e pesanti di Cristian.

Sembrava davvero finita nel terzo set, con Paolini sotto 1-3 e a un passo dal doppio break di svantaggio. Ma l’azzurra ha fatto quello che sa fare meglio: non si è arresa. Punto dopo punto, ha rimontato Cristian a suon di scambi profondi alternati da palle corte coraggiose. Nel nono game ha aspettato 9 vantaggi, 7 palle game e annullato 2 palle break, prima di andare a rispondere per il match. Vediamo quali sono stati i primi pensieri dell’azzurra post match, intercettata dai nostri inviati in California Vanni Gibertini e Luca Baldissera.

D: Che partita Jasmine! Quell’incredibile nono game. Però bene averla portata a casa! Avevi detto che bisognava limitare gli errori, ma stasera ne hai fatti 63…

Paolini: Oioi! (ride). 63 errori e ho vinto… Ho fatto un botto di errori e li avevo fatti anche nella partita precedente. Sono contenta di averla portata a casa, è importante vincere queste partite. Il nono game è stato lunghissimo: errore suo, errore mio, errore suo, errore mio, errore mio, errore suo. Ci sono stati tanti alti bassi durante il match e devo sicuramente cercare di limitare un po’ gli errori. Spero di riuscirci e di fare un ulteriore step, altrimenti diventa difficile”.

D: Cristian ci ha un po’ sorpresi per il livello, non so a te. Ma noi non l’avevamo mai vista giocare per più di 2 ore così.

Paolini: Sinceramente io ci ho giocato parecchi anni fa con lei quindi non mi ricordavo. Sicuramente è una lottatrice, è una che devi battere. Sapevo che non era una match semplice anche perché al primo turno ho faticato, quindi mi ripetevo che dovevo giocare bene e stare lì. Ho fatto tanti errori nel secondo set, soprattutto in risposta. Forse potevo fare qualcosa in più lì, ma sono contento di averla portata a casa.

D: In tanti hanno detto che sul Centrale la palla rimbalza in maniera sorprendentemente alta. Anche tu hai avuto questa impressione?

Paolini:Forse un pochino sì. Me l’aveva detto il mio allenatore, che ha parlato con Francesco Piccari, l’allenatore di Lucia (Bronzetti). Però non mi sono trovata male, forse sulla parte del rovescio dovevo stare più attenta, ma le condizioni serali erano molto diverse rispetto all’altro giorno“.

D: Come affronterai la prossima partita contro Ljudmila Samsonova? Sarà importante per motivi diversi sia per te che per lei.

Paolini: Credo che la chiave fondamentale sia cercare di concentrarsi tanto sulle partenze. Lei forse ha il migliore servizio del circuito. Quindi dovrò cercare di servire bene anche io, anche se qui il servizio non rende così bene come in altri posti. Sarà fondamentale giocare un match solido e non lasciare troppo il gioco in mano a lei”.

D: L’impressione dei nostri lettori è che sorridi un po’ meno dell’anno scorso. Tu dirai, 63 errori c’è poco da ridere. Però forse un po’ è vero?

Paolini:(ride) Non so se sia vero o no. Però, certo è che se faccio tutti questi errori e li ho fatti anche nella scorsa partita, c’è poco da ridere. A Dubai ho preso una storta alla caviglia. Diciamo che voglio star bene fisicamente e entrare in campo più serena, più libera, ritrovando magari un po’ più di leggerezza. Io non mi sento così diversa, però me lo stanno dicendo tutti, quindi sicuramente un pensierino ce lo devo fare. La vittoria è stata un sollievo, ma voglio essere positiva e pensare che nonostante i 63 errori ho vinto, quindi così male non è andata dai.

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