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WTA Indian Wells: Paolini soffre ma piega la talentuosa Jovic

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[6] J. Paolini b. (WC) I. Jovic 7-6(3) 1-6 6-3

Jasmine Paolini vince in tre set una partita che rischiava di complicarsi parecchio. La numero uno italiana soffre parecchio per eliminare, al suo esordio a Indian Wells 2025, la wild card locale Iva Jovic, una promettente giovane che ha le armi per tornare presto su questi palcoscenici. Per Paolini c’è la consapevolezza di dover aumentare di parecchio il livello di gioco, ma va anche detto che partite come queste, se arrivano ad inizio torneo, possono essere utili da diversi punti di vista.

Primo set: Jovic picchia forte ma si disunisce nel tiebreak

La wild card di casa Iva Jovic, oggi n.157 Wta, compirà 18 anni il prossimo 6 dicembre ma si sta già facendo largo nel ranking, a suon di ottimi risultati nel circuito Itf. E del resto ha dimostrato di meritare l’invito, superando al primo turno l’austriaca Grabher. Determinazione nell’atteggiamento e nei colpi è ciò che di certo contraddistingue questa ragazza, sempre pronta giocare aggressiva e in pressione. Jasmine, probabilmente colta di sorpresa, finisce per perdere a zero il servizio al quinto gioco (3-2). Paolini, però, reagisce col carattere che le è proprio, risponde benissimo e, alla terza occasione, riesce a infilare il controbreak (3-3). Iva è una “sparatutto” di qualità, che cerca di tenere gli scambi accorciati e va alla ricerca del vincente non appena può. Soprattutto il rovescio lungolinea è d’autore. Ma Jas ha il merito di far pesare l’esperienza, rimanendo lì con la testa e tenendo, tutto sommato, sempre sotto controllo le operazioni. Bellissimo è, in particolare, il primo punto sul 6-5 a favore dell’azzurra, quando Paolini chiude al volo dopo una strenua difesa dell’americana. Ma Iva serve bene e si issa al tie-break (6-6). L’equilibrio si spezza quando Jovic mette malamente lungo un attacco di rovescio giocato con i piedi ben dentro al campo (4-2). Così Jasmine riesce a chiudere un primo set lottato (55’), vincendo gli ultimi tre punti (7-3).

Secondo set: Paolini brekka, poi crolla da un momento all’altro

Jasmine sembra confermare il gap di esperienza a suo favore nella lettura dei momenti chiave della partita e così accelera nel primo game del secondo set, brekkando subito l’avversaria. Si apre il campo con risposte aggressive, gioca in top sul dritto dell’americana per mettere i piedi dentro al campo e poi fa la differenza col rovescio (1-0). Partita in discesa? Niente affatto perché proprio qui arriva un prolungato passaggio a vuoto dell’italiana, che tra i rimpianti perde il servizio per due volte (1-3). Avrebbe due palle break pure Jasmine, ma un ace e un dritto messo malamente lungo vanificano l’occasione e Jovic tiene il servizio (1-4). A simboleggiare il fatto che, in questo secondo set, ci sono in parti uguali meriti di Jovic e demeriti di Jasmine, che decide inopinatamente di uscire dalla frazione concedendo un altro turno di servizio (1-5). A Jasmine non entra più nulla, il set si chiude sul 6-1 per l’americana.

Terzo set: Paolini fa la differenza al momento giusto

Paolini dimostra di voler subito voltare pagina tenendo il primo turno di servizio del terzo parziale con decisione, e nel secondo game arriva per cinque volte a palla break: la quinta occasione è quella giusta, con Jasmine che chiude a suo favore uno scambio ravvicinato a rete (2-0). L’americana però dimostra di sapere il fatto suo sul piano mentale, perché archivia immediatamente quanto avvenuto e arriva sullo 0-40 mettendo pressione a Paolini come se fosse il primo game della partita. Risponde in modo aggressivo Iva e fa controbreak (2-1). Continua il saliscendi emozionale di questa partita: Jasmine arriva due volte a palla break, la seconda è quella buona grazie a un bellissimo lob vincente col diritto (3-1). Ma, ancora una volta, niente da fare: da 40-15 Jasmine rimette in corsa la sua avversaria con errori evitabili che consentono a Jovic di fare subito 3-2. Poi si continua sul binario dei servizi, ma Jasmine fa la differenza nel momento decisivo del match: nell’ottavo gioco costringe due volte all’errore l’avversaria e torna avanti di un break (5-3). Con una stupenda soluzione di diritto si guadagna due match point e la partita finisce quando l’ultimo dritto di Jovic finisce lungo.

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