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ATP Indian Wells, Medvedev: “Sono qui per provare a vincere. Ma i campi sono più lenti di prima”

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Daniil Medvedev non ha vissuto un inizio di stagione particolarmente brillante, anche a causa di una preparazione non ottimale per l’Australian Open 2025. Per il russo il BNP Paribas Open 2025 di Indian Wells potrebbe essere una buona occasione per rilanciarsi in un anno che finora non gli ha dato alcune soddisfazione. L’ex n° 1 al mondo, a questo proposito, è intervenuto nella consueta conferenza stampa che precede l’inizio del torneo. Ecco, dunque, un estratto delle sue dichiarazioni più interessanti.

D: Daniil, bentornato nel deserto. Com’è andata la preparazione finora? Hai giocato tanti tornei a febbraio. Senti che la tue migliori prestazioni stiano tornando lentamente?

Daniil Medvedev: Sì, sono arrivato qui da un paio di giorni. Sono ancora molto stanco e avverto il jet lag. In generale il mio livello è migliorato sempre di più torneo dopo torneo quest’anno. Quindi se continuerò sulla stessa strada i buoni risultati arriveranno perché il livello sta migliorando settimana dopo settimana. E proverò a fare lo stesso anche qui ad Indian Wells”.

D: Tu hai fatto uno dei commenti più famosi su questi campi e ora li hanno rifatti e velocizzati. Li hai già testati o non ancora? Come li stai trovando?

Daniil Medvedev: “L’ho fatto e con te sarò onesto. Mi piace Indian Wells, mi piacciono persino i campi ora, ma sembrano essere quasi più lenti di prima, molto lenti. Non so cosa pensino gli altri giocatori, ma come ho detto ho avuto due giorni, ho sofferto il jet lag. Quindi potrei non vedere le cose nel modo giusto. Non sono in grado di dirti se sono sicuro di quello che ti sto dicendo. Ho giocato due giorni e mi sembrano molto molto lenti, quindi vediamo come saranno durante il torneo. Non ho visto la differenza. Oggi ad esempio la mia racchetta mi è caduta dalla mano, non l’ho lanciata (ride, n.d.r.), da un’altezza molto bassa e il manico era rovinato da quanto il campo era ruvido e lento”.

D: Mi chiedo da dove arrivi, ma ti è servito tempo per sentirti a tuo agio nell’aprirti?

Daniil Medvedev: “Innanzitutto, come ho detto, penso che in campo dovrei parlare di meno. Il fatto è che qui penso di dire quello che penso. In campo ogni tanto dico cose che non penso realmente. È solo che a causa dell’adrenalina, la posta in palio, la pressione del momento dico cose che, una volta finita la partita, mi rendo conto di non pensare e che non sono vere. Non so davvero come rispondere a questa domanda perché sento di essere sempre stato così”.

D: Hai cambiato corde l’anno scorso e questo ti ha aiutato, soprattutto in risposta. In generale alcuni di questi campi sono lenti. Hai mai pensato di poter cambiare racchetta?

Daniil Medvedev: Il fatto è che io sono uno riluttante al cambiamento, quindi non cambio facilmente le cose. Fin dal 2023 gioco con questa racchetta e con queste corde e ho sempre fatto il mio gioco. C’è un limite per cercare questi cambiamenti e allo stesso tempo più cose cambi e più domande ti fai. Ho provato un paio di racchette Tecnifibre un po’ più pesanti. Ma per il momento tengo la mia racchetta che mi ha dato grandi soddisfazioni nella mia carriera. Non credo che cambierò troppo. Forse le corde sì. Ma la racchetta non sono sicuro, perché poi c’è la questione del gomito, della spalla e tanti altri aspetti”.

D: Sei preoccupato per alcuni dei tuoi recenti risultati, tu che sei stato numero 1?

Daniil Medvedev:Mi dà fastidio non poter raggiungere certi risultati. Non è solo il fatto di giocare al tuo miglior livello, ma anche semplicemente non ottenere quei risultati che ero abituato a raggiungere. Allo stesso tempo il tennis è uno sport in cui devi continuare a lavorare. Come ho detto, il livello sta tornando. Come ho detto dopo il match contro Tal (Tallon Griekspoor, n.d.r.) a Dubai, credo che quest’anno ci siano stati tre match in cui ero molto vicino al mio livello e potevano andare a mio favore, ma non è andata così”.

“I miei avversari hanno giocato bene a tennis e non penso ci sia stata una partita in cui posso dire di avere avuto fortuna, in cui la fortuna è stata dalla mia parte, vincendo tipo 7-6 al terzo o qualcosa del genere. Questo accadrà nel corso delle stagione a mio favore e sarà lì che cambierà tutto. Sono qui ad Indian Wells, quindi l’inizio della stagione non è andato come al solito. Ma cercherò di vincere il torneo qui. Se non sarà qui sarà a Miami, altrimenti sulla terra rossa. Devi continuare a lavorare. Mi dà fastidio, ma devo continuare”.

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