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Sartori su Zeppieri: “A Giulio è mancata continuità. Può stare in top 100”

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Tra gli italiani impegnati nelle qualificazioni al tabellone principale del BNP Paribas Open 2025 di Indian Wells c’è anche Giulio Zeppieri, che rientra a livello ATP dopo un fastidioso infortunio. Proprio da qui è partito il suo allenatore, Max Sartori, coach storico di Andreas Seppi, in una lunga ed interessante intervista rilasciata ai colleghi di ‘SuperTennis’.

A Parigi, lo scorso anno, Giulio ha avuto un fastidio e ha capito di avere un problema serio. Abbiamo provato ad andare avanti per avere un quadro più preciso della situazione. Ma dopo i Challenger di Perugia e Sassuolo abbiamo capito che era necessaria un’operazione. Abbiamo deciso di comune accordo di portarlo dal professor Angel Ruiz Cotorro, il medico della Nazionale iberica e che si è visto spesso nel box di Rafael Nadal. È il dottore che ha operato quasi tutti i giocatori che hanno avuto problemi al polso. Ed è quello che dava più garanzie per una buona riuscita dell’intervento. C’era un’idea che potesse avere un problema sia ai legamenti che all’osso. È stato necessario intervenire sull’osso mentre, fortunatamente, il legamento non era rotto. È stato un percorso abbastanza lungo. Sta ancora recuperando, però almeno ora riesce a giocare, la verità è che stiamo vivendo giorno per giorno”.

Poi un passaggio sulla crescita di Giulio Zeppieri e sull’obiettivo top 100: Prima non lo conoscevo così bene ma in questo periodo è cresciuto molto. Parlando di lavoro nell’ultimo anno si è preso la responsabilità di portare avanti tutto quello che gli mancava. E ha lavorato tantissimo per arrivare nei top 100, obiettivo mancato solo a causa dell’infortunio. Avevamo una programmazione mirata a portarlo nei primi 100 già nel settembre 2023. In finale al Challenger 75 a Karlsruhe stava dominando il cileno Alejandro Tabilo, ma ha avuto una brutta storta alla caviglia che lo ha costretto al ritiro. Il recupero è stato lungo, non semplice e ci ha portato via un paio di mesi”.

Max Sartori rivela anche gli aspetti su cui ha lavorato con Giulio Zeppieri: Abbiamo concentrato i nostri sforzi su alcuni, per me importanti, cambiamenti tecnici. Mi riferisco soprattutto all’esigenza di cercare meglio la palla. Lui la cercava molto alta e poi tirava delle ‘stecche’ fortissime di diritto: probabilmente anche per questo alla fine la mano ha ceduto. Così facendo poi il colpo risultava non pulito. Oggi invece cerca di più la palla e si posiziona meglio. Avevamo l’esigenza che di rovescio tirasse un po’ più forte, con un po’ più di taglio invece che solo piatto e anche lì è migliorato molto”.

Infine la chiosa sugli Slam e su cosa manca per entrare nel giro dei migliori: Lo scorso anno ha superato le qualificazioni in Australia e perso al secondo turno al 5° set contro Norrie giocando un gran match. Così come a Parigi, dove dopo essersi qualificato ha perso ancora al secondo turno contro Kokkinakis sempre al 5°. Non c’è dubbio: quel livello, tennisticamente parlando, lui ce l’ha. Serve un po’ di fortuna per restare lontano dagli infortuni. E poi la chiave sta tutta nella continuità, che è quello che gli è mancato negli ultimi anni. Il sogno sarebbe quello di disputare un’intera stagione senza infortuni, speriamo”.

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