Jannik Sinner è ormai ovunque… pure nei titoli delle canzoni!
Tennis e cultura pop, cultura pop e tennis, un binomio che prosegue imperterrito sin dai tempi di John McEnroe e del famigerato “Studio 54” (per non spingerci ancor più lontano nel tempo). E anche nel belpaese non si è certo da meno. Già, perché il numero uno del mondo, Jannik Sinner, è divenuto oramai una sorta di icona globale, capace di ispirare flotte di giovani appassionati allo sport più bello del mondo… e di musicisti affermati. Come la rapper milanese Myss Keta. Quest’ultima, infatti, ha appena pubblicato un brano – intitolato “Sinner” – dedicato proprio al tennista altoatesino.
Sì, insomma, attraverso il solito approccio irriverente e l’inconfondibile stile provocatorio, Myss Keta – all’interno del suo nuovo singolo – ha provato a ergere Jannik come simbolo di libertà e indipendenza. Del resto, basta ascoltare versi quali “Roland Garros/arriva la tremenda/un bagel e una piada… io sono leggenda!” o quello inerente Wimbledon e “la vetta del ranking” per rendersi conto di trovarsi al cospetto di un pezzo che attraverso l’incalzante base elettronica ed un refrain decisamente contagioso (in cui il nome del tennista altoatesino viene ripetuto in maniera quasi ossessiva) si pone come unica dichiarazione d’intenti quella di essere sé stessi senza il timore del giudizio altrui.
Sinner, in pratica, ha dato il titolo a un vero e proprio manifesto-pop. Ennesimo segno tangibile dell’impatto che Jannik sta suscitando su nuove e vecchie generazioni. Anche nell’universo hip-hop. Voglia di gettare il cuore oltre l’ostacolo, determinazione feroce, coraggio: in soldoni, anche gli artisti si riconoscono nella splendida normalità del numero uno del mondo. E scusate se è poco.