Al Rio Open fuga di dati sensibili in rete: tra le vittime Alcaraz, Fonseca e Musetti
Dal Brasile arriva un nuovo allarme-privacy per i protagonisti del circuito professionistico: dopo i momenti di angoscia per Emma Raducanu, in lacrime dopo essere stata oggetto di attenzioni indesiderate durante il torneo di Dubai, ecco diffondersi la notizia di un caso di estrema leggerezza nel trattamento dei dati personali dei protagonisti dello sport, dovuto a un pasticcio che vedrebbe responsabili l’organizzazione del Rio Open Presented by Claro e il governo dello Stato di Rio.
Il giornalista brasiliano Demetrio Vecchioli ha infatti rivelato sulla propria pagina X di essersi casualmente imbattuto in una notevole quantità di dati personali di diversi tennisti, tra i quali il giovanissimo vincitore del torneo di Buenos Aires Joao Fonseca, Carlos Alcaraz e il nostro Lorenzo Musetti; il campione murciano e Lorenzo non hanno quest’anno partecipato alla trasferta sudamericana, ma lo hanno fatto nel recente passato.
“Questa è la foto di Joao Fonseca nel suo passaporto; è dell’ottobre 2020: come può essere in mio possesso? Questo è solo uno dei molti esempi di dati personali non adeguatamente controllati dagli organizzatori del torneo di Rio e dal governo dello Stato di RdJ. Ho i numeri di Whatsapp, sempre di Joao e di Carlos Alcaraz, che mi ha anche risposto; ci sono informazioni da documenti che possono servire per utilizzi sconvenienti da parte di esperti in imbrogli. Ci sono indirizzi personali, di Fonseca come anche di Thiem, Musetti, Monteiro e altri”.
Prosegue il giornalista: “stavo eseguendo una ricerca su uno di loro sulla piattaforma online del governo e ho trovato quanto detto, accessibile a ognuno. Nel primo commento del post ho inserito l’articolo ma prima ho avvisato le autorità, che hanno ritirato immediatamente i dati sensibili dei tennisti”.