Notizie

Vavassori risponde a Opelka: “Lascia sognare un bambino”

0 15

Il vaso di Pandora è stato ormai scoperchiato: dopo la sparata a zero, senza peli sulla lingua, di Reilly Opelka contro il mondo del doppio – lo statunitense si è scagliato nei confronti dei doppisti, definiti “singolaristi falliti di cui bisognerebbe sbarazzarsi” perché nella sua visione decisamente discutibile “non esistono gli specialisti, non vendono biglietti e si lamentano anche di non guadagnare abbastanza”, – è arrivata la decisa replica di uno dei massimi esponenti di più lungo corso della disciplina nonché uno dei maggiori veterani del circuito Rohan Bopanna, che ha spiegato il grande impatto sociale procurato dai guadagni ottenuti in carriera.

Le dichiarazioni del gigante del Michigan sono state talmente forti e ci permettiamo di dire anche completamente fuori luogo, che era abbastanza semplice potersi attendere altre reazioni. Questa volta a rispondere all’americano, e a fare eco al quarantaquattrenne indiano (peraltro sotto al post di Rohan, il piemontese aveva già espresso il suo totale sostegno con il commento, “incredibile essere umano prima dello straordinario tennista. Grande Bops“), è stato il nostro Andrea Vavassori, già intervenuto in maniera dura sul tema doppio assieme alla sua compagna di specialità Sara Errani dopo la rivoluzione del misto ufficializzata dallo US Open a partire dal 2025, che ha toccato diversi aspetti in un lungo post su Instagram da cui è emerso tutto il sentimento passionale e la profondità riflessiva del torinese. Come ha commentato Sarita: “Come sempre tanta roba il Vava“.

Il sogno

Un ragazzino di una scuola tennis, mentre guarda in tv una finale di doppio di un Grande Slam, si innamora, si appassiona e decide di provarci e inseguire il sogno di diventare – un giorno – un giocatore di doppio professionista. Un viaggio incredibile ed emozionante lo aspetta, anni di battaglie, sofferenze, gioie e dolori, vittorie e sconfitte. Ma anche la possibilità di girare il mondo con il suo compagno di squadra – un amico – facendo un lavoro che ama e condividendo con lui tutte queste emozioni. Bene, lo considerereste un giocatore di tennis fallito? Perché questo, per un numero incredibile di ragioni, è ciò che sta succedendo ora ed è terribile. Non ci sono alternative, nel mondo di oggi o sei bravo in singolo o sei un giocatore fallito, un tennista che ha trovato nel doppio un ripiego e niente più. Ci sono tre discipline nel tennis: singolo, doppio e doppio misto. Ognuna di queste, se promossa ed aiutata nel modo giusto, può portare gioia, felicità, passione agli occhi di chi guarda. Ognuna di queste ha una meravigliosa storia alle spalle, una lunga storia di prestigio e tradizione. Nei tornei degli Slam, penso a Wimbledon, puoi ammirare le bacheche con i nomi di leggende che hanno lasciato il loro nome impresso per sempre. Quanto bello sarebbe un giorno poter leggere anche il proprio nome su quelle bacheche? Esiste forse un sogno più grande? Tutto questo purtroppo al momento è messo in discussione, business e soldi stanno prevalendo in nome di chissà quali interessi, l’unico obiettivo sembra essere quello di generare profitti che non si sa poi dove vadano a finire. Il Doppio nel tennis è una specialità peculiare, un gioco di squadra in un contesto da sempre considerato molto individuale. E’ una disciplina che può portarti a competere per una medaglia olimpica, o magari a vincere la coppa Davis per il tuo paese, o a conquistare un Torneo del Grande Slam“.

Il valore e il rispetto

Cosa dovrebbe dire un coach a un giovane ragazzo che magari sta faticando in singolare, divertendosi poco, e che invece trova nel doppio un modo per esprimersi e per tirare fuori tutta la sua personalità? Il Doppio, maschile femminile o misto, sono discipline divertenti e molto specializzate che dovrebbero solo essere promosse in modo diverso, valorizzandone i protagonisti che sono nel loro ambito grandi atleti. E questa altissima specializzazione rende attualmente i doppisti più competitivi dei singolaristi. Sono davvero convinto che – specialmente ai nostri giorni – niente genera interesse se non viene gestito e promosso nella giusta maniera. Lo stiamo vedendo e vivendo con alcune accattivanti news entries come il pickleball e il padel; anche se non possono minimamente competere col doppio in termini di prestigio e tradizione, stanno ricevendo notevoli attenzioni, sia dagli sponsor che dalle televisioni; questo perché sono gestite in un certo modo, e c’è un grande lavoro dietro per cercare di promuoverle e farle conoscere alla gente. Niente di tutto ciò sta succedendo col doppio, e questo è un gran peccato. L’anno scorso Mate Pavic e Sara Errani, due leggende del nostro sport, hanno completato il Career Golden Slam, arrivando a vincere la medaglia alle olimpiadi più tutti i quattro tornei del Grande Slam. Un’impresa incredibile, leggendaria. Quasi nessuno ne ha parlato, quasi nessuno gli ha tributato il giusto riconoscimento. Se davvero vogliamo cambiare qualcosa, ci servono passione, competenze, ci serve la voglia di stare uniti e di lavorare insieme, perché c’è tanto che possiamo fare per cambiare questo ottuso modo di pensare e riportare il doppio dove merita di stare.
La vera domanda è: vogliamo davvero questo?

Comments

Комментарии для сайта Cackle
Загрузка...

More news:

Read on Sportsweek.org:

Circolo della Stampa di Torino - Sporting
Circolo della Stampa di Torino - Sporting
Circolo della Stampa di Torino - Sporting

Altri sport

Sponsored