ATP Doha: Rublev all’ottavo match point batte De Minaur, Medvedev si ritira contro Auger-Aliassime
Semifinale sia per Andrey Rublev che dopo aver sprecato sette match point (e salvato uno) batte un mai domo Alex De Minaur, che si conferma uno degli avversari più difficili da battere quando è in giornata. Importante successo per il russo che trova continuità e mette nel mirino la vittoria del torneo. Cattive notizie per l’altro russo: Daniil Medvedev si ritira contro Auger-Aliassime. Ecco come sono andati i primi due quarti di finale dell’ATP 500 di Doha.
[2] A. De Minaur b. [5] A. Rublev b. 1-6 6-3 7-6(8)
Primo Set: Rublev centrato, De Minaur e soliti limiti. 6-1 senza appello per Andrey (a cura di Cipriano Colonna)
Entrambi nel turno di servizio inaugurale si ritrovato 15-30: Andrey vince tre punti di fila ed evita ulteriori guai, mentre è decisamente più tortuosa la rimonta di Alex che (partendo addirittura da 0-30) cancella due palle break prima di sbloccare la casella del suo punteggio dopo 12 punti totali. Finora nel torneo hanno perso una sola volta ciascuno la battuta: l’australiano contro Safiullin, il russo per mano di Borges. I turni alla battuta di De Minaur continuano ad essere particolarmente farraginosi in questo inizio, soprattutto a causa di una scarsa percentuale di prime (sotto al 50%); così nel quarto gioco il nativo di Sydney va di nuovo in grande difficoltà. Questa volta, il rientro dal 15-30 del demone non è sufficiente soffocare il tentativo di strappo moscovita: ai vantaggi, alla terza occasione offerta Rublev concretizza l’allungo (3-1).
Il n.°8 ATP tenta di affidarsi a tutta la propria abnegazione per rientrare subito in carreggiata: vince il primo punto del quinto game di pura tigna e sembrerebbe spianarsi la strada verso il contro-break, ma l’ex vincitore di Doha mantiene i nervi saldi e ribalta l’0-30 vidimando il 4-1. Sfumata la possibilità di rimettersi immediatamente in scia, Alex diventa preda dello sconforto lasciando sempre più campo al russo di poter spingere con i piedi dentro al campo. Purtroppo per De Minaur, nonostante 2 aces messi a segno, le poche prime lo espongono ancora di più alla mitragliatrice avversaria: in tali sfide contro Top Ten il numero uno d’Australia ha sempre il solito problema, il peso di palla e l’incapacità di sfondare.
Si spiega così il doppio break russo che manda Rublev all’incasso con un rotondo 6-1 dopo 34 minuti.
Secondo Set: Rublev in totale controllo vede le sue certezze incrinate dalla difesa di De Minaur. Andrey avrebbe la chance di rientrare ma la rabbia prende il sopravvento (a cura di Cipriano Colonna)
Alex appare molto sconsolato in viso ma non ha tante altre soluzioni nella sua faretra tennistica per cercare di invertire la rotta: il suo piano A è anche quello B e C. Oltretutto, il Rublev sceso in campo oggi è un Andrey pienamente centrato e questo rende ancora più complesso il compito aussie. Ciò che deve e può assolutamente migliorare De Minaur è l’apporto della prima: il 46% di prime in campo (con anche 3 doppi falli) nel primo set è dato altamente insufficiente, con questi numeri non può esserci neppure partita – come dimostrato il quasi bagel subito – considerando poi che dall’altra parte è stato servito l’82% di prime con il 72% di trasformazione. Il tutto condensato dai 4 aces e le 0 palle break concesse.
La testa di serie n.°5 sta anche verticalizzando molto più del solito, venendosi a prendere i punti a rete dopo ottime verticalizzazioni con acuti in controtempo. Ma il figlioccio di Hewitt è un cannibale che non ci pensa minimamente a mollare, mentre al contrario sa benissimo che dall’altra parte qualche regalo può sempre arrivare. E difatti all’improvviso, quando il russo era in pieno controllo del match dal punto di vista tecnico, tattico ed emotivo; le qualità difensive dell’australiano incrinano le certezze di Andrey: così, in un amen una seconda sanguinosa sulla palla break apparecchia la tavola per la risposta bimane incrociata di De Minaur che va a segno per il break aussie alla prima occasione utile.
Rublev prova a non far scappare il rivale, lo costringe ai vantaggi ma lì ad uscire vittorioso è Alex che conferma lo strappo e allunga ulteriormente salendo 4-1, di fatto ipotecando la frazione. Il recente finalista di Rotterdam si procura anche la palla per il doppio vantaggio, per salire sul 5-1 ma in qualche modo Andrey rimane a galla (4-2).
Questo salvataggio insperato dà la forza al russo per giocare un grande game in risposta dove complice un paio di sbavature australiane si ritrova 15-40. Vanno in scena scambi muscolari straordinari, ma alla fine il primo cedere è il moscovita che non solo concede quattro punti consecutivi ma perde anche le staffe. Per la prima volta nell’incontro inveisce in maniera decisa nei confronti del suo angolo e di stesso, comincia ad agitare la racchetta fino al punto di colpire il cemento e prendersi l’inevitabile warning. La rabbia autodistruttiva e i soliloqui hanno preso di nuovo il sopravvento sul tennis (5-2). Pura formalità gli ultimi due games del set, si va al terzo: De Minaur pareggia i conti per 6-3 in 42 minuti.
Terzo Set: Rublev resta in partita e la spunta meritatamente
L’ultima e decisiva frazione vede parecchio equilibrio nella parte iniziale con i due tennisti alla ricerca del pass per il turno successivo. De Minaur va vicino al break in apertura, ma Rublev si ricompone e protegge il primo game del set. Il russo, scosso dal rischio corso, comincia ad alzare il livello del suo tennis e al quarto gioco allunga con un break alla prima occasione utile. Forte del vantaggio accumulato, Rublev gioca in maniera completamente diversa dall’inizio e ora sa di avere tra le mani la possibilità di chiudere la partita. Sì, facile a dirsi ma non tanto a farsi poiché Rublev spreca rispettivamente un match point all’ottavo game, uno al nono dove concede anche il break per il 5-4 e altre tre nel decimo gioco per un totale di cinque. Rublev prede le staffe sbattendo la racchetta e prendendosi un warning, ma quantomeno mantiene la calma a livello di gioco andando al tiebreak. De Minaur, dopo aver salvato il primo match point con un clamoroso scambio nei pressi della rete, prende coraggio e diventa difficilissimo da superare. Al tiebreak succede di tutto con quattro mini break nelle prime quattro battute fino a quando De Minaur non ottiene il primo match point a suo favore. Rublev evita la psicodramma salvandolo e dopo aver vanificato altri due match point, all’ottavo tentativo chiude una partita che sembrava stregata.
F. Auger-Aliassime b. [4] D. Medvedev 6-3 RET
Primo Set: il canadese parte bene, il russo si ritira
Dura appena 31 minuti la partita tra Felix Auger-Aliassime e Daniil Medvedev, complici i problemi di salute del russo. Nella frazione iniziale in ogni caso il canadese ha dimostrato di stare bene, giocando ai livelli del torneo vinto a Montpellier. Dopo aver concesso solamente un punto in risposta nei tre game a servizio, Felix strappa due break consecutivi a Medvedev che dunque cestino quanto di buono fatto in precedenza. Durante il cambio campo, Medvedev spiega di non stare bene e prende la decisione più logica ovvero il ritiro. Lascia un po’ straniti tutti la scelta di non stringere la mano all’avversario, prendendo subito la via degli spogliatoi. In ogni caso, Auger-Aliassime raggiunge Andrey Rublev in semifinale mentre nell’altra parte del tabellone restano in gioco Alcaraz-Lehecka e Berrettini-Draper.