ATP Rotterdam, Bellucci: “Non ho mai provato un’emozione simile. Tsitsipas o Griekspoor? Non sapevo nemmeno gli avversari…”
A Rotterdam, contro Daniil Medvedev, giunge inaspettata la più bella vittoria della carriera per Mattia Bellucci, capace di spuntarla al terzo set contro un russo non eccellente. L’attuale numero 92 del ranking approda dunque ai quarti di finale del Rotterdam Open, dove troverà il vincente della sfida tra Stefanos Tsitsipas e Tallon Griekspoor. Ecco le parole dell’azzurro dopo la straordinaria vittoria, intercettato dai microfoni del nostro Giovanni Pelazzo, inviato a Rotterdam.
Mattia Bellucci: “Sono sicuramente molto felice perché alla fine del secondo set stavo davvero cercando di rimanere nel momento presente. Ho detto che ero sicuramente un po’ arrabbiato per il risultato del secondo, ma due mesi fa sarei stato ancora più arrabbiato e non avrei colto l’opportunità di imparare. Ed è quello che ho cercato di fare oggi, visto che giocavo contro un giocatore straordinario su un campo importante e un ragazzo che ha vinto qui ed è stato numero uno del mondo, quindi ho pensato che fosse una grande opportunità”
D. La partita è diventata un po’ movimentata in alcuni momenti, faceva parte del piano?
Mattia Bellucci: “In realtà no, ma ho pensato che avrei fatto contro di lui quello che avrei fatto contro tutti gli altri. Ho pensato che in quel momento andare al corpo fosse l’opzione migliore, pensando sicuramente alla partita. E mi ha portato dei punti, quindi credo di doverne essere felice.
Non sono uno che cerca di essere irrispettoso, anche con il servizio da sotto, l’ho visto molto lontano dalla linea di fondo ed è una cosa che fa di solito. Quindi sì, non faceva parte del piano, ma è arrivata la situazione di gioco”
D. In termini di classifica, questa è stata la vittoria più importante della tua vita? Anche dal punto di vista delle emozioni?
Mattia Bellucci: “Sì, non ho mai provato questa emozione, forse solo contro Goffin nelle qualificazioni dell’ultimo turno a Wimbledon. Per questo motivo ero sicuramente molto felice ed emozionato in campo”
D. Ci sono preoccupazioni dal punto di vista fisico?
Mattia Bellucci: “No, è solo che ho bisogno di riposare, sono un po’ stanco e la mia voce non va molto bene”
D. Qual era la tua strategia in vista della partita? Come hai sfruttato molti dei punti deboli?
Mattia Bellucci: “Punti deboli? Non credo Medvedev ne abbia molti, ma sicuramente il fatto che si tenesse lontano dalla linea di fondo era un aspetto su cui dovevo lavorare. Non era un vantaggio per me, ma dovevo assolutamente fare qualcosa. Così ho usato a volte il serve and volley, a volte il drop shot, a volte il servizio da sotto.
Ho cercato di spostarlo da lì, ovviamente, ma non è una cosa che faccio io e che non fanno gli altri giocatori. Ma rimanere in partita e lottare davvero per ogni punto, credo sia stata la chiave”.
Giovanni Pelazzo. Complimenti, Mattia, che partita straordinaria, la vittoria più bella della tua carriera.
Mattia Bellucci: “Sono contento. L’obiettivo era quello di fare bene poche cose, come ti ho detto l’altro giorno, ma veramente di lottare in ogni punto, essere me stesso, godermi la partita, il palcoscenico, l’avversario, perché in alcune occasioni non me la sono goduta come avrei dovuto e come avrei potuto. L’ho vista come un’opportunità, e aver perso quel secondo set mi è dispiaciuto, ma è un modo in più per avere un’ora di tennis in più con Medvedev che pagherei tanti soldi”
Giovanni Pelazzo. C’è un fattore che ti porti via da questa partita in modo particolare?
Mattia Bellucci: “Che in un momento le cose possono cambiare, anche quando non ti senti bene. Che c’è un avversario che prova le stesse cose che provo io, nonostante sia Medvedev, e che devo essere me stesso”.
Giovanni Pelazzo. Una partita che può cambiare la stagione. Per Indian Wells è appena uscita l’entry list, ma per Miami con il tuo nuovo ranking hai ottime chance di entrare nel main draw…
Mattia Bellucci: “Sicuramente cambia un po’ la programmazione, però è qualcosa su cui devo stare concentrato. Veramente, usare ogni partita come un’opportunità come ho fatto oggi. Sicuramente giocare contro avversari di questo tipo mi serve, anche con avversari di classifica inferiore. A prescindere dalla posizione in cui sarò, ho delle sfide che porto avanti personalmente”.
Giovanni Pelazzo. Per esempio?
Mattia Bellucci: “Stare nella partita, lottarla tutta, non giudicarmi quando commetto degli errori. Andare e colpire la palla, perché lo so fare bene e perché sto migliorando tanto, quindi sono contento”.
Giovanni Pelazzo. Quarti di finale in un ATP 500 suona bene. Tsitsipas o Griekspoor. Non ti chiedo se hai preferenze, ma ti sei allenato con qualcuno di loro?
Mattia Bellucci: “No, mai e non sapevo nemmeno gli avversari. Il fatto che mi hai detto Tsitsipas o Griekspoor mi fa dire che domani (giovedì, ndr) non gioco. Sono molto contento, questa è la miglior notizia così posso riposarmi”.
Giovanni Pelazzo. Sì, domani giorno libero. Che programmi hai?
Mattia Bellucci: “Riposo, come la scorsa volta, anche se ho finito qualche ora prima. Allenamento verso le 15:00, poi un po’ di svago, una passeggiata. L’ho già fatto in mattinata, pre-partita, poi mi piace molto andare in giro e vedere qualcosa della città, voglio vedere quante più citta possibili. Coglierò l’occasione anche domani (giovedì, ndr) per farmi una passeggiata”.