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ATP Rotterdam: buona la prima per Bolelli/Vavassori. Superati di esperienza Hurkacz/Mensik

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[3] S. Bolelli/A. Vavassori b. H. Hurkacz/J. Mensik 7-5 7-6(1)

Prime vincenti, game veloci, battitori solidi e un pizzico di esperienza a fare la differenza. Potrebbero essere queste le parole chiave dell’esordio di Simone Bolelli e Andrea Vavassori all’ABN AMRO Open di Rotterdam. Con il punteggio di 7-5 7-6(1), in un’ora e ventisei minuti di gioco, la coppia azzurra ha regolato i singolaristi Hubert Hurkacz e Jakub Mensik, bravi a tirare ‘mazzate’, ma un po’ meno freddi nel giocare bene quando la palla scottava. Sei palle break conquistate per loro, nessuna convertita.

Dal lato opposto, i recenti finalisti dell’Australian Open hanno concretizzato una delle due chance in risposta che hanno avuto a disposizione e nel tie-break del secondo parziale hanno dilagato mostrando agli avversari coma si gioca il doppio sia da fondocampo che a rete. Ora per loro, terze teste di serie dell’evento, secondo turno da favoriti contro la coppia tedesca qualificata formata da Shnaitter e Wallner.

IL MATCH – Sono i servizi a dominare il primo frangente dell’incontro. Fino al 4-4 non si vedono palle break, ma nel nono gioco gli azzurri si rendono pericolosi in risposta. Recuperano da 40-0 fino al 40-40, ma qui il giovane classe 2005 sferra un ace esterno che pizzica la riga quanto basta per mantenere il vantaggio. È Hurkacz però a rovinare tutto poco dopo: commette un paio di errori e alla seconda chance italiana cede il servizio. Tentano poi il tutto per tutto il polacco e il ceco, procurandosi tre palle break consecutive per allungare il parziale. L’esperienza delle terze teste di serie, però, viene fuori. Risalgono la china e al killer point Wave – che nella giornata di mercoledì sarà impegnato in singolare contro Felix Auger-Aliassime –chiude gioco e set con uno smash vincente. Dopo quaranta minuti, è 7-5 per il tandem tricolore.

Così com’era iniziato il primo parziale, comincia anche il secondo. È il colpo di inizio gioco a fare voce grossa da ambo i lati. E la fa pure nell’ottavo game, ossia quello in cui si vedono le prime occasioni in risposta. Hurkacz e Mensik se ne procurano due consecutive, ma Vavassori stampa due prime solidissime che gli permettono di tenere con autorità il suo turno di battuta. Il tie-break è l’epilogo più giusto per questo set e gli azzurri ci arrivano con tanto di instancabili incitamenti (dopo ogni singolo punto) da parte di due tifosi italiani negli spalti. Le speranze degli avversari qui si sgretolano sin dall’inizio, merito della pressione che Bole e Wave gli mettono sia a rete che da fondocampo. Il tandem azzurro vola subito sul 5-0 e poco dopo è game, set and match per loro con il punteggio di 7-5 7-6(1).

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