Sinner riannoda sempre la ‘sua’ storia con le radici
Il sapore di casa, la melassa emotiva del freddo e della neve dei monti dell’Alto-Adige, la discrezione e l’isolamento della Val Pusteria che lo riconducono alla semplicità dell’esistenza. Riannodare i fili della propria vita con le radici che ci hanno forgiato è una pratica umana che dovrebbe essere consuetudine in ogni uomo o donna, di certo è ben radicata nella cultura esistenziale di Jannik Sinner.
Riappropriarsi di quell’insieme di valori che ti hanno cresciuto, distaccandosi completamente dalla frenesia mediatica con cui inevitabilmente un numero 1 deve convivere, è il metodo più congeniale al ragazzo di Sesto per rigenerarsi e tornare ancora più carico di prima alla sua vita da atleta. Un sistema valoriale artefice del percorso di costruzione dell’inespugnabile carattere del ventitreenne di San Candido. Il sacrificio, lo spirito di conservazione, il riuscire a valorizzare quello che si possiede evitando sprechi (pelare una patata vicino alla buccia per non sprecare nemmeno un piccolissimo pezzettino di polpa), il duro lavoro, la fatica del sudore per raggiungere un traguardo. D’altra parte cos’è il talento, se non come dice il grande Julio Velasco “qualcuno che è capace a fare meglio di chiunque altro una determinata cosa, ma che si allena più duramente di chi non lo è“.
E come si fa a ricordarsi chi eravamo e chi siamo, quando si diventa fenomeni globali, prima che tutto diventasse di tutti? Per Sinner è il suo amore per lo sci, lo sport che prima del tennis ne cristallizzò le doti di talentuoso e purissimo atleta: sciare sulle piste Plan de Corones è una passione che Jan non smette mai di alimentare. Anche dopo aver vinto il terzo Slam, e disertato l’incontro con Mattarella al Quirinale, non poteva mancare un bella discesa come quando trionfava ai campionati italiani di gigante Under 12. Come sempre, super disponibile a firmare autografi a un gruppetto di bambini festanti – che non credevano ai loro occhi di avere di fronte, il beniamino dello sport italiano – nonostante avesse cercato in tutti modi discrezione. Ora, riannodata la sua storia sui monti che lo hanno ‘creato’ sarà pronto a ripartire direzione Doha.
Prima però una novità stuzzicante per tutti gli appassionati azzurri: l’allievo di Vagnozzi è sbarcato su YouTube e ha raccontato il dietro le quinte del secondo successo a Melbourne Park con tanto di festeggiamenti finali a suon di hamburger. Ma per quanto la sua privilegiata condizione lo porterà fisiologicamente a dover sempre più, assieme al suo staff, curare il rapporto con i fan; i piccoli momenti sull’isola felice della propria anima accompagneranno Sinner per l’intero viaggio sognando un binomio di Montagna.