Australian Open, Binaghi: “Orgogliosi di Sinner. Caso Wada? Si va verso una risoluzione favorevole”
I trionfi di Sinner, quelli in Coppa Davis, la Billie Jean King Cup. Angelo Binaghi, presidente della FITP, non può che ritenersi soddisfatto del momento magico attraversato dal tennis (e dalla federazione da lui presieduta) nel Vecchio Stivale. I dati al riguardo, del resto, rappresentano una sorta di materiale insindacabile. In Italia gli appassionati di tennis crescono in maniera esponenziale e i tesserati nel 2024 hanno superato la cifra del milione. Insomma, un vero e proprio periodo d’oro.
Così come testimoniato dallo stesso Binaghi, del resto, in un’intervista rilasciata a Federica Cocchi de La Gazzetta Dello Sport. “Per raggiungere determinati traguardi, a volte, c’è bisogno di uscire dalla propria zona di comfort.“. Ha sottolineato il presidente della Fitp. “L’esempio è Jannik: tutto quello che fa è volto al miglioramento e alla crescita. Deve essere un punto di riferimento anche per gli altri, affinché facciano delle scelte pure difficili, se serve.“. Già, Jannik. Il fiore all’occhiello dell’Italia tennistica. E non solo. “Ho sempre pensato che Jannik fosse in prospettiva molto più forte di Alcaraz e che il suo vero avversario sarebbe stato Zverev, temibilissimo soprattutto sulle superfici veloci. Sinner ci ha lasciato a bocca aperta, è un campione di livello
nettamente superiore agli altri e lo ha riconosciuto il suo stesso rivale...”.
Poi, l’attenzione di Binaghi si è spostata su questo inizio di 2025 decisamente promettente e sul magic moment del tennis italiano. “Abbiamo vissuto un grandissimo inizio di stagione, con il bel risultato di Lorenzo Sonego che ha raggiunto i quarti, di un Lorenzo Musetti che ha fatto bene, il doppio ha confermato la finale dello scorso anno e aveva già vinto un torneo“. Per poi proseguire: “Le premesse sono ottime, intanto da oggi gli azzurri in Top 100 salgono a quota 11, la nazione più presente nell’élite mondiale. Ormai è chiarissimo, oggi nel
tennis siamo la nazione più forte del mondo, siamo i numeri uno. Oggi festeggiamo un altro trionfo che si aggiunge a quelli che abbiamo avuto la gioia di vivere in tutto il 2024“.
Idee chiare, chiarissime quelle del numero 1 della federazione. Anche per ciò che concerne la questione Sinner-Wada. “Non penso proprio che gli faranno nulla. Gli accadimenti che si stanno succedendo portano a
pensare che si vada verso una soluzione favorevole al nostro giocatore. Solo gli invidiosi cercano di strumentalizzare questa situazione, ma chi conosce lo sport non ha dubbi sulla correttezza di Sinner e infatti i più grandi campioni sono dalla sua parte. E’ un anno quasi che gli hanno tolto la serenità, da Indian Wells. Ha già avuto una punizione eccessiva dovendo giocare con questo peso per una cosa che non è successa…”.
Infine, Binaghi ha parlato di quelli che sono gli obiettivi futuri della federazione, lanciandosi in una simpatica similitudine tra la federtennis e il numero uno del mondo (con tanto di frecciatina all’australiano Nick Kyrgios). “Questo è il momento di investire nel tennis, nei circoli e nella creazione dei campi. Solamente così potranno crescere nuovi campioni. Cosa ci accomuna a Sinner? Sicuramente la tenacia. Come lui ci piace lottare, combattere e lavorare sodo. Jannik ci ha fatto capire che, se lavori duro, puoi anche raggiungere traguardi a prima vista impossibili. Anche noi, come lui, combattiamo gli invidiosi alla Kyrgios, piccoli che non vincono mai, i poveracci…“.