Australian Open, Sonego-Shelton: ecco come Lorenzo può mettere a segno il colpaccio
Da una parte Novak Djokovic contro Alexander Zverev. Ma dall’altra? All’Australian Open 2025 è il momento degli italiani nei turni caldi. I primi quarti di finale hanno appunto visto uscire indenni il serbo e il tedesco. Nella giornata di mercoledì 22 gennaio sarà il turno degli azzurri Jannik Sinner e Lorenzo Sonego. Se il primo chiuderà il programma sulla Rod Laver Arena contro l’idolo di casa Alex de Minaur, a scaldargli il campo ci penserà il secondo non prima delle 4:30 italiane, a seguito delle semifinali femminili. Il torinese se la vedrà contro Ben Shelton. La partita sarà trasmessa in tv su Eurosport e Sky Sport (canali 210 e 211), mentre in streaming la si potrà gustare su Discovery+ e NOW.
[21] B. Shelton – L. Sonego
Da una parte un tennista che vuole dimostrare di poter stare tra i grandi, dall’altra un giocatore con una nuova consapevolezza e leggerezza che non vede per quale motivo dovrebbe porsi limiti. Ben Shelton contro Lorenzo Sonego. Lo statunitense, 21esima testa di serie in tabellone, cerca la seconda semifinale Slam in carriera dopo quella persa allo US Open 2023. L’azzurro, alla prima apparizione in un quarto di finale Major, sogna in grande per un possibile penultimo atto contro l’amico Jannik Sinner. A dire il vero il 22enne di Atlanta ci è già arrivato al turno dei migliori otto in questo torneo. Correva sempre l’anno 2023 e con quel risultato – che l’ha fatto conoscere al mondo nella prima volta in cui è uscito dal suo paese per un torneo di tennis – il mancino con la fascetta iniziò a far capire al pubblico quale fosse la sua potenza e il suo carattere. Insomma, il modo in cui si approcciava al tennis.
Giusto qualche mese prima aveva fatto il suo ingresso nel circuito durante lo swing di casa estivo, abbandonando la NCAA per darsi una chance tra i professionisti. Al Masters 1000 di Cincinnati un Ben ancora diciannovenne si trovò al primo turno contro Sonego, giocatore già affermato nel tour. A sorpresa, lo sconfisse 7-6(5) 3-6 7-5. Qualche mese dopo, nella prima vera stagione di Shelton, ecco la rivincita su terra rossa, con l’azzurro che si impose al primo turno del Roland Garros 6-4 3-6 6-3 6-3. Quello è stato l’ultimo testa a testa tra i due.
È quindi passato più di un anno e mezzo ed entrambi sono cambiati. L’americano ha spalancato varie porte seguendo i consigli del padre-coach Bryan Shelton. Ma manca ancora quella continuità che serve per essere considerato un vero top player da primi 10 al mondo. Sonego, invece, ha abbandonato la storica guida Gipo Arbino per seguire Fabio Colangelo (qui un suo audio dopo l’ultimo successo di Sonny) . Mesi di rodaggio, incertezze e ancora pochi scalpi hanno però dato i frutti alla lunga e ora Lorenzo pare un nuovo giocatore, soprattutto per lo spirito che mette in campo: ora più analitico, consapevole e colmo di fiducia. La garra, poi, è sempre stata cosa sua.
Non ha proprio passeggiato Shelton nei primi quattro turni di questo Australian Open. Una bella vittoria in tre set all’esordio contro il connazionale Brandon Nakashima ha fatto da prologo a un percorso comunque soddisfacente ma allo stesso tempo abbastanza incidentato. Difatti, l’americano ha dovuto cedere un set a Pablo Carreno Busta, un altro al nostro Lorenzo Musetti e un altro ancora al veterano Gael Monfils, ritiratosi a inizio quarto set. Ancora più fatica ha fatto Lorenzo. Debutto vittorioso (in quattro parziali) contro un ex campione di questo torneo, Stan Wawrinka, prova eccellente per superare il 18enne Joao Fonseca al set decisivo, poi altri quattro parziali per sbarazzarsi di Fabian Marozsan e infine sempre quattro frazioni per avere la meglio su un altro mancino americano, il 19enne Learner Tien.
“Se arrivi a questo punto del torneo vuol dire che, chiunque troverai, è probabilmente vicino alla sua miglior condizione”, le parole di Ben durante la sua ultima conferenza stampa. “Per me è importante avere un piano di gioco in testa quando entro in campo”. Vedremo tra poche ore cosa avrà pensato il numero 20 al mondo per contrastare il tennis di Sonego. “Shelton è estremamente forte fisicamente, ha un grandissimo servizio ed è un grande talento”, ha ammesso Lorenzo nella sua ultima conferenza stampa. “Penso di aver migliorato molto il mio tennis nella preseason. Ora sono più fiducioso”.
I favori del pronostico pendono dalla parte di Shelton, che però dovrà stare attento a non sottovalutare le armi di Sonego. Quest’ultimo, infatti, ha come lui nel servizio e nel dritto i colpi migliori. Sarà quindi importante per entrambi mettere in campo più prime possibili, anche perché nessuno dei due è conosciuto per essere un eccellente ricevitore. Sulla seconda avversaria sarà opportuno prendere un leggero vantaggio sull’inizio dello scambio e questo vale per l’americano ma ancor di più per l’azzurro, che non dovrà farsi sorprendere dai kick del rivale. Il rovescio dell’italiano sarà il colpo cercato più spesso dallo statunitense, che con le sue traiettorie mancine, pesanti e arrotate – molto più di quelle di Tien – obbligherà il piemontese a giocare un tennis scomodo per lui, migliorato sì da quel lato, ma ancora indietro rispetto a tutto il resto del suo gioco.
Sonego dovrà poi evitare i colpi interlocutori o comunque quelli che potranno far impattare lo sfidante da fermo. L’obiettivo sarà magari fargli giocare sempre un colpo in più, se non in corsa magari ad altezze differenti e comunque variando il più possibile ritmi e tagli per mandare in confusione Shelton e costringerlo all’errore. Anche qualche discesa a rete in controtempo, da parte del torinese, potrebbe dare i suoi frutti, se eseguita a dovere e più con intelligenza tattica che con potenza sulla quale l’americano potrebbe appoggiarsi. Il back di rovescio lungolinea potrebbe essere una soluzione interessante per Sonny, che andrebbe così a stimolare il rovescio della ventesima testa di serie. Gare di potenza meglio non farsele venire in mente per quanto riguarda l’azzurro, molto efficace con i suoi migliori colpi, ma non tanto potenti e pesanti quanto quelli di uno Shelton a tutto gas.