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Australian Open, Zverev: “Ho già battuto Alcaraz, Sinner e Djokovic, so di potermi ripetere”

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In un certo senso i primi due set li ho rubati; Tommy ha giocato meglio di me e ha servito per il set in entrambi i casi. Poi nei tie-break ho migliorato la qualità del mio tennis mentre lui ha commesso qualche errore di troppo. Sono proprio contento di essere in semifinale perché è stata dura”. Sincero e realista, Alexander Zverev rende merito a Tommy Paul, sconfitto per 7-6(1) 7-6(0) 2-6 6-1 nei quarti di finale dell’Australian Open.

Per il tennista tedesco sarà la terza semifinale a Melbourne e sarà molto diversa dalle precedenti: “l’anno scorso vinsi solo una volta in tre set e arrivai al traguardo molto stanco, mentre nel 2020 stavo meglio ma era la mia prima volta. Quest’anno sarà diverso perché ho chiaro nella testa il mio obbiettivo di vincere il mio primo torneo Slam, anche se so che sarà un match difficile. Spero ce ne sia un altro, dopo”.

Da come parla del match del giorno e del possibile prosieguo del torneo si evince che il ragazzo di Amburgo ha una nuova maturità e sente di avere reali chance di vittoria. “Ogni match a questo livello è complicato, che ci siano Sinner o Alcaraz o Djokovic. Se non ci sono loro c’è qualcuno che li ha battuti e che ha meritato di essere lì. Il mio livello attualmente è alto e ho già battuto tutti i migliori. So di potermi ripetere”.

Sascha non si distrae da quanto ha in mente nemmeno quando gli ricordano che con quella su Paul ha raggiunto il record di trenta vittorie nel torneo, una di più di Boris Becker e quattro di Tommy Haas. “è un onore essere accostati ai grandi del tennis tedesco, ma la vera differenza è che Boris ha sollevato il trofeo per ben due volte e io ancora mai. Tutto bene, ma io devo arrivare in finale e vincerla”.

Gli viene chiesto in merito alle chiamate del net, che non sono elettroniche, e lui si mostra incredulo: “E’ assurdo che non si utilizzi la tecnologia che è già stata utilizzata per anni. Tommy si è lamentato per un punto e aveva perfettamente ragione. Io non mi sono fermato perché avrei perso il punto, ma capisco le sue proteste. Non biasimo l’arbitro, che non può rendersene conto da lassù, ma non va bene così. Abbiamo telecamere dappertutto…”.

L’umpire ha fatto ripetere la prima palla a Paul per via di una… piuma in campo. Tutto giusto? Zverev la prende con filosofia, dopo aver però ricevuto un warning in campo: “non saprei, forse sì e forse no. Una piuma non può disturbare il gioco, deviare un rimbalzo o una traiettoria. Era la prima volta per me…”. Figuriamoci se una piuma può distoglierlo dal suo goal

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