Australian Open: passerella per i marchi d’abbigliamento, dominano Nike e Adidas
Nike e Adidas si stanno dando battaglia, con un serrato testa a testa, nella corsa a vestire i migliori tennisti del pianeta, offrendo alle superstar dello sport con la racchetta autentiche cifre da capogiro per accaparrarseli come volti d’immagine dei rispettivi brand. Per i due giganti dell’abbigliamento sportivo, non c’è palcoscenico migliore che il primo Slam della stagione per mostrare gli ultimi prodotti lanciati nel mercato. E come sempre, anche nel 2025, la passerella degli sponsor tecnici all’Australian Open è estremamente competitiva e accattivante.
Delle 64 teste di serie dei due tabelloni di singolare 15 sono state sponsorizzate da Nike e 12 da Adidas. Jannik Sinner ha scelto di vestire Nike a partire dal 2022, dopo aver firmato un contratto decennale da 150 milioni di dollari, che adesso in seguito all’ascesa dell’azzurro dello scorso anno con i due trionfi Slam e la scalata nel ranking fino al trono mondiale, appare sempre di più come un grandissimo affare siglato dalla multinazionale americana – in grado di giocare d’anticipo e scommettere sul cavallo giusto.
Jannik e il n° 3 ATP Carlos Alcaraz sono indiscutibilmente i due volti copertina del tennis maschile attuale, destinati a padroneggiare l’immagine mediatica del Tour nel prossimo decennio. E Nike, come detto, ci ha visto lungo firmandoli a lungo termine: difatti, anche lo spagnolo lo scorso giugno ha raggiunto un accordo da 20 milioni di dollari annui. Non sazia, però, Nike non si è accontenta solamente dei due principali personaggi del tennis mondiale ma ha sottoscritto anche partnership commerciali per vestire Holger Rune, Jack Draper, Karen Khachanov, Sebastian Korda e Giovanni Mpetshi Perricard.
La scuderia Adidas è invece guidata dal loro connazionale Sascha Zverev, attuale n° 2 delle classifiche ATP. Oltre al tedesco, ci sono anche Grigor Dimitrov, Stefanos Tsitsipas, Hubert Hurkacz, Felix Auger-Aliassime e Francisco Cerundolo.
Se indubbiamente Nike e Adidas hanno fatto man bassa di big, lasciando di fatto le briciole agli altri marchi di abbigliamento sportivo, ci sono alcune gemme che potrebbero fruttare ai brand che se le sono guadagnate cifre vicine a quanto l’elenco di giocatori appena citato potrebbe racimolare nel suo insieme. Parliamo naturalmente di Novak Djokovic, il 10 volte campione di Melbourne, passato a Lacoste nel 2017 dopo la conclusione del suo rapporto con Uniqlo. La casa d’abbigliamento francese raggiunse l’apice del successo in Australia nel 2021, quando a disputare la finale del torneo furono due propri “assistiti”: Nole e quel Daniil Medvedev, sotto contratto con Lacoste dal 2019.
Rimanendo in terra australiana, il n° 1 del Paese che ospita il primo Major dell’anno, Alex De Minaur, è uno dei soli due uomini della racchetta mondiale che vestono Asics.
Come invece poter dimenticare la canotta psichedelica firmata Nike e indossata da Frances Tiafoe all’Happy Slam che nel 2023 fece enorme scalpore spaccando completamente l’opinione pubblica. Per quanto in parte criticato, quell’outfit rappresentò per il celebre logo Swoosh una straordinaria intuizione di marketing che riuscì a cavalcare in maniera significativa diversi mercati, in particolare quello asiatico.
Ma è proprio notizia freschissima, una settimana fa, che Big Foe ha reciso l’accordo in essere con Nike per firmare con uno dei nuovi marchi del settore athleisure – combinare l’abbigliamento sportivo con le esigenze dello stile urbano – più in voga nelle ultime stagioni: l’azienda canadese Lululemon. La notizia, ribadiamo, è di recente dominio pubblico dato che Frances appena un paio di settimane fa nel torneo di Brisbane aveva affrontato Mpetshi Perricard ed entrambi erano scesi in campo calzando Nike con stampa mimetica nera e blu.
Non è comunque il primo caso di uno statunitense che abbandona la casa madre. Nel 2024 fece registrare altrettanta gran cassa mediatica l’addio alla Nike di Taylor Fritz che interruppe dopo 8 anni il suo accordo di sponsorizzazione con il colosso nordamericano per diventare il nuovo volto tennistico di Hugo Boss. Sempre dando uno sguardo alla passata stagione, ha fatto riecheggiare un deciso squillo di tromba FILA: il gruppo italiano ha infatti piazzato un bel colpo assicurandosi le prestazioni commerciali dell’australiano Alexei Popyrin, vincitore del Master 1000 di Montreal con tanto di ingresso in Top 30. Tuttavia la liaison tra Alexei e FILA è durata poco: alla vigilia di questo Australian Open il 25enne di Sydney ha rivelato di aver firmato con un nuovo marchio ed è diventato il primo ambasciatore nel tennis della casa di moda Psycho Bunny, fondata a New York con sede principale a Montreal.
Se per molti giocatori, l’aspetto cruciale che analizzano per continuare o recidere un rapporto commerciale è quello prettamente economico, per altri ci sono fattori più importanti della mera retribuzione.
Andrey Rublev, ad esempio, nel 2023 ha lanciato la sua linea di abbigliamento personale ‘Rublo’ annunciando che il 100% del ricavato sarebbe stato destinato in beneficenza ad associazioni che si occupano di aiutare i bambini svantaggiati nelle aree più povere del globo. Per Tomas Machac, la scelta è ricaduta esclusivamente sul vestiario che riteneva più comodo da indossare in partita. Nel terzo turno che lo ha visto sconfitto contro Djokovic, più che per la prestazione scialba si è messo in mostra per i pantaloncini che indossava, appartenenti all’azienda spagnola JOMA. Le linee e i motivi di tale indumento hanno riportato gli appassionati di tennis indietro nel tempo ricordando i tempi d’oro di Bjorn Borg e John McEnroe con i loro pantaloncini particolarmente corti.
Circuito Femminile
Ancora più insider Coco Gauff, la n° 3 WTA ha infatti fornito ai suoi fan uno sguardo unico con un varco privilegiato nel dietro le quinte per poter così scoprire l’intero processo che l’ha condotta al kit vestiario con cui è scesa in campo per vincere il primo turno contro l’ex campionessa del torneo Sofia Kenin. Un abbigliamento con una chiara ispirazione seguendo una sua richiesta personale fatta a New Balance, affinché le realizzassero un completo personalizzato. “Sono una grande fan della Marvel e mi piace l’idea di indossare qualcosa che si ispirasse agli eroi Marvel. Era quello che volevo e sono molto felice di essere stata accontentata. Anche se devo ammettere che per quanto mi piaccia, è abbastanza fastidiosa da indossare perché di fatto è una tuta, quindi devo necessariamente vestire prima la parte inferiore per poi infilarla dalla testa. È un po’ una seccatura, soprattutto non è una buona idea qualora avessi bisogno di andare in bagno (sorride). Un paio di volte sono stata costretta a dover chiedere al giudice di sedia, di aprirmi la zip di dietro. Diciamo che in sostanza ciò che indosso è in netto contrasto con quello che la moda dice, ma sono sicura che per voi ragazzi New Balance ha a disposizione abiti con design fantastici“.
La ventenne di Atlanta che ormai pare aver strappato a Naomi Osaka lo scettro di volto del tennis femminile più gettonato, ha proseguito a stupire gli spalti al secondo turno indossando un completo giallo elettrico. New Balance si è strofinata le mani per la gioia di aver concluso positivamente l’accordo con Cori, superando nella lotta a tre Nike e Adidas per la preziosa firma della campionessa dello US Open 2023. Il volto di Gauff è uno dei più riconoscibili d’America a livello sportivo.
Passando invece alla n° 1 Aryna Sabalenka: la bielorussa, da sempre, praticamente da inizio carriera veste Nike. Conduce, dunque, il gruppo di 8 tenniste che fra le 32 teste di serie australiane prestano la propria immagine per i prodotti Nike. Le altre sette sono – in doveroso ordine di ranking – Qinwen Zheng, Paula Badosa, Anna Kalinskaya, Mirra Andreeva, Madison Keys, Victoria Azarenka e Katie Boulter.
Tuttavia Aryna, in questa settimana australiana ha lasciato intendere fra le righe che potrebbero esserci dei cambiamenti a breve in tal senso: considerato il suo addio all’agenzia di rappresentanza IMG per firmare con EVOLVE – fondata da Osaka. “Cerco di costruire il mio marchio. Volevo più di quello che IMG mi stava offrendo. Non ero soddisfatta del loro servizio. Sono felice di essere riuscita a concludere quel capitolo della mia vita e altresì contenta del nuovo inizio. Spero di costruire qualcosa di più grande dei semplici accordi commerciali“. Sebbene difatti Sabalenka sia stata senza dubbio la migliore tennista del pianeta negli ultimi due anni, i suoi guadagni del 2024 fuori dal campo nel loro complesso si sono assestati soltanto in quarta piazza a livello WTA.
Più di lei nel 2024, dai contratti di sponsorizzazione, hanno guadagnato Gauff, Iga Swiatek e la due volte vincitrice dell’Open d’Australia Naomi Osaka. E’ molto probabile che nei prossimi anni Nike si pentirà amaramente della propria decisione, di fatto, di aver abbandonato Swiatek costringendola all’addio. Iga infatti ha vestito Nike sino al 2020, prima della brusca interruzione del loro rapporto a causa – secondo la tesi sostenuta dalla polacca – di un rifiuto da parte di Nike di fornire l’equipaggiamento necessario anche a tutti i membri del suo team. Così, la tennista di Varsavia ha chiuso con Nike per ‘trasferirsi’ in Asics. Proprio nel 2020, poi, Swiatek si è consacrata vincendo il suo primo Roland Garros. A quel punto, Nike è tornata su suoi passi proponendo una nuova ed allettante offerta al tavolo delle trattative, ma Iga scottata ancora per il rifiuto che aveva ricevuto prima di divenire campionessa Slam ha ribattuto picche. La 23enne è ora è equipaggiata al gran completo dal marchio svizzero On, che ha in Roger Federer uno tra i suoi più fedeli finanziatori. Nel mentre, Asics pur perdendo la dominatrice polacca ha colpito un altro grosso bersaglio investendo in tempi non sospetti su Jasmine Paolini. Il marchio giapponese ha collaborato per la prima volta con l’azzurra nel lontano 2015, quando Jas era classificata fuori dalla Top 200. Nel mondo spietato del tennis professionistico, a volte le battaglie e le vittorie più prestigiose si ottengono al di fuori del rettangolo di gioco.
Uomini: Nike (7), Adidas (6), Lacoste (4), Asics (2), Le Coq Sportif (2), On (2), New Balance (2), Hugo Boss (1), Lululemon (1), Psycho Bunny (1), ‘Rublo’ (1), Lotto (1), Joma (1), Yonex (1)
N° 1 Jannik Sinner (Nike)
N° 2 Alexander Zverev (Adidas)
N° 3 Carlos Alcaraz (Nike)
N° 4 Taylor Fritz (Hugo Boss)
N° 5 Daniil Medvdev (Lacoste)
N° 6 Casper Ruud (Yonex)
N° 7 Novak Djokovic (Lacoste)
N° 8 Alex De Minaur (Asics)
N° 9 Andrey Rublev (Rublo)
N° 10 Grigor Dimitrov (Adidas)
N° 11 Stefanos Tsitsipas (Adidas)
N° 12 Tommy Paul (New Balance)
N° 13 Holger Rune (Nike)
N° 14 Ugo Humbert (Lacoste)
N° 15 Jack Draper (Nike)
N° 16 Lorenzo Musetti (Asics)
N° 17 Frances Tiafoe (Lululemon)
N° 18 Hubert Hurkacz (Adidas)
N° 19 Karen Khachanov (Nike)
N° 20 Arthur Fils (Lacoste)
N° 21 Ben Shelton (On)
N° 22 Sebastian Korda (Nike)
N° 23 Alejandro Tabilo (Lotto)
N° 24 Jiri Lehecka (Le Coq Sportif)
N° 25 Alexei Popyrin (Psycho Bunny)
N° 26 Tomas Machac (Joma)
N° 27 Jordan Thompson (New Balance)
N° 28 Sebastian Baez (Le Coq Sportif)
N° 29 Felix Auger-Aliassime (Adidas)
N° 30 Giovanni Mpetshi Perricard (Nike)
N° 31 Francisco Cerundolo (Adidas)
N° 32 Flavio Cobolli (On)
Donne: Nike (8), Adidas (6), Yonex (3), Fila (2), Asics (2), K-Swiss (2), New Balance (1), Free People Movement (1), DK ONE (1), Donnasport (1), Bidi Badu (1), Lululemon (1), On (1), Wilson (1)
N° 1 Aryna Sabalenka (Nike)
N° 2 Iga Swiatek (On)
N° 3 Coco Gauff (New Balance)
N° 4 Jasmine Paolini (Asics)
N° 5 Qinwen Zheng (Nike)
N° 6 Elena Rybakina (Yonex)
N° 7 Jessica Pegula (Adidas)
N° 8 Emma Navarro (Fila)
N° 9 Daria Kasatkina (Adidas)
N° 10 Danielle Collins (Free People Movement)
N° 11 Paula Badosa (Nike)
N° 12 Diana Shnaider (Adidas)
N° 13 Anna Kalinskaya (Nike)
N° 14 Mirra Andreeva (Nike)
N° 15 Beatriz Haddad Maia (Asics)
N° 16 Jelena Ostapenko (DK ONE)
N° 17 Marta Kostyuk (Wilson)
N° 18 Donna Vekic (Donnasport)
N° 19 Madison Keys (Nike)
N° 20 Karolina Muchova (Adidas)
N° 21 Vika Azarenka (Nike)
N° 22 Katie Boulter (Nike)
N° 23 Magdalena Frech (Bidi Badu)
N° 24 Yulia Putintseva (K-Swiss)
N° 25 Liudmila Samsonova (K-Swiss)
N° 26 Ekaterina Alexandrova (Fila)
N° 27 Anastasia Pavlyuchenkova (nessuno)
N° 28 Elina Svitolina (Adidas)
N° 29 Linda Noskova (Yonex)
N° 30 Leylah Fernandez (Lululemon)
N° 31 Maria Sakkari (Adidas)
N° 32 Dayana Yastremska (Yonex)