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Australian Open, Tien: “Ora c’è l’adrenalina, domattina mi travolgerà un carrarmato”

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Era iniziato come un brutto match ed è proseguito come tale, però c’erano tanti ingredienti giusti, come il diciannovenne qualificato non ancora top 100 che sfidava il finalista di tre delle ultime quattro edizioni e che era andato in vantaggio di due set facendo proprio il gioco che intendeva mettere in campo l’altro. A inizio quarto set, Learner Tien contava lo stesso numero di punti vinti negli scambi fino a quattro colpi e in quelli sopra dai nove in su, ben 46. Che, poi, le stats si fermano a “oltre gli otto colpi”, ma si andava tranquillamente sopra i venti quando non i trenta.

Insomma, quasi cinque ore di remata che alla fine è riuscita a diventare entusiasmante, perché lo statunitense l’aveva quasi vinta in tre set, poi Daniil Medvedev l’aveva raddrizzata e pareva poter dilagare come da copione e come aveva infidamente suggerito il quarto set. Peccato – nel senso che, se avesse vinto lui, se ne sarebbe parlato per anni – per quella strepitosa volée di Meddy nel finale del quinto set a negare la possibilità di match point a un Tien che aveva già visto l’avversario passato dalla sua risposta. Così Learner “impara” a non farsi troppe illusioni. Alla fine, l’ha spuntata lui al tiebrekkone, 10-7, ma non era ancora la fine perché c’era ancora da parlare davanti ai media, nonostante l’orologio stesse marciando inesorabile verso le quattro del mattino. Dopo essersi mangiato una pizza per celebrare, la prima cosa che gli viene chiesta. “Sono solo abbastanza felice di essere uscito dal campo” dice poi Learner. “Non credo di aver mai giocato una partita così lunga o di aver trascorso così tanto tempo su un campo da tennis. Sono contento, ma ancora non me ne rendo bene conto”.

D. Quanto è stato difficile dimenticarsi il terzo set e il match point?
“Non molto, non ho nemmeno toccato una palla su quel match point [ace di Medvedev, ndr]. Non è che avessi una grande opportunità. Ero sotto di un break e l’ho recuperato, ma perdere il tie-break dopo aver salvato un set point e avere avuto match point è stato un po’ dura. Però essere avanti due set a uno non era una brutta posizione in cui trovarsi.”

D. Qual era il tuo umore prima del match? Ci credevi?
“Stavo cercando di trattarla come qualsiasi altro. Penso che la convinzione sia importante per avere successo e vincere in generale. Scendo sempre in campo credendo che ci sia una possibilità di vincere.”

D. Hai avuto modo di contattare qualcuno, la famiglia, mandare messaggi o telefonate?
“No, pensavo di farlo una volta tornato all’hotel. Non credo che riuscirò a dormire per qualche ora per via dell’adrenalina. Ho solo acceso il telefono, fatto scorrere tutte le notifiche senza leggerne nessuna.”

D. Vedendo gli altri teenager che hanno vinto, Fonseca, Mensik, hai pensato perché non io?
“Sì, credo che sia stato molto stimolante. Penso che il solo vedere le vittorie che hanno ottenuto questa settimana ti convince che sia possibile.”

D. Sai di essere il più giovane americano da Pete Sampras nel 1990 ad aver raggiunto il terzo turno dell’Australian Open? Come ti riprendi dopo questo? Hai un altro incontro tra un paio di giorni, sarà facile o difficile mettere da parte questo e pensare a quello?
“Non sapevo questa cosa dell’età, bello. Ma non devo don dare troppa importanza a quello di stasera sentendomi come se questo fosse il match più importante della mia vita o qualcosa del genere, devo solo prendere gli aspetti positivi e pensare al prossimo.”

D. Quanto sei orgoglioso o soddisfatto della tua tenuta atletica? Nelle qualificazioni avevi avuto qualche problema alla schiena. Sei sorpreso di essere riuscito a farcela in questi incontri così lunghi?
“Sono le mie prime due partite da cinque set, non conto le Next Gen per via del formato. Ho giocato probabilmente otto, nove ore in due match. È sicuramente un’iniezione di fiducia sapere che posso resistere in queste partite, proprio perché non avevo avuto alcuna esperienza di cinque set prima di questa settimana. Bello sentire che posso giocare queste partite più fisiche e uscirne vincitore.”

D. Come ti senti fisicamente?
“Ho così tanta adrenalina che non ne ho idea. Probabilmente domattina mi colpirà un carro armato.”

D. Che tipo di pizza mangi?
“Salame piccante. Non troppo, molto formaggio.”

E, sì, nell’originale ha detto pepperoni che, a dispetto degli ultimi cinquant’anni di doppiaggi di film e telefilm, non sono i peperoni. In ogni caso, per Tien quasi quattro ore al primo turno, quasi cinque al secondo: mettiamoci comodi per il terzo round.

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