Australian Open, Rune: “Contro Berrettini una vittoria di spirito”
Holger Rune indigesto per Matteo Berrettini. Ancora una volta è il danese ad averla vinta. La quarta vittoria sul romano, su cinque scontri diretti totali, è arrivata al secondo turno dell’Australian Open 2025. Il numero 13 ATP l’ha spuntata in quattro set, e quasi tre ore e mezza di battaglia, nella quale l’azzurro ha di che rammaricarsi. Difatti, sia nel primo che nel quarto parziale (poi persi) Matteo ha avuto due set point che però non è riuscito a trasformare. Dal lato opposto, è stato bravo Rune a rimanere sul pezzo nei momenti critici. Ha poi retto il ritmo dell’avversario al servizio e nel complesso ha messo a segno qualche vincente in più e ben 17 errori in meno. Del match, dei prossimi programmi e di altro il 21enne danese – che al prossimo turno sfiderà il serbo Miomir Kecmanovic con cui si trova 1-1 nei testa a testa – ne ha parlato in conferenza stampa post-successo.
D: Qual è stato il momento per te più tosto in questo match? E come l’hai superato?
Rune: “Probabilmente quando mi ha ripreso il break nel quarto set (da 3-1 per Rune, Berrettini è passato in vantaggio 4-3, ndr). È stata tosta perché sentivo di avere la fiducia dalla mia parte dopo che l’avevo brekkato a inizio set. Poi, invece, è riuscito a mettere in campo delle risposte insidiose e io ho sbagliato un po’ di colpi. Lì ho dovuto resettare e cercare di ritrovare nuovamente la concentrazione. Penso che, alla fine, il mio spirito combattivo mi abbia aiutato ancora una volta”.
D: Hai visto un po’ del match di primo turno di Fonseca? Cosa ne pensi di lui e del fatto che molti stanno già mettendo in gruppo insieme te, lui, Sinner e Alcaraz?
Rune: “Sì, ho guardato un po’ del match di Fonseca contro Rublev. Ha giocato in modo spettacolare. Non c’è dubbio che lui avrà un futuro luminoso. Se riuscirà a mantenere alto il livello sicuramente vedremo molto altro di lui. Mi sono allenato con lui a Torino un anno e mezzo fa. Già a quel tempo pensavo che riuscisse a tenere molto bene il ritmo. Mi sono un po’ stupito della sua vittoria contro Rublev. Allo stesso tempo sapevo che il suo livello era già alto. È stato impressionante”.
D: Stamattina è uscita l’entry list dell’Argentina Open (che si giocherà a Buenos Aires dall’8 al 16 febbraio, ndr). Tu sei la seconda testa di serie. Per quale motivo tornerai in Sud America, dove non venivi dal 2022? Quali sono le tue aspettative?
Rune: “Il sole ha fatto sì che io decidessi di tornare (sorride, ndr). Penso sia un gran torneo. Negli ultimi anni o giocato eventi indoor in Europa e quindi mi sono detto, perché non provare qualcosa di diverso quest’anno? Sono stato in Argentina un po’ di volte e Buenos Aires mi era piaciuta. Poi andrò per la prima volta a Rio (ATP 500, ndr) e sono molto contento di andarci. In seguito, andrò ad Acapulco. Indian Wells e Miami. Quindi insomma, sarò già da quella parte del mondo, il che è positivo. Non vedo l’ora di andarci, anche perché i tifosi sudamericani amano molto il tennis. È un piacere giocare di fronte a loro”.