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Australian Open, Musetti: “Ho vinto grazie al coraggio. Dopo quattro ore è difficile sorridere”

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Il derby italiano tra Matteo Arnaldi e Lorenzo Musetti va al classe 2002, capace di vincere i due tiebreak che hanno fatto la differenza anche a livello mentale. Per Musetti ora si prospetta un secondo turno contro il vincente tra Robert Bautista Agut e Denis Shapovalov, ma prima si potrà godere qualche ora di felicità e riposo dopo la vittoria all’esordio dello Slam australiano in questo 2025.

Difficile sfidare un avversario che in realtà è anche un amico: “Come tutti e due avevamo già detto, sapevamo che oggi era difficile giocare il tennis che volevamo. Oltre a sfidare un compagno, un ragazzo con cui sono cresciuto assieme, ho affrontato un ottimo avversario, un durissimo primo turno dopo un sorteggio non facile. Forse è lo Slam dove ho ottenuto di meno quindi dove avevo meno certezza. Tutto questo non mi ha fatto esprimere il mio miglior tennis, ma si è visto che ho avuto carattere vincendo due tie-break e andando sopra nel quarto set che non è stato affatto facile. Ci siamo breakkati tantissime volte, la partita si è allungata parecchio, ma sono stati tutti e quattro set molto molto tirati. Onestamente poteva vincere chiunque, forse sono stato più bravo ad avere un po’ più di coraggio e questo ha pagato

Sui gesti fatti da Tartarini, nonostante si potesse parlare, Musetti ha spiegato: “Il problema è che non sentivo niente, dopo quattro ore è difficile sorridere, in più non ho giocato un gran tennis. Mi sono aggrappato un po’ a quello che avevo, non mi veniva molto da sorridere. Adesso sì perché sto smaltendo un po’ la tensione, la stanchezza, l’adrenalina che c’è giocando un match così. Speriamo di essere più sorridente al prossimo turno (ride, ndr)”

Sui capelli corti: “Per adesso hanno portato bene in Australia quindi speriamo possano portare fortuna. È un cambio di look, se non avessi avuto per così tanto tempo i capelli lunghi la gente non lo avrebbe nemmeno notato A parte questo, sono sono contento e orgoglioso di aver portato a casa questo match pur non avendo giocato il mio miglior tennis. Quando si gioca col tuo miglior tennis è più facile portare a casa la partita. Queste sono le gare che ti fanno crescere e ti fanno maturare come giocatore, vincere o perdere fa tanta differenza”

Infine il suo punto di vista circa l’orario di gioco: “Oggi ho giocato praticamente tutto il pomeriggio quindi ho avuto modo di provare tante condizioni diverse. Io credo che quando c’è tanto sole, giocare il primo match verso l’una di pomeriggio dal punto di vista fisico è più difficile. Il serale è la condizione migliore a livello di gradi e temperatura, ma con l’umidità il gioco diventa più lento”.

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