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Australian Open, Joao Meravigliao Fonseca tartassa un buon Rublev: ora sfida a Sonego

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Una giornata che potrebbe passare alla storia del tennis moderno. Senza voler esagerare, la prestazione del classe 2006 Joao Fonseca è stata eroica e a renderla ancora più importante sono diversi fattori come il peso specifico dell’avversario ovvero un grande Andrey Rublev, autore di una partita positiva nonostante poca costanza nei momenti importanti. Come se non bastasse, era il debutto in uno Slam per Fonseca e aver battuto un top ten non fa altro che confermare tutto ciò di buono che si sta dicendo su di lui.

(Q) J. Fonseca b. (9) A. Rublev 7-6(1) 6-3 7-6(5)

Dire che è nata una stella forse è troppo tardi poiché il brasiliano brilla di luce propria ormai da tempo, ma questa partita rimarrà per sempre nella storia di Fonseca: alla prima partita in uno torneo del grande Slam, batte Rublev, nona testa di serie, con un rotondo 3-0. Eppure Andrey ha giocato anche un grande tennis, ma non è bastato davanti ad una prova glaciale del nativo di Rio. Nel primo set Fonseca fa vedere una certa tranquillità nonostante l’impegno sia per cuori forti, subendo un piccolo passaggio a vuoto al servizio regalando una palla break (non sfruttato da Rublev). Al tiebreak ci si aspettava fosse l’esperienza a prevalere, invece è stata una prova monumentale di Fonseca che lascia ad un solo punto il russo.

A questo punto Rublev è obbligato ad aumentare i giri del motore se non vuole cadere nella trappola dell’entusiasmo brasiliano. Dopo due game la risposta sembra già esserci: break a zero di Fonseca che va vicinissimo al doppio break, sprecando due breakpoint sul più bello. Dopo aver gettato alle ortiche un’altra palla break, Rublev sembra arrendersi al brasiliano e segue una curiosa serie di quattro giochi consecutivi con zero punti in risposta. Arrivato spalle al muro, Andrey prova a spingere più del dovuto ma questo non fa altro che peggiorare le cose. Fonseca si ritrova con tre palle break, ma stavolta Rublev trova energie nascosta per salvare il possibile. Spinto anche da un moto d’orgoglio, il russo numero nove al mondo conquista il tanto agognato break, il primo della partita a sua favore. La gioia, se così possiamo chiamarla, dura poco per Rublev dato che restituisce immediatamente il break conquistato. Giunti al possibile tiebreak decisivo. le gambe non tremano al 18enne che mette a referto subito due mini-break. Il problema di Rublev è che anche quando ha fatto cose buone, come ad esempio recuperare da 4-0 a 4-3, non riesce mai a dare continuità restituendo subito il favore. A quel punto Fonseca, fomentato dal pubblico, chiude 7-5 con il quarto mini-break che vale il passaggio del turno contro Lorenzo Sonego. Da sottolineare il sorriso di Rublev a fine partita, consapevole di non aver potuto nulla davanti ad una forza della natura.

[8] A. De Minaur b. B. Van De Zandschulp 6-1 7-5 6-4

Dopo tre eliminazioni al quarto turno qui in Australia, il padrone di casa più atteso a livello di aspettative vuole invertire la rotta stupendo tutti. Alex De Minaur non poteva iniziare meglio con una vittoria in tre set contro Botic Van de Zandschulp. Il primo set di De Minaur è stato pressoché perfetto con due break consecutivi che hanno messo in discesa la pratica con percentuali pari al doppio di quelle dell’avversario sui punti vinti sia con la prima che con la seconda di servizio. L’olandese cerca di venire fuori nel secondo parziale, riuscendo a restare in partita dopo il primo break rispondendo a dovere e rimettendo in parità. Botic ha due enormi chance con un doppio set point sul 5-4, ma spreca entrambe e per giunta regala il suo turno di battuta a De Minaur che chiude e ringrazia. Col morale alle stelle, l’australiano chiude anche il terzo con un 6-4 ricco di breakpoint non convertiti da entrambe le parti.

Pablo Carreno-Busta b. K. Majchrzak 6-4 6-4 6-3

Non vedevamo lo spagnolo così in forma da tempo: il 33enne è sceso in campo determinato contro il polacco e in poco più di due ore si è assicurato il passaggio del turno con Ben Shelton che lo attende per la prima volta in carriera. Tornando sul match del primo turno, Carreno ha salvato cinque palle break su cinque, tre di queste nel primo set dove poteva tranquillamente portarsi avanti, salvo poi crollare verso la fine. Nella seconda frazione, il nativo di Piotrków si arrende troppo presto perdendo il servizio addirittura a zero al terzo game, lasciando strada spianata allo spagnolo per il 6-4 di giornata. Nell’ultimo set Carreno conquista un break a metà più quello decisivo che fissa il punteggio finale del terzo set sul 6-3.

Denis Shapovalov b. R. Bautista-Agut 3-6 6-4 6-4 7-6(8)

Continua il momento no di Roberto Bautista Agut, arrivato alla quarta sconfitta consecutiva dopo Basilea, Metz e Adelaide. Metà di questi precedenti sono stati persi proprio contro Denis Shapovalov che lo aveva estromesso in Svizzera per 6-3 7-6(4). Stavolta il primo set è andato allo spagnolo con il punteggio di 6-3 complice una prestazione di Shapovalov sotto le aspettative con troppi errori e tre break concessi. Le cose sembrano andare per il peggio per il canadese quando Bautista conquista (a zero, per giunta) il break del 2-0 nel secondo set, ma in pochi si sarebbero aspettati che questo in realtà fosse l’inizio di una nuova partita per Denis che recupera il break di svantaggio e nel momento clou offre il colpo di grazie che vale il 6-4. Dopo aver sfiorato un break a testa ad inizio terzo set, la gara prosegue con tanto equilibrio fino ad un altro break di Shapovalov arrivato nel momento più teso ovvero al nono game. Il quarto set è probabilmente quello più particolare con i due tennisti che cominciano con tre break point consecutivi a testa, in sostanza nessuno è riuscito a mettere a referto un “15” a servizio prima del quarto punto. Situazioni poi rientrate fino al tiebreak dove Batuista spreca quattro set point (tre consecutivi) e perde al secondo match point a favore di Shapovalov.

C. Moutet b. [25] A. Popyrin 4-6 6-3 6-4 6-4

Vittoria di carattere per Corentin Moutet che approfitta di un Alexei Popyrin non al top fisicamente. Nel primo set succede di tutto con ben 14 palle break sprecate, 9 a favore di Moutet e 5 per Popyrin. La prima che va a segno è quella arrivata al nono game in favore di Alexei che si concede il lusso di servire per il set, chiudendo 6-4. Purtroppo perl ui però nel secondo set ha chiesto un medical time-out, muovendosi malissimo fino a perdere il set (6-3) e giocare un terzo parziale con pochissime forza. Ne approfitta Moutet che oltre a segnare un punto clamoroso, si dimostra costante e superiore tecnicamente. Nel quarto set, dopo quasi un’ora dov’era più concentrato ad alleviare il dolore piuttosto che fare punti, Popyrin viene fuori ma ormai è troppo tardi: Moutet al terzo match point si assicura la qualificazione al secondo turno dove sfiderà Mitchell Krueger.

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