Australian Open, Kyrgios: “Non penso di tornare a giocare qui in singolo l’anno prossimo”
È stata una gara faticosa sotto ogni punto di vista per Nick Kyrgios contro Jacob Fearnley, ma resterà certamente una delle più emozionanti nella memoria dell’australiano. Una sconfitta in tre set che nasconde tanti passaggi importanti per Kyrgios, affrontati nella conferenza stampa di rito post match.
D. Nick, peccato per la sconfitta. Come valuti la tua prestazione di stasera? Come ti senti fisicamente ora?
Nick Kyrgios: “È stato incredibile. Voglio iniziare parlando dell’atmosfera, è davvero incredibile essere tornato. Non è stata sicuramente la mia migliore prestazione, ma tutto il merito va al mio avversario. Ha giocato davvero bene stasera. Sono rimasto davvero colpito dal suo livello, colpisce la palla in modo molto aggressivo. Sapevo che stasera sarebbe stata dura con le mie condizioni fisiche prima del match, ero consapevole che il mio servizio sarebbe stato molto limitato. Ma vedere i fan aspettare per quattro, cinque ore, anche solo il numero di persone che erano lì a supportarmi ha reso difficile arrendersi. Sarebbe stato molto facile mollare. Ho cercato di fare il meglio che potevo nelle condizioni fisiche in cui mi trovavo. Ovviamente è straziante, perché volevo davvero giocare bene. Sento che il mio livello c’è. Ovviamente il tempismo della lesione addominale non è ideale. Ma è così che va”.
D. Nel terzo set, quando hai fatto il servizio dal basso e poi il colpo dietro la schiena, sembravi davvero goderti il momento con il pubblico. Come ti sei sentito, considerando che durante la tua riabilitazione ci sono stati momenti in cui probabilmente pensavi di non poter mai più giocare?
Nick Kyrgios: “Realisticamente non credo di vedermi più giocare in singolo qui. È stato speciale, Prendere quel momento e viverlo è stato piuttosto bello. Sapevo di avere il doppio quindi ho cercato di godermi tutto stasera in quei momenti. È stato pazzesco, non volevo semplicemente mollare, abbandonare o ritirarmi. Stavo soffrendo fisicamente, rispetto il mio avversario. I fan hanno aspettato ore per venire a vedermi giocare. Non credo di giocare più una partita di singolo qui”.
D. Sei pronto per il doppio quindi?
Nick Kyrgios “Sì, io e Thanasi. Penso che dobbiamo farlo per noi stessi, uscire lì e giocare. Ovviamente so che lui è spesso un disastro fisicamente, ma in qualche modo riesce ad andare avanti. Complimenti a lui per essere riuscito a vincere la sua partita oggi. Giocherò il doppio con lui”.
D. Con quello che hai fatto stasera, senti che il livello c’è? Questo non ti dà fiducia nel poter giocare bene in singolo qui in futuro?
Nick Kyrgios: “Non lo so, tra un anno… Ero vicino a giocare alcuni dei tornei più importanti e a vincerli. Vedere quanto duramente ho lavorato nell’ultimo anno, non pensavo nemmeno di tornare qui a giocare. Non ho ricevuto una wild card, sono qui perché sento di meritare di essere qui. È difficile, quando stai competendo nei tornei più grandi del mondo e fatichi fisicamente anche solo a vincere dei set, è davvero dura. Ma ho ancora un lungo anno davanti. Sto riponendo fiducia nel processo, credendo di poter fare comunque cose belle quest’anno. Ora tutta la mia attenzione è sul non dare nulla per scontato. Giocare il doppio con Thanasi, uno dei miei migliori amici, abbiamo già vinto questo torneo. Credo che dobbiamo farlo per noi stessi, uscire lì davanti al pubblico e divertirci un po’”.
D. Nick, vieni da due anni difficili con quasi nessuna partita giocata. Com’è stata l’ultima notte? Sei riuscito a dormire? Hai sentito i brividi o eri nervoso prima di entrare in campo?
Nick Kyrgios: “Sì, ho dormito bene, sapevo di non essere al 100% per questa partita. Non sto dicendo che è per questo che ho perso, dato che ha servito meglio di me e risposto bene. Ha fatto molte cose in modo straordinario, lui è un giocatore in forma. Onestamente, il motivo per cui ho continuato a giocare, per cui ho cercato di giocare stasera, è stato per i tifosi. Come ho detto, non so quante altre volte tornerò qui. Ecco perché non avevo le cuffie, non stavo ascoltando musica, oggi sono uscito in campo volendo sentire il pubblico. Ci sono stati momenti speciali“.
D. È una questione fisica? Pensi che in questo momento il tuo corpo non possa reggere per il prossimo anno o darai tempo per vedere se potrà farcela durante la stagione?
Nick Kyrgios: “La mia operazione al polso è stata 16 mesi fa, ho lavorato tanto. Credo che non abbia giocato uno Slam per più di 800 giorni, 859 o qualcosa del genere. Ho continuato a restare motivato durante tutto quel tempo in cui guardavo gli altri giocare, mentre io ero sul divano con il gesso. Mi sono allenato, sono stato in palestra e per questo sono in buona forma. Non è stato piacevole per me, così come uscire in campo e non poter pensare tatticamente, godermi l’atmosfera, decidere dove colpire la palla. Invece mi chiedo come gestire il mio corpo, cosa mi fa male, cosa non posso fare perché mi causa dolore. Questo non è tennis per me, non è sport. Sono disposto a giocare sopportando un po’ di disagio, ma sono uno dei migliori battitori del circuito e stasera sono stato superato al servizio. La mia velocità media di servizio era sotto i 200 km/h. Voglio dire, Nick Kyrgios senza il servizio probabilmente non è una minaccia per molti giocatori“.
D. Quali rimpianti hai a questo punto della tua carriera e per questa partita?
Nick Kyrgios: “Nessun rimpianto, ho fatto un viaggio incredibile e non è ancora finito, ma è stato straordinario. La mia carriera è stata fantastica e perciò non ho alcun rimpianto. Penso che tutto sia stato tutto apprendimento per me, continuo a cercare di divertirmi, essere autentico e godermi il percorso. Ma credo che sarebbe egoista da parte mia dire di volere di più. Ho avuto molto successo, più di quanto la maggior parte degli atleti possa ottenere. Non ho alcun rimpianto”.
D. Hai detto che giocherai il doppio. Qual è il piano dopo l’Australian Open? Ti vedremo in altri Slam quest’anno?
Nick Kyrgios: “Sì, sicuramente, giocherò i tornei del Grande Slam. Ho il ranking protetto. Ovviamente Wimbledon è molto importante per me. Speriamo che, se il mio corpo starà bene, potrò fare la differenza a Wimbledon. Per ora c’è il doppio, mi riposerò. È deludente perché ho lavorato così tanto, ma ho in programma di giocare la Coppa Davis. Giocherò il doppio”.
D. Hai parlato molto dei fan. Come descriveresti il tuo rapporto con quelli australiani? Nessun giocatore in questo Paese riesce a scatenarli come fai tu, proprio come abbiamo visto oggi.
Nick Kyrgios: “Sì, è stato pazzesco. So che all’inizio della mia carriera avevo un rapporto di amore/odio con il pubblico qui, ricordo di essere stato fischiato fuori da questo campo dopo aver perso in cinque set. Avevo dato tutto, perso in cinque set e ricordo di essere stato fischiato. Per loro vedermi comunque lottare e darmi quell’energia significava molto, perché sento di aver dato la mia vita al tennis e di aver cercato di regalare uno spettacolo ogni volta che sono sceso in campo. So di non averlo fatto stasera, ma ci sono momenti per me che sono speciali e che non dimenticherò. Davvero, mi taggavano nelle storie prima della partita, tipo “abbiamo aspettato quattro o cinque ore in fila“. Questo è stato un grande incentivo per me stasera a non gettare la spugna, a non stringere la mano al mio avversario dopo il primo set. Sapevo che la condizione del mio addome non sarebbe migliorata, era chiaro. Ho davvero apprezzato il modo in cui il pubblico mi ha dato energia. Volevo regalare loro due ore e mezza di tennis invece di un ritiro. Quello sarebbe stato uno schifo”.