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Australian Open: si salvano Navarro e Raducanu, Haddad Maia soffre ma vince in rimonta

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Terzo giorno di gare a Melbourne per il singolare femminile dell’Australian Open, cui mancano alcuni match per chiudere le iscrizioni al secondo turno. La protagonista della mattina australiana è sicuramente Emma Raducanu, la tennista inglese campionessa a New York nel 2021 e ora al numero 61 della classifica WTA. Emma ha esordito positivamente superando la russa Ekaterina Alexandrova, reduce da un 2024 non brillante ma pur sempre numero 31 del mondo, per 7-6(4) 7-6(2).

E. Raducanu b. [26] E. Alexandrova 7-6(4) 7-6(2)

L’incontro è stato caratterizzato da ben dodici break in ventiquattro game; l’atleta inglese ha servito nove ace ma anche quindici doppi errori. Alexandrova ha servito due volte per il set nel primo parziale ma si è sempre arresa al ritorno della rivale, nel secondo caso, sul 6-5, a una risposta di rovescio dal centro verso sinistra. Nel primo tie-break Raducanu ha poi mostrato maggiore personalità, cercando la soluzione a rete con successo e chiudendo all’undicesimo punto con una risposta vincente di rovescio.

Nella seconda frazione è la britannica a servire invano per il set, ma Emma si rifà nello shootout finale rompendo il ghiaccio con un dritto in corsa sublime. Alexandrova trema un po’ mentre spedisce oltre la riga di fondo il dritto dello 0-2 e finisce per farsi travolgere dal brio della rivale che chiude per 7-2. Per Raducanu un secondo turno con la potente americana Anisimova, preludio, per la vincitrice, a una possibile sfida con Iga Swiatek.

[15] B. Haddad Maia b. [Q] J. Riera 4-6 7-5 6-2

La testa di serie numero 15 Beatriz Haddad Maia vince soffrendo la sua prima partita del 2025. Dopo le sconfitte in United Cup e ad Adelaide, la tennista di San Paolo cede il primo set all’argentina Julia Riera al decimo game e deve impegnarsi in un laboriosissimo undicesimo gioco per togliere la battuta alla rivale e in un altrettanto sfibrante dodicesimo per annullare cinque palle per il contro-break e tenersi la frazione numero due.

Solo a questo punto l’azione della ventiduenne numero 146 del ranking si affievolisce; Riera cede il servizio sul 2-2 e va subito vicino a rendere la pariglia alla paulista, ma l’assalto fallisce e Bea vola al secondo turno con il punteggio finale di 4-6 7-5 6-2. La prossima sfida è con Erika Andreeva.

[9] D. Kasatkina b. V. Tomova 6-1 6-3

Decisamente più comodo il turno d’esordio per la favorita numero nove del draw; la russa Daria Kasatkina ha infatti ragione in un’ora e otto minuti della bulgara Viktoriya Tomova nonostante diciotto errori non forzati. Non abbiamo ancora la migliore Kasatkina, già sconfitta in stagione in due occasioni a Brisbane e Adelaide, ma il tabellone le concede un altro turno non impossibile, con la cinese Yafan Wang. Il risultato finale del suo incontro è di 6-1 6-3.

[8] E. Navarro b. P. Stearns 6-7(5) 7-6(5) 7-5

Chi rischia veramente di salutare la compagnia è l’ottava testa di serie, la statunitense Emma Navarro, che vince contro la connazionale Peyton Stearns 6-7(5) 7-6(5) 7-5 in tre ore e ventidue minuti. L’altra Emma ha giocato poco e senza brillare dopo l’ottimo US Open e nel primo set riesce a forzare la soluzione al tie-break dopo aver annullato due palle-set. Stearns si aggiudica comunque la frazione e sull’abbrivio sale 2-0 nel parziale seguente.

Navarro recupera immediatamente e sul 6-5 è lei ad avere la pallina in mano, ma due setpoint evaporano in fretta e le contendenti si danno appuntamento per un delicatissimo nuovo jeu decisif. Dodici punti e per nove volte vince chi risponde; Navarro ha forse meno paura nella stretta finale e conquista il diritto a giocare il set decisivo.

La newyorchese forse si aspetta un calo della rivale ma se questo si verifica lei non è ancora attrezzata per approfittarne: Emma si ritrova in ritardo di un break per ben due volte e nel secondo caso il punteggio dice 4-5. Stearns serve per il match ma da lì vince solo tre punti, concedendo altrettanti game e perdendo per 7-5. Per Navarro nella chiacchierata on court c’è euforia: “mi sento alla grande (ovazione), ho fatto del mio meglio in questo match pazzo. È la mia prima volta sulla Rod Laver Arena, non vedo l’ora di tornare in campo tra due giorni”. Emma è ora attesa dalla cinese Wang Xiyu dopo aver vinto la partita più lunga della sua carriera.

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