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Australian Open: continua la crisi di Tsitsipas, Michelsen vola. Brilla Mensik, se la cava Tiafoe

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A. Michelsen b. [11] S. Tsitsipas 7-5 6-3 2-6 6-4

La cosa più triste, per Stefanos Tsitsipas, è che questa sconfitta non è un’enorme sorpresa. L’essere uscito per la prima volta dopo 7 anni (ma ai tempi era n.82 al mondo) al primo turno dell’Australian Open è solo una conferma della crisi senza fine, e di uno status probabilmente da aggiornare ormai al ribasso. Alex Michelsen è stato un boia poco clemente e per niente incline al compromesso, giocando allo stesso modo e con la stessa intensità dall’inizio alla fine: violento da fondo, servizi quasi sempre sopra i 200 km/h e l’arma delle palle corte non scontata, e per questo micidiale. Le poche variazioni tentate sono costate caro al greco, che in realtà non ha neanche giocato così male, al netto dei soliti problemi dal rovescio e qualche scelta leggermente scellerata.

Sono però sicuramente in primo piano i meriti di Michelsen, che ottiene così la quinta vittoria in carriera contro un top 15, seconda di fila contro Tsitsipas. Salvo il terzo set, nei fatti un lungo passaggio a vuoto dell’americano, il tennis espresso da ambo i lati è stato di ottimo livello, dando vita ad un match godibile dall’inizio alla fine, per quanto governato in maniera prioritaria dai servizi. A conti fatti ha vinto il giocatore più intraprendente, coraggioso ad osare anche in risposta e bravo a non indietreggiare anche sul dritto del greco. Per il secondo Slam di fila dunque Tsitsipas saluta al primo turno, l’impressione è che però le cose potrebbero andare da oggi in poi solo in peggio. Michelsen attende invece McCabe o Landaluce.

[17] F. Tiafoe b. A. Rinderknech 7-6(3) 6-3 4-6 6-7(4) 6-3

Se ogni sua partita non fosse un romanzo Frances Tiafoe sarebbe molto meno unico. E il primo turno del primo Slam dell’anno non poteva fare eccezione. In pieno controllo dopo i primi due parziali, l’americano, anche ovviamente per meriti altrui, permette di rientrare ad un più che positivo Arthur Rinderknech, che chiude con 33 ace e 70 colpi vincenti. Paga i 64 non forzati e soprattutto una resa abbastanza bassa con la seconda di servizio (meno del 50%) che non gli ha sempre permesso di difendersi come avrebbe dovuto dalle variazioni di Tiafoe, molto solido con 36 errori e 58 vincenti, che ben dimostrano la voglia di disputare un grande torneo e andare il più avanti possibile. Al prossimo turno, dopo un esordio importante per cesellarne la fiducia, avrà Seyboth Wild o Marozsan.

J. Mensik b. [Q] N. Basilashvili 6-1 6-7(3) 6-3 6-3

Jakub Mensik si conferma uno dei nomi da tenere d’occhio in questa campagna Down Under. Doma senza eccessivi patemi un giocatore ben più esperto come Nikoloz Basilasvhili, cedendo qualcosa nel secondo (perso però solo al tie-break), ma di fatto dominando gli altri tre parziali, con il break nel quarto arrivato al primo e al terzo game. Trentuno ace, trentanove vincenti (+2 il saldo con i non forzati e un ottimo 82% di punti vinti con la prima) descrivono un esordio assolutamente positivo. E soprattutto da giocatore in fiducia e consapevole dei propri mezzi, come hanno dimostrato i due quarti di finale nei due tornei disputati in avvicinamento allo Slam. Affronterà la sesta testa di serie Casper Ruud in un appuntamento da non perdere, e le possibilità di farsi strada, se gioca così, sono tutt’altro che remote.

R. Carballes Baena b. [23] A. Tabilo 1-6 6-2 6-3 7-6(1)

Poco dopo la n.11, saluta anche la tds n.23 Alejandro Tabilo. Come nel 2024 il cileno viene eliminato al primo turno, peccato che stavolta le premesse fossero ben diverse. Roberto Carballes Baena si dimostra un giocatore da non sottovalutare, bravo a lottare ed allungare tanto gli scambi cercando il rovescio di un cileno abbastanza falloso (55 non forzati, ben 20 in più rispetto allo spagnolo) dopo un primo set in cui è stato lui ad essere dominato. La freddezza nei momenti decisivi, come dimostra il tie-break del quarto stravinto 7-1, ha fatto la differenza. Quattro anni dopo dunque Carballes ritrova una vittoria nel main draw dell’Australian Open e soprattutto torna a battere un top 20 a quasi un anno e mezzo di distanza dal trionfo con Rune allo US Open 2023. Avrà un non impossibile secondo turno contro Duckworth.

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