Australian Open, il percorso teorico di Jannik Sinner e degli altri azzurri

Finalmente, è giunto il momento: l’Australian Open 2025, primo torneo slam della nuova stagione, è ormai prossimo all’avvio. Da qualche ora ogni giocatore conosce le diverse possibilità cui è destinato, le mani che potrebbero spezzare il sogno d’un glorioso cammino. Il sorteggio del tabellone principale costringe ogni tennista a scontrarsi con la realtà: il dolore di chi verrà battuto, sarà prezzo della felicità di chi ne uscirà vincente. Uno soltanto però, su 128, godrà dell’euforia finale: in 127 dovranno patire.

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La realtà del numero 1 al mondo, almeno questa volta, non sembra far così tanta paura: Jannik Sinner, già certo di restare al vertice della classifica ATP almeno fino alla fine del torneo, guida la parte alta di tabellone, insieme a Daniil Medvedev, possibile avversario in semifinale.
Carlos Alcaraz, Novak Djokovic e Alexander Zverev, sono tutti oltre il confine che separa in due il main-draw.

Non un facilissimo turno inaugurale, però, per l’azzurro: sarà Nicolas Jarry a battezzare la sua corsa alla difesa del titolo. Il cileno, protagonista di un pessimo periodo cominciato appena dopo la finale persa agli Internazionali d’Italia, ha visto il proprio 2025 iniziare con due buone vittorie ai danni di Navone e Bonzi sui campi dell’ATP 250 di Brisbane, uscendo poi sconfitto dal futuro vincitore del torneo Jiri Lehecka. I precedenti fra Sinner e il sudamericano recitano equilibrio: 1 a 1. Va specificato, però, che la vittoria di Jarry risale al 2019, su un campo in erba.
Al secondo turno, battaglia a chi riuscirà a imporsi fra Daniel Taro e Schoolkate, wildcard australiana. Sfida fra l’italiano e il giapponese che sarebbe un remake di quella avvenuta nell’edizione del 2022, ai sedicesimi di finale, che vide Jannik uscirne vincitore in 4 set. Nel 2024 a Shangai, poi, l’azzurro si impose due set a zero.

Come di consuetudine, al terzo turno è tempo di possibile derby: per classifica, il più probabile avversario sarà uno fra Flavio Cobolli, ritiratosi nell’ultimo match con Luca Nardi, e Martin Etcheverry, già in grado di mettere in grandissima difficoltà l’attuale numero 1 al mondo. Anche con l’argentino, sarebbe una sfida già vissuta in Australia: nel 2023, l’italiano vinse 6-3 6-2 6-2, qualificandosi al terzo turno.
Rune, Hurkacz, Griekspoor o Berrettini i possibili contendenti alla qualificazione ai quarti di finale. Solo Hurkacz e Rune sono già stati in grado di infierire sull’altoatesino, battendolo due volte ciascuno: mai, però, in un torneo al meglio dei cinque set. Precedenti con Griekspoor ormai inutili da ricordare: 6 vittorie in 6 incontri. Con Matteo, romantico derby che riporta ogni memoria a quella favolosa battaglia sull’erba di Wimbledon.

Sempre in ordine di classifica, in caso di qualificazione, uno fra de Minaur, Tsitsipas, Khachanov e Cerundolo. Precedenti a senso unico anche col povero australiano, vittima quasi impotente in ognuna delle loro nove sfide. Situazione ben diversa con l’ex numero 3 del mondo, Stefanos Tsitsipas: il greco conduce il conto degli “head to head” per 6 vittorie a 3. Due di quelle sei consumatesi proprio sul cemento australiano, nel 2022 e nel 2023. L’azzurro vinse a Roma 5 anni fa, e a Rotterdam e Torino nella stagione che lo vide concludere come nuovo numero 4 del mondo. Khachanov, invece, può dirsi parte del percorso trionfante di Jannik Sinner nell’edizione da lui vinta lo scorso anno: il russo lottò, anche con grande tenacia, ma il risultato finale vide l’italiano imporsi tre set a zero. Con Cerundolo, sarebbe una tanto attesa rivincita: da quella sconfitta a Roma nel 2023, i due non si sono mai più affrontati.

Al penultimo atto, fra le possibilità di Sinner, c’è anche il connazionale Lorenzo Musetti, seppur probabilisticamente ultimo dietro a Taylor Fritz, Daniil Medvedev e Andrey Rublev. Precedenti positivi con ognuno di questi nomi. In caso di finale, ovviamente, i più probabili contendenti saranno Alexander Zverev, Carlos Alcaraz, Novak Djokovic, e Casper Ruud.

Osservando invece quelli che potrebbero essere i possibili percorsi degli altri italiani: Lorenzo Musetti, numero 2 d’Italia, costretto al derby fin da subito con Matteo Arnaldi. Chi vince al secondo turno se la vedrà con uno fra Bautista Augut e Denis Shapovalov. Poi, eventualmente, maggior ostilità con possibile sfida a Ben Shelton, se capace di battere Brandon Nakashima. Agli ottavi il sorteggio detterebbe sfida al numero 1 d’america, Taylor Fritz, mentre ai quarti, prima del possibile incrocio con Jannik Sinner, probabile uno fra i due russi, Medvedev e Rublev, oltre ai meno quotati Popyrin e Tiafoe.

Per Flavio Cobolli, costretto a temere l’ombra della prima testa di serie come possibile sfidante al terzo turno, Etcheverry e il vincente del match fra Giron e Hanfmann. Berrettini invece pesca Cameron Norrie al primo turno. Match successivo ben più ostico con chi riuscirà a imporsi fra Zhang e Rune. Poi, Hurkacz, Griekspoor, Kecmanovic o Lajovic, prima del possibile derby con l’amico Jan.

Nardi esordisce col canadese Diallo, guardando alla partita che vede opporsi Adrian Mannarino e Karen Khachanov. Per l’azzurro, stessa zona di tabellone di Tsitsipas. Sonego pesca Wawrinka, e attende il vincitore della sfida che preannuncia grande spettacolo fra Andrey Rublev e Joao Fonseca. Fognini e Dimitrov regalano romanticismo nella parte bassa di tabellone, opposti a Goffin-Bonzi. Gigante, qualificatosi, affronterà la testa di serie numero 14, Humbert. Il francese, in grandissima forma, sarà difficilmente protagonista di passi falsi alle prime battute. Darderi-Martinez deciderà l’avversario del vincente fra il numero 2 del seeding, Alexander Zverev, e la wildcard Lucas Pouille.

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I primi turni degli italiani a Melbourne

[1] J Sinner – Jarry
[16] L. Musetti – Arnaldi
[32] F. Cobolli – Etcheverry
M. Berrettini – Norrie
L. Darderi – Martinez
L. Sonego – Wawrinka
L. Nardi – Diallo
F. Fognini – [10] Dimitrov