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Rassegna stampa – Sinner 2.0, tra rifiniture e obiettivi

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Il nuovo Sinner (Riccardo Crivelli, La Gazzetta dello Sport)

Cambiare perché nulla cambi. Nel romanzo di Jannik Sinner, le pagine del 2025 dovranno replicare quelle del 2024, chiuso sotto il segno del dominio. Due Slam vinti, le Finals, la Davis, il numero 1 del mondo e una sensazione di onnipotenza esaltante per lui e terrificante per gli altri. Non a caso i tre rivali più accreditati – Alcaraz, Zverev e Djokovic – si approcciano alla stagione incombente ricercando nuove soluzioni per individuare il granello di sabbia che possa sabotare i perfetti ingranaggi della Volpe Rossa. Tuttavia, consapevole degli agguati sportivi che gli avversari proveranno a portargli a ogni occasione, Jannik durante la preparazione invernale non è certo rimasto a guardare […]. E anche adesso che è arrivato in Australia, per sua stessa ammissione in ogni allenamento cerca di diversificare le situazioni di gioco. Dopo aver incrociato la racchetta con Hewitt jr., Wawrinka e Tiafoe, domani alle 6 di mattina italiane il più forte giocatore del mondo sosterrà il primo test semi-agonistico in vista degli Australian Open […], un’esibizione sui tre set con l’idolo di casa Popyrin […], cui ne seguirà una venerdì con Tsitsipas […]. Sinner ha chiuso la stagione con il 91,4% di game vinti in battuta e il 57,9% di punti ottenuti con la seconda e in entrambe le voci guida la speciale classifica Atp. […] Ma a un perfezionista come lui non sarà certo sfuggito quel 61,4% di prime palle messe in campo, il dato peggiore tra i big. Dunque, una parte del lavoro si è focalizzata sulla fluidità del movimento che può rendere più continuo il rendimento della prima di servizio e dunque alzare le percentuali […]. Dando seguito al cammino degli ultimi due anni, ha proseguito nel perfezionamento di altri accorgimenti (movimento dei piedi, velocità di esecuzione) oltre a provare nuovi tagli e traiettorie per renderne più difficile la lettura. […] Nell’evoluzione che lo ha portato in vetta al mondo, Jannik ha dimostrato di non soffrire nessuna tipologia di avversario, anche grazie alla risposta, altro colpo di eccellenza assoluta. La preparazione invernale, tuttavia, sarà certamente servita agli sfidanti per studiare le contromosse più adeguate, e dunque senza snaturare le sue eccezionali qualità di attaccante da fondo, il numero 1 del ranking ha continuato la proficua ricerca di variazioni per imbrogliare il canovaccio tattico pensato da chi gli sta di fronte. Dunque, a parte il back di rovescio, su cui l’attenzione è costante, le smorzate potranno essere migliorate accompagnandole con la spinta di tutto il corpo e non solo del braccio. Sotto l’occhio vigile di Cahill […] il focus ha riguardato anche il gioco a rete, in particolare il raccordo tra la fase difensiva e quella dell’avanzamento verso il net, oltre al perfezionamento delle volée alte con il giusto punto d’impatto. […] Anche visivamente, il Sinner che si è presentato in Australia è muscolarmente più strutturato. Il preparatore atletico Marco Panichi, col fisioterapista Ulises Badio, ha come metodologia quella di dedicare un volume di lavoro fisico superiore rispetto al tennis nella prima settimana della preparazione invernale, pur giocando un po’ per sentire la palla. Poi si passa a un mix delle due cose. L’obiettivo per il 2025 è chiaro: migliorare la resistenza sulla lunga distanza, visto che le due sconfitte negli Slam dello scorso anno (a Parigi e Londra) sono maturate al quinto set, e ottimizzare le energie così da avere una velocità di crociera che gli permetta di essere sempre efficiente ed efficace. Come ha ricordato proprio Jannik, l’obiettivo non è vincere solo per tre anni, ma essere ancora in gioco quando ne avrà 30. Con buona pace degli altri.

Le sfide di Sinner (Stefano Semeraro, La Stampa)

La Befana Jannik invece di chiudere le feste (italiane) vuole riaprirle, partendo dall’Australia dove dodici mesi fa scartò il suo primo pacco Slam, nella gerla non ha carbone ma doni che pesano […]. Partiamo dalla sfida massima, la pressione, che sarà pure un privilegio, lo ripetono tanti vincenti, Jan compreso, che sarà vero; ma pressione resta, come permane il rischio di farsene schiacciare. Il tennis vive di incertezze granitiche, ogni settimana diverse […], da Number One Sinner è atteso in finale in ogni maledetta domenica, basta un passo falso e dalla panca si alza il coro jettatorio […] e la sinnermania che oggi gli intitola la qualsiasi, dai petardi al vino, può sgonfiarsi in un amen. Inutile sperare di vincere sempre, alle quote sottili dove respira Jannik serve vincere quando conta. E gli Slam contano più di tutto. A Melbourne […] deve difendere l’onore di Campione Uscente e duemila punti, il fatto che dal 2024 sia uscito passeggiando sulla concorrenza non è un’assicurazione a vita. «Tutti i tennisti lavorano sul proprio gioco», dice la Volpe, che appena arrivato in aeroporto si è ritrovato già microfoni e telecamere davanti al cappellino. «Nei primi turni gli avversari saranno più freschi e ogni match sarà più difficile. Ma mi sono preparato bene (a Dubai, ndr). Qui ho la chance di giocare un paio di esibizioni […] e spero di trovare il mio miglior tennis». Gli Australian Open non sono solo il primo Slam dell’anno, per definizione un torneo a più incognite, un covo di sorprese, ma anche il più variabile. […] «Ho trovato caldo qui a Melbourne. È sempre un posto dove mi piace tornare, ma le condizioni saranno diverse dall’anno scorso, mi aspetto anche più umidità». Il tennis è sport sommamente meteoropatico, soffre il clima […]. Il Natale Jannik lo ha passato in famiglia, sentendo il calore […] insieme al morso di un’assenza vicina al cuore, quella della zia scomparsa dopo gli Us Open, «perché con lei potevo parlare di tutto. Senza di lei è stato un Natale strano, ma è una di quelle persone speciali che porterò sempre dentro me». Fuori dal cerchio magico c’è una giungla fredda. Chi lo aggredisce quasi quotidianamente – vedi al capitolo Kyrgios, a cui Jan ha tolto l’amicizia sui social -, chi monitorizza fino alla noia i gossip sulla sua love story con Anna Kalinskaya, soprattutto chi lo pronostica già squalificato a lungo dal Tas chiamato a giudicare il ricorso della Wada per la questione Clostebol […]. «Resterà fuori sei mesi», scommette l’ex n.1 Andy Roddick. «Una sospensione può arrivare», ricarica l’ex n.1 di doppio Woodforde. «Agli Us Open Jannik è stato fortunato a trovare avversari facili ai primi turni, man mano che si avvicina il processo per lui aumenterà la pressione, sarà affascinante vedere come la gestirà durante gli Australian Open». «Chi mi conosce, si fida», risponde Jan. «Tre udienze sono andate bene, quindi sono sereno e intorno ho solo gente che mi è stata accanto anche nella situazione che ho attraversato l’anno scorso». Poi ci sono gli avversari, certo: Alcaraz che ha appesantito la racchetta per fargli più male; Djokovic che in Australia è stato dieci volte padrone; Fritz e Zverev in caccia del primo Slam, Rune e Tsitispas in cerca di rivincita, Medvedev di redenzione, il baby Fonseca con una voglia matta di stupire […]. Jannik ha lavorato sul servizio, sugli spostamenti, di riserva si tiene una piccola scaramanzia: «In hotel ho la stessa camera dell’anno scorso». Nadal, gli hanno fatto notare, per vent’anni ha avuto sempre lo stesso autista per il tragitto verso i campi. «È stato fortunato». Ma di quella fortuna per niente cieca che aiuta solo i campioni.

Fognini si ritira, lo Slam è a rischio (Roberto Bertellino, Tuttosport)

È iniziata male la campagna australiana di Fabio Fognini che è stato costretto al ritiro nel 1° turno del draw di qualificazione del 250 ATP di Adelaide per un problema al piede sinistro e sul punteggio di 3-2 per il francese Bonzi. Il 37enne ligure è uscito dal campo dolorante e in lacrime dopo l’intervento del fisioterapista. La sua partecipazione agli Australian Open è a questo punto a rischio. Nella notte italiana sono scattate le qualificazioni del primo Slam di stagione. Sono in totale 10 gli azzurri al via, sei nel tabellone maschile e quattro in quello femminile. Subito derby tra Zeppieri e Passaro. Gli altri italiani sono Gigante, Federico Arnaboldi, Bellucci e Mager. Le italiane a caccia di un posto nel main draw sono Errani. Stefanini, Pedone e Brancaccio. […] A Brisbane il titolo è andato al ceco Jiri Lehecka che dopo soli 13 minuti ha approfittato del ritiro dell’americano Opelka, sullo score di 4-1 […]. Molto più combattuta la finale del 250 ATP di Hong Kong che ha visto trionfare per la prima volta nel massimo circuito il francese Alexandre Muller ai danni dell’ex n° 4 del mondo Kei Nishikori. Muller, che oggi salirà sulla piazza numero 56 ATP ha vinto il torneo dopo aver perso in tutti gli incontri il primo set. In finale per 2-6 6-1 6-3. Quasi incredulo al termine: «Grazie a tutti per il supporto, è stato fantastico. Ho perso il primo set in tutti i match e non so davvero cosa dire». […] Nel 250 ATP di Auckland ha strappato un biglietto per il main draw Luca Nardi. Si è conclusa a Sydney la United Cup che ha visto il bis degli Stati Uniti, a segno dopo i due singolari contro la Polonia. Coco Gauff ha giocato una gran partita contro Iga Swiatek, battuta con un periodico 6-4 e Taylor Fritz ha avuto la meglio su Hubert Hurkacz al termine di un testa a testa molto più combattuto e chiuso 6-4 5-7 7-6(4). […] Discorso analogo vale per Aryna Sabalenka che ha conquistato il titolo nel Brisbane International superando in finale la russa Kudermetova, in rimonta. Nell’atto decisivo per il titolo ad Auckland (250 WI’A) è stata costretta al ritiro, in vantaggio di un set per un problema agli addominali, Naomi Osaka. Vittoria alla danese Tauson.

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