Hyeon Chung torna a vincere un titolo dopo oltre cinque anni
Quella di Hyeon Chung è una storia di assenze. Assenze dal tennis pro a causa di problemi fisici. La sua biografia sul sito dell’ATP è ferma – in modo tristemente coerente – da un paio d’anni o forse più, dal momento che dopo l’elenco degli infortuni principali (addominali nel 2016, caviglia e vesciche ai piedi nel 2018, schiena nel 2019) segnala che non gioca dal Roland Garros ottobrino (parte bassa della schiena), quando perse al secondo turno di qualificazioni. Peraltro, in quella stagione 2020 caratterizzata dal lungo stop a causa della pandemia, Hyeon aveva giocato appena sei match (nessuno nel Tour maggiore) vincendone uno.
Scheda ATP non aggiornata, dicevamo, perché nel 2023 c’è stato il ritorno a livello Challenger con cinque sconfitte al primo turno, l’ultima per ritiro, così come si era ritirato al secondo round del tabellone cadetto di Wimbledon, l’inizio di un altro lungo periodo di lontananza dalle gare, 14 mesi. Rientro in settembre di nuovo senza classifica e qualche sporadico match vinto che non gli ha permesso di entrare nel primi 1000 anche perché sceso a livello ITF, Chung ha chiuso il 2024 con tre sconfitte, l’ultima il 24 dicembre. Con piacevole sorpresa, tuttavia, con l’inizio del nuovo anno il classe 1996 coreano si è regalato un trofeo vincendo il torneo M25 di Bali.
Entrato come wild card, ha perso un solo set e tra gli altri ha battuto ai quarti la prima testa di serie, il francese Antoine Escoffier n. 207 ATP, e il secondo del seeding in finale, lasciando ai due sette giochi complessivi. L’ultimo alloro per l’ex n. 19 del mondo era arrivato al Challenger di Chengdu nel luglio del 2019, il nono di quella categoria. A livello ITF è invece il quinto e segue a distanza di oltre dieci anni quello vinto sul suolo amico. Era il maggio 2014 e alla fine dell’anno successivo sarebbe stato votato agli ATP Awards come “Giocatore più migliorato”, passando dal 173° al 51° posto.
Naturalmente Hyeon è ricordato per aver vinto nel 2017 la prima edizione delle Next Gen Finals, quella famosa per aver inizialmente assegnato un titolo ATP che poi è stato “annullato”. Un paio di mesi dopo ha raggiunto la semifinale dell’Australian Open battendo un ancora acerbo (ma coetaneo) Daniil Medvedev, il suo finora unico top 10, Alexander Zverev, e soprattutto Novak Djokovic, che all’epoca sarà anche stato solo 14° del ranking, ma non avrebbe più perso un incontro all’Happy Slam fino alla semifinale del 2024 con Jannik Sinner. Chung non si è però potuto godere quella semifinale contro Roger Federer, costretto al ritiro dalle vesciche durante il secondo set. Tempo qualche mese e tutto avrebbe iniziato ad andare davvero storto.
Affermare che il successo in Indonesia possa segnare l’inizio del “vero” ritorno di Chung più che prematuro appare azzardato se non folle. Intanto, però, Hyeon si gode il trofeo e da lunedì la posizione 822 della classifica. Piccoli passi, vesciche (e tutto il resto) permettendo.