United Cup, USA-Repubblica Ceca 2-0: Gauff dà una lezione a Muchova, Machac si ritira dopo aver avuto match point
Adrenalina a mille in questa seconda semifinale di United Cup. Specialmente nel secondo singolare. Nella sfida tra USA e Repubblica Ceca le prime a scendere in campo sono state Coco Gauff e Karolina Muchova. Il match si è risolto facilmente in favore della statunitense, mentre non ha potuto dire lo stesso Taylor Fritz, a un passo dal baratro contro Tomas Machac, ritiratosi dopo aver avuto match point. In finale, loro che si erano già laureati campioni nel 2023, ecco la Polonia di Iga Swiatek e Hubert Hurkacz. Ma prima, andiamo a vedere più da vicino gli incontri di questa seconda semifinale.
C. Gauff (USA) b. K. Muchova (CZE) 6-1 6-4
Continua la marcia senza intoppi di Coco Gauff. Vinti i primi tre scontri di questa competizione per due set a zero, la 20enne americana non è stata da meno nel quarto match che l’ha vista scendere in campo. Un piuttosto comodo 6-1 6-4 in meno di un’ora e mezzo di tennis e Karolina Muchova, rappresentante del team Repubblica Ceca che poche ore prima aveva dato una severa lezione alla numero 4 al mondo Jasmine Paolini, è uscita sconfitta per la quarta volta su quattro contro Gauff, che si è aggiudicata quindi tutti gli scontri diretti – ultimo nella finale del 1000 di Pechino –, giocati peraltro sul cemento outdoor. E, così come i match intonsi giocati in questa United Cup, l’ultima campionessa delle WTA Finals continua ad avere questo score contro Muchova: nessun set perso, 8-0.
IL MATCH – Del primo set non c’è molto da dire, se non una stesa compiuta da Gauff nei confronti della sua avversaria, incapace di mettere pressione in risposta – anche perché nel primo parziale l’americana mette in campo tre prime su quattro -, ma anche quando è lei a dover servire. Per la ceca, solo 5 punti conquistati su 14 totali quando le entra la prima. Evitato di poco il 6-0, con la statunitense che non sfrutta due set point nel sesto gioco, Muchova semplicemente posticipa la resa, cedendo 6-1. E di certo non parte meglio la seconda frazione, con la numero 22 al mondo che regala il break all’avversaria in apertura. Nel sesto gioco la 28enne di Olomouc riesce a procurarsi prima tre palle break filate e poi una ai vantaggi. Ma niente da fare. Gauff si salva. Ci riprova poco dopo Muchova e finalmente, alla nona palla break da inizio match, riesce a convertire e ristabilire l’equilibrio, che però dura molto poco. Difatti, la 20enne di Atlanta si riprende subito il break nel gioco seguente e poco dopo chiude i conti con lo score di 6-1 6-4.
T. Fritz (USA) b. T. Machac (CZE) 6-7(4) 6-5 rit.
È finale, ma nel modo più inatteso. Taylor Fritz aveva praticamente perso contro Tomas Machac nel secondo singolare di giornata. Il ceco, protagonista di una prova sontuosa, stava mostrando un tennis eccezionale che stava lasciando tutti a bocca aperta, compreso l’americano. Avanti 7-6(4) 5-2, il numero 25 al mondo si è procurato due match point, ma non è riuscito a convertirli a causa delle prime di servizio di Fritz. Quest’ultimo è poi stato bravo a non mollare la presa e, ripresosi il break poco dopo, è riuscito a girare la partita. Machac, ormai, non ne aveva più – già durante il set si era fatto massaggiare a più riprese i quadricipiti – e sorprendentemente si è ritirato dopo quasi due ore di gioco, con l’americano in vantaggio 6-5 nel secondo set, a un passo dal portarlo al terzo.
L’unico scontro diretto tra i due risaliva al primo turno del Roland Garros 2020 e anche in quell’occasione era stato il 27enne californiano a spuntarla dopo una battaglia fisica durata ben cinque set. Machac è arrivato a questo incontro di United Cup con 15 vittorie negli ultimi 16 incontri disputati contro americani. Fritz rovina quindi questa bella striscia del ceco, che poteva allungarsi se non fosse stato per il potente servizio dello sfidante, cinico e preciso nei momenti caldi del match (15 ace per lui). Ora, finale in tasca e sfida alla Polonia.
PRIMO SET – Non perde tempo Fritz all’uscita dai blocchi di partenza. Tenuto il primo turno di battuta a 30, l’americano mette subito i piedi dentro al campo nel primo gioco in risposta. Machac non controlla e cede la battuta immediatamente, per poi finire sotto 3-0. Rischia poi di finire sotto di due break, ma il colpo di inizio gioco lo assiste e intasca così il suo primo game dell’incontro. Un po’ di confusione a rete porta Fritz a pasticciare da quelle parti del campo e, con il ceco che compie anche qualche numero spettacolare, il break viene restituito al mittente. Poco dopo, il pareggio. La stabilità prende il controllo della frazione, con entrambi i tennisti bravi a rimanere on serve. Si arriva quindi presto al tie-break. Qui il leitmotiv non cambia. Nonostante gli scambi siano parecchio intensi, specialmente sulla diagonale del rovescio, è sempre il battitore quello che finisce per avere la meglio. Infatti, si gira sul 3-3. A scardinare questa dinamica è Fritz, che nel nono punto commette un sanguinoso doppio fallo, il suo primo del match. Machac non perdona: la sua di battuta non trema e con il quinto ace mette il sigillo sul primo set, con il punteggio di 7-6(4) dopo quasi un’ora di gioco.
SECONDO SET – Sulla scia di quanto fatto a fine primo set, il ceco comincia alla grande la seconda frazione. Sfruttando un piccolo passaggio a vuoto di Fritz, il numero 25 ATP si procura due palle break nel secondo gioco. L’americano, però, torna a comportarsi da numero 4 al mondo e a suon di ace e prime vincenti mette la toppa conquistando l’1-1. Nel cambio di campo il 24enne di Beroun si fa massaggiare la parte superiore delle gambe, che iniziano a sentire un po’ di affaticamento. Ciononostante, nel game subito dopo il ceco arriva a palla break. Ancora una volta però, Fritz rimedia con la battuta e rimane incollato all’avversario nel punteggio. Nel turno seguente in battuta la luce si spegne. Il 27enne californiano commette un gratuito dietro l’altro. Machac si procura tre palle break. La prima non va, neanche la seconda, ma nella terza un recupero straordinario a una smorzata di Fritz gli consegna il break con tanto di fiocco sopra. Senza esitazioni, poi, il ceco sale 5-2. Continuano i gratuiti americani nell’ottavo game. Machac arriva per due volte a match point ma, come spesso gli succede in queste situazioni, viene investito dalle prime dello statunitense, che si salva e allunga così l’incontro. Con la fretta di chiudere, Machac è impreciso nel gioco seguente. Fritz tiene bene lo scambio e strappa il break all’avversario prima che sia troppo tardi.
Non tarda ad arrivare il pareggio. Il 5-5 è realtà. Il ceco comincia a sbarellare, non trova più le misure del campo e il suo linguaggio del corpo è totalmente cambiato. Dal lato opposto della rete, lo statunitense è in completa fiducia e lascia andare i colpi che atterrano sempre più spesso nei paraggi della linea di fondocampo. Machac viene infatti sorpreso dalla profondità dell’avversario e regala il break a 0. La partita è girata. E, sorprendentemente, finisce lì. Dopo il primo punto del dodicesimo gioco il 25esimo tennista al mondo dice basta. I dolori alle gambe sono troppi. Game, set, match USA e finale conquistata nel più inatteso dei modi.