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Nadal illumina le Next Gen ATP Finals, Michelsen: “Undici titoli a 19 anni è assurdo”

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Un campione assoluto, una leggenda, un’ispirazione soprattutto per i giovani. Rafael Nadal è stato un totem per chi ha ammirato le sue gesta, spingendo tanti ragazzi a prendere una racchetta in mano per la prima volta. Non fanno eccezione gli otto protagonisti delle Next Gen ATP Finals, con lo spagnolo che come annunciato nelle scorse settimane è volato a Jeddah per godersi lo spettacolo. La sua prima da spettatore, dopo l’addio in Coppa Davis in quel di Malaga, che ha calamitato le attenzioni del pubblico e soprattutto dei tennisti in gara. 

11 titoli nel corso del 2005, tra cui la prima delle 14 affermazioni al Roland Garros, all’età di 19 anni: un paragone impietoso per chiunque, specie per chi è coetaneo. Tranne Arthur Fils e Juncheng Shang, nessuno è riuscito ancora a conquistare un titolo ATP. Venerdì sera Jakub Mensik, Alex Michelsen e Joao Fonseca non hanno perso l’occasione di scambiare due chiacchiere con il campione spagnolo nell’area giocatori, con l’americano e il brasiliano che gli hanno rivolto parole al miele soffermandosi su quella clamorosa annata. 

Michelsen è andato vicino a rompere il digiuno per tre volte, ultima la finale persa con Sonego a Winston Salem: “Vincere 11 titoli a 19 anni è assolutamente assurdo. Io ne ho quasi vinto uno ma vincerne 11 è pazzesco! Per questo è uno dei migliori giocatori ad aver mai messo piede in campo. Ho il suo poster in cameretta da quando ha vinto il suo ottavo Roland Garros, sono onorato di avere la possibilità di parlargli”.

Joao Fonseca, astro nascente del tennis carioca fa eco al suo collega e, seppur preferendo Federer, non può che ammirare il ventidue volte campione Slam: “Rafa è una leggenda. Sono un fan di Roger ma amo anche Rafa. Il mio allenatore è un suo fan. Lo sfondo del mio cellulare è Rafa con una frase. E’ stato un piacere poterlo incontrare. 11 titoli in una stagione è pazzesco. Cercherò di fare lo stesso”.

Chi non ha incrociato lo spagnolo è stato Luca Van Assche, impegnato nel match contro Nishesh Basavareddy. Poco male per il francese che cercherà di sfruttare la restante parte del weekend per incontrare uno dei suoi idoli: “E’ pazzesco che sia qui per il torneo. E’ una leggenda del nostro sport, è un bene che sia qui a guardare le partite e forse poter parlare con lui dopo la partita. E’ fantastico che lui assista, ma se hai l’occasione di parlargli, ancora meglio”. Insomma, febbre da Rafa.

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