Next Gen ATP Finals, Mensik e l’incredibile richiesta di un test antidoping a metà match
Che le Next Gen ATP Finals di Gedda fossero un evento dedicato alla sperimentazione di nuove regole per il tennis è ben noto a tutti. I match durante il torneo si svolgono in maniera diversa rispetto a quelli a cui siamo abituati durante la stagione (qui regolamento e innovazioni dell’edizione 2024). Nessuno, tuttavia, si sarebbe aspettato di assistere a un episodio come quello che ha coinvolto il ceco Jakub Mensik.
Le questioni legate al doping stanno catalizzando l’attenzione negli ultimi tempi, soprattutto dopo il caso di contaminazione di Jannik Sinner. Attenzione alimentata dalle continue polemiche di Nick Kyrgios, ormai ossessionato dall’azzurro. Ricordiamo che il Tribunale indipendente nominato dall’ITIA ha dichiarato che il numero 1 al mondo ha dimostrato di non avere colpa o negligenza, motivo per cui non gli è stato inflitto alcun periodo di squalifica. Il ricorso della WADA, come spiegato dal Direttore Generale Niggli, riguarda la responsabilità di Sinner nei confronti del suo team. Altro evento che ha scosso il panorama è quello relativo a Iga Swiatek. Tuttavia, quanto accaduto in Arabia Saudita rimane quantomeno bizzarro.
Riavvolgiamo il nastro e vediamo cosa è successo. La sessione serale delle Next Gen ATP Finals prevedeva come primo match la sfida tra Jakub Mensik e Arthur Fils. Dopo aver perso i primi due set, il ceco si è allontanato dal campo per usufruire di un toilet break.
La pausa è durata più del previsto e, al ritorno in campo, Mensik era visibilmente infastidito e frustrato. A spiegare il motivo di un’interruzione così lunga è stato lo stesso tennista ceco al Chair Umpire Nacho Forcadell. Mensik ha dichiarato di essere stato bloccato per effettuare un controllo anti-doping, un fatto che definire inconsueto è un eufemismo, considerando che la partita era ancora in corso. Lo stesso Forcadell è rimasto esterrefatto per le tempistiche di tale richiesta.
Non è ancora chiaro, tuttavia, se sia stato effettivamente eseguito il test anti-doping o se i responsabili dei controlli, resosi conto che la sfida era ancora in corso, abbiano poi permesso a Mensik di tornare in campo.
Dopo la pausa, Mensik ha perso la partita contro il francese. Sorge il quesito di cosa sia realmente accaduto negli spogliatoi e quale malinteso abbia portato alla possibilità di richiedere di effettuare un controllo antidoping durante la partita. ìÈ evidente che tali controlli durante una sfida possano deconcentrare il giocatore e influenzare l’andamento dell’incontro stesso. Serve, pertanto, un regolamento chiaro che disciplini tali casistiche tutelando sia l’importanza dei controlli sia la concentrazione dei giocatori.