Coppa Davis: un Van de Zandschulp erculeo porta in vantaggio i Paesi Bassi sulla Germania
Semifinale
PAESI BASSI – GERMANIA
B. van de Zandschulp (NED) b. D. Altmaier (GER) 6-4 6-7(12) 6-3
In 2 ore e 42 minuti, è Botic van de Zandschulp a trionfare, con il punteggio di 6-4 6-7(12) 6-3, su Daniel Altmaier. Van de Zandschulp, dopo aver vinto il primo set, è passato da avere quattro chance per portarsi sul 5 a 2 a perdere il secondo parziale per 14 a 12: l’abilità dell’olandese è stata quella di resettare tutto e non cedere in un set decisivo che lo ha visto particolarmente impegnato, specialmente sulla fine. L’ultimo game del match è infatti durato oltre i 10 minuti, con Altmaier che ha avuto anche due occasioni per brekkare. La tenacia di Botic lo ha portato a conquistare il primo punto per i Paesi Bassi, che cercano la prima finale in Coppa Davis con Tallon Griekspoor, opposto al tedesco Jan-Lennard Struff.
Primo set: Van de Zandschulp rompe per primo l’equilibrio. L’Olanda conquista il primo parziale
Avvio di match molto equilibrato tra Altmaier e Van de Zandschulp. Olandese, che, come nel match contro Nadal, alterna disastri a colpi di velocità siderale che mettono in difficoltà il tedesco. Un break point per parte – non concretizzati – nei primi giochi del set, dove anche Altmaier si affaccia vistosamente sull’incontro sfoggiando l’efficace rovescio ad una mano, utilizzato ad hoc dopo alcuni colpi interlocutori dell’olandese. L’ultimo sfidante della carriera di Rafa non brilla, ma sceglie il momento adatto per cambiare ritmo e siglare il primo break dell’incontro, che gli garantisce di servire per il primo set, conquistato per sei giochi a quattro.
Secondo set: Altmaier si aggiudica un parziale dai mille volti
Il ventinovenne dei Paesi Bassi resta in costante forcing, e Altmaier, d’altra parte, patisce il velenoso dritto dell’avversario, che sprizza fiducia da tutti i pori. Il tedesco stecca due palline consecutive e cede per la seconda volta il servizio, nel quinto gioco del secondo parziale. La regressione del tennista di Kempen è lapalissiano, e Van de Zandschulp, tramutato in un metronomo, si impadronisce dell’incontro.
Arrivano una sfilza di break point in favore dell’olandese – che tanto somigliano alla fine dell’incontro – ma Altmaier riesce a usufruire del servizio, e scalfendo molteplici righe, resta in coda al buon Van De Zandschulp. L’ottavo gioco del secondo parziale premia il tedesco, che in preda alla disperazione, strappa di forza il servizio all’olandese, poco lucido e freddo nei momenti topici, piegato, peraltro, da due strettini degni di nota realizzati da Altmaier.
L’inerzia del match viene stravolta e il body language del tedesco ne è la prova lampante. Una volta giunti al tiebreak, Altmaier evita la sconfitta grazie ad un numero d’alta scuola, e con coraggio, porta a casa un folle secondo set.
Terzo set: Van de Zandschulp soffre ma la spunta, l’Olanda mette un passo in finale
(di Francesco Maconi)
Parte bene Van de Zandschulp, che salva in apertura una palla break per poi rubare il servizio ad Altmaier nel game successivo. Il vantaggio non viene consolidato dall’olandese, con il tedesco che approfitta della prima occasione buona per riportare il terzo set in parità. Con il quarto ace dell’incontro Van de Zandschulp salva la terza palla break concessa in altrettanti game. L’atteggiamento passivo sta portando i due tennisti a giocare con più rigidità e quindi a sbagliare di più: è abbastanza comprensibile, data la posta in palio. Quando la situazione sembra diventare sempre di più uno stallo alla messicana, Botic gioca un game in risposta eccezionale, andando a brekkare il tedesco e, conseguentemente, a servire per il match. Questo game cruciale diventa un incubo, un po’ com’era stato il tie-break del secondo set, con la complicità di tre doppi falli, arrivando a durare oltre dieci minuti. Al decimo match point, dopo due palle break salvate, il tennista dei Paesi Bassi riesce a trionfare in un match lottatissimo, regalando al suo paese il primo punto di questa semifinale.