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Paolini, una stagione straordinaria che riscrive le leggi del tennis italiano

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Lunedì 28 ottobre 2024 diventa un’altra data da ricordare per il tennis azzurro e cominciano a essere parecchie. È il giorno in cui il ranking WTA, liberatosi dei punti delle Finals 2023, si è finalmente allineato a quanto la Race (la classifica che tiene conto solo dei risultati della stagione in corso) sosteneva con prove inattaccabili da parecchie settimane: Jasmine Paolini ha guadagnato una posizione – una sola, sì, ma pesantissima, salendo al quarto posto.
Lasciamo decantare un momento l’informazione… Jasmine, 163 cm di grinta (in campo) e sorriso (in campo e fuori), è la quarta giocatrice del mondo, dietro solo a Sabalenka, Swiatek, Gauff. E Coco dista appena 86 punti. Così, per dire.

La ventottenne di Castelnuovo di Garfagnana, provincia di Lucca, eguaglia così il record italiano, finora detenuto in solitaria da Francesca Schiavone e toccato dalla “leonessa” il 31 gennaio 2011, dopo il quarto di finale raggiunto all’Australian Open.

Allenata da Renzo Furlan, Paolini, che aveva chiuso il 2023 al 30° posto del ranking, ha raggiunto un buon ottavo di finale all’Australian Open, battuta da Anna Kalinskaya che si è presa la rivincita della sfida di Portorose del 2021. Ma ci sarà tempo per rifarsi.
Dopo due uscite all’esordio in Austria e in Qatar, Jasmine mette a segno il primo acuto stagionale a Dubai dove vola in finale e la vince in rimonta su Kalinskaya: è la terza tennista italiana ad alzare un trofeo WTA 1000 e balza al n. 14.
Avanti veloce fino al Roland Garros, dove batte tra le altre la n. 4 Elena Rybakina nei quarti, non lascia scampo alla teenager rampante Mirra Andreeva in semifinale e, anche se nulla può contro la regina del ranking e della terra battuta Iga Swiatek, Jasmine ha “iniziato a sognare in grande”. E intanto va a prendersi un posto in top 10, al numero 7.
Ci ha preso gusto, Jas, che passa dalla terra battuta all’erba come se nulla fosse e a Wimbledon bissa il risultato parigino in una corsa palpitante con i rocamboleschi match vinti contro Keys, ritiratasi sul 5 pari al terzo, e contro Vekic, la più lunga semifinale della storia del torneo. In finale sui Sacri Prati, prima azzurra ad arrivarci, cede in tre set a Krejcikova. Fanno due finali Slam consecutive e una quinta posizione in classifica.

La delusione in singolare alle Olimpiadi è ben compensata dal risultato in doppio con Sara Errani: medaglia d’oro, la prima nel tennis per l’Italia. Ma restiamo sul campo senza corridoi. Ottavi allo US Open fermata da Muchova – una che come Krejcikova ha spesso guai fisici, ma quando è in forma batte le più forti. Dopo i quarti a Wuhan, Jasmine è costretta a uno stop per un problema al piede sinistro e, nel frattempo, la WTA ufficializza la sua qualificazione alle Finals, dove sarà presente anche in doppio con Sara, completando un en plein azzurro da brividi.

Ricapitolando il suo (non ancora terminato) 2024 in singolare, abbiamo un titolo WTA 1000, due finali Slam, la presenza alle WTA Finals e il numero 4 del ranking. Andiamo allora a vedere i migliori piazzamenti (in carriera) delle tenniste azzurre che sono entrate nella top 20 della classifica mondiale.

n. 4 – Francesca Schiavone (31 gennaio 2011), Jasmine Paolini (28 ottobre 2024)
n. 5 – Sara Errani (20 maggio 2013)
n. 6 – Flavia Pennetta (28 settembre 2015)
n. 7 – Roberta Vinci (9 maggio 2016)
n. 11 – Silvia Farina Elia (20 maggio 2002)
n. 13 – Raffaella Reggi (25 aprile 1988)
n. 15 – Sandra Cecchini (14 marzo 1988)
n. 18 – Martina Trevisan (8 Maggio 2023)

Non c’era il ranking allora, ma non si possono non menzionare Lea Pericoli, giunta quattro volte agli ottavi a Parigi e tre a Wimbledon e Silvana Lazzarino, sua compagna di doppio, e semifinalista al Roland Garros.

Lo Slam parigino ci dà lo spunto per ricordare i risultati nei tornei più prestigiosi ottenuti dalle nostre rappresentanti. Francesca Schiavone ha vinto il Roland Garros nel 2010 e fatto finale l’anno successivo contro Na Li; vanta anche i quarti di finale negli altri tre major.
Flavia Pennetta ha trionfato nella finale tutta italiana dello US Open 2015 e ha in bacheca il WTA 1000 di Indian Wells 2014.
Roberta Vinci era nell’altra metà campo a New York dopo il clamoroso successo su Serena Williams.
Una finale Slam anche per Sara Errani, sconfitta da Sharapova al Roland Garros nel 2012, anno in cui è anche arrivata ai quarti a Melbourne e in semifinale allo US Open.
Se due volte all’ultimo atto di uno Slam possono essere vantate solo da Jasmine e Francesca, Camila Giorgi è una delle tre nostre ragazze ad aver messo le mani su un titolo “1000”, quello di Montreal nel 2021.

Insomma, in attesa del ritorno in campo alle WTA Finals di Riyad in partenza il prossimo 2 novembre, in una sola stagione Jasmine Paolini si è guadagnata un posto (parecchio in alto) tra le migliori tenniste azzurre di sempre. E, ora che ha imparato a sognare (in grande), non smetterà.

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