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WTA Ningbo: Kasatkina più forte della paura, Mirra Andreeva cede al terzo set. Secondo titolo in stagione per lei

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[5] D. Kasatkina b. M. Andreeva 6-0 4-6 6-4

Daria Kasatkina afferra il titolo del Ningbo Open superando dopo quasi due ore di gioco Mirra Andreeva; per lei è l’ottavo titolo in carriera, il secondo in questo 2024 che l’ha vista perdere ben quattro eventi conclusivi e vincente solo a Eastbourne. La numero undici del ranking ha vinto una sfida che ha cambiato padrona più volte e che alla fine ha avuto come protagonista la paura di perdere.

Daria ha dominato il primo parziale giocando come un computer e avvilendo la giovane avversaria, letteralmente incapace di trovare soluzioni. L’elaboratore elettronico nella testa di Kasatkina si è però scollegato all’inizio della seconda frazione e i suoi errori hanno incoraggiato Andreeva, brava a crederci e ad appoggiarsi alle insicurezze della rivale per ricostruire il proprio tennis. Mirra vince il secondo set e scappa sul 3-0 sempre con molti demeriti dell’avversaria.

La testa di serie numero cinque sa però aggrapparsi alle risorse del suo gioco, ritrovando colpi profondi ed estenuando la contendente con colpi di sbarramento alti e profondi: il sistema nervoso di Andreeva torna a fare crack e Daria vince al decimo game. Lo spettacolo è stato intermittente e a tratti si è eclissato: in questi casi spesso vince Kasatkina, giocatrice incostante ma di straordinaria intelligenza tennistica

Primo set: Kasatkina domina e vince in sei game

La più giovane delle due esibisce inizialmente beneauguranti dosi di pazienza, dote irrinunciabile se si incontra la tennista di Togliatti. I primi due game terminano dopo diciassette minuti di scambi intensi, durante i quali Andreeva accetta il palleggio interlocutorio dell’avversaria e sa aspettare il momento per pungere, soprattutto con il rovescio in lungolinea.

La diciassettenne di Krasnojarsk si muove bene e cuce in back sia sulla destra che sulla sinistra per contenere le improvvise variazioni di angolazione della più esperta rivale e giunge per quattro volte ad avere la palla-game, equamente divise per game. Purtroppo per lei nemmeno una della opportunità va a buon fine perché Kasatkina sa spingersi in allungo per recuperare ogni iniziativa di Mirra mantenendo una incredibile profondità, cancellando così i progressi della rivale.

Andreeva avrebbe bisogno di maggiore aiuto da parte della prima palla di servizio, ma la stessa funziona solo una volta su due e gli fornisce appena un servizio vincente nel secondo gioco. Sulla seconda battuta la numero 19 del ranking non riesce a difendersi e cede anche il terzo e il quarto game, questa volta molto più rapidamente.

Nel quinto gioco ci sono anche tre doppi errori e al cambio di campo la giovane russa riceve un warning, avendo lanciato la racchetta proprio recandosi al cambio di campo. Mirra è in lacrime e dopo trentaquattro minuti cede il primo set in soli sei game: solo un punto su undici seconde battute in campo per chi perde, che commette sedici errori non forzati.

Secondo set: Daria scompare dal campo e incoraggia il bel ritorno di Andreeva, che vince 6-4

Kasatkina trova subito il break ma all’improvviso si ferma e prende a commettere errori di misura; si spegne la luce del suo tennis, avvenimento non infrequente per una delle giocatrici più intelligenti del circuito, e Andreeva capitalizza ottenendo il contro-break immediatamente e tenendo per la prima volta il servizio.

La numero cinque del seeding forse si trova a vincere in maniera inaspettatamente facile la prima frazione e paradossalmente ne soffre conseguenza a livello psicologico; si ripresenta in campo e serve due doppi falli, uniti a un rovescio in rete e a un dritto a rientrare che sfonda ampiamente la barriera del corridoio. Andreeva scappa sul 3-1 e consolida subito dopo il break; la giovanissima russa si ritrova di nuovo in partita, colpevolmente aiutata dalla sua contendente.

Daria pare riprendere contatto con il suo tennis nel sesto game, che vince in quattro palleggi ma soprattutto mostrando di poter riallacciare i fili tagliati delle sue geometrie; la favorita numero cinque di Ningbo conferma di essere a maggiormente a proprio agio quando deve contrare i colpi della rivale piuttosto che quando vuole proporre iniziative offensive. Con pazienza allunga i colpi e gli scambi, raccogliendo i punti necessari per il contro-break, ugualmente a zero, che le vale il 3-4; Daria completa un parziale di dodici punti consecutivi che le dà il 4-4.

Kasatkina potrebbe arrivare alla palla-break nel nono game, ma l’attacco di dritto è troppo corto e Andreeva gestisce con facilità il passante di rovescio. L’errore forse le rimane in mente quando riprende a sbagliare e concede sul 4-5 due setpoint consecutivi: con coraggio ne annulla uno ma sul secondo la paura con cui spedisce lunghissimo un rovescio è evidente. Dopo un’ora e dieci minuti le duellanti sono incredibilmente in parità: un colpo vincente e undici errori non forzati per Kasatkina.

Terzo set: Mirra parte bene ma non regge nervosamente e cede alla rivale, che trionfa al decimo gioco

Andreeva tiene con saggezza il campo senza cercare rischi soverchi e difende la battuta, aspettando di vedere quale Kasatkina incontrerà nel set decisivo. Daria sale al servizio e di nuovo i nervi la tradiscono: uno schiaffo al volo prende la via dell’out e soprattutto una volée di dritto che chiede solo una minima spinta per oltrepassare la rete viene steccata dall’incredula ragazza di Togliatti. Dopo un quarto d’ora Andreeva sale sul 3-0.

Daria ora alza la traiettoria dei colpi per cercare profondità e confondere la rivale spostandola orizzontalmente, ma Andreeva ritrova la pazienza per rispondere a tono e quasi invita la contendente a provare ad affondare per prima. Il quinto gioco è tiratissimo: Kasatkina sbaglia ripetutamente cercando il punto ma non si arrende e, dopo aver cancellato tre palle-game, trasforma la palla-break del 2-3 capitalizzando un errore con il rovescio di Mirra.

La paura di colpire ora investe anche Andreeva, che sul 3-3 e 30-0 non osa cercare le righe e quando prova a pescare soluzioni più ambiziose colleziona quattro errori che regalano alla rivale il quarto game consecutivo, che è anche il break del 4-3. Kasatkina decide di tenere la pallina in campo, a costo di servire seconde palle debolissime, e si porta sul 5-3 e 0-15. Andreeva ha le lacrime agli occhi ma reagisce e obbliga la rivale a servire nel decimo game: Daria prosegue a servire debolmente ma Mirra non sa approfittarne e cede al primo matchpoint. Il pianto della giovane promessa russa è irrefrenabile, le due rivali si abbracciano forte e Daria fugge per stringersi alla sua compagna: l’incubo di una nuova sconfitta in finale è scongiurato.

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