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ATP Shanghai, Sinner commenta il ritiro di Nadal: “Una fortuna averlo potuto conoscere, ci mancherà”

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Jannik Sinner, per l’undicesima volta su quattordici tornei disputati quest’anno, è a soli due match dal conquistare il titolo: 6-1 6-4 il punteggio con cui ha sconfitto Daniil Medvedev e si è qualificato per le semifinali del Masters 1000 di Shanghai, la decima semifinale della carriera in tornei di questo livello e la quinta di questa stagione per lui straordinaria. Intervistato in conferenza stampa, l’azzurro ha però soprattutto parlato di una leggenda come Rafael Nadal, che proprio in queste ore ha annunciato il suo imminente ritiro dal tennis.

D. Un commento sul ritiro di Rafael Nadal?

“Beh, è ​​una brutta notizia per tutto il mondo del tennis, e non solo. Quello che posso dire è che sono stato molto fortunato a conoscerlo anche come persona, una persona fantastica. Ovviamente abbiamo visto tutti quanto è stato bravo come giocatore, ha insegnato svariate lezioni a noi giovani giocatori, come comportarsi in campo, come gestire le situazioni difficili. Ci ha regalato tante emozioni anche quando semplicemente lo abbiamo visto giocare. Ci ha dimostrato che si può rimanere umili e non cambiare con il successo, ha saputo circondarsi delle persone giuste. Ci sono così tante cose fantastiche che ha insegnato a tutti noi, e chiaramente è brutto ricevere questa notizia oggi, ma purtroppo sappiamo che tutto ad un certo punto giunge al termine. Ci mancherà”.

D. I Big Three sono stati molti presenti nel tour anche negli ultimi anni: quanto voi giovani avete potuto imparare da loro, avendoli potuti conoscere da così vicino?

“Ciò che hanno fatto negli ultimi anni è stato incredibile. Non ci sono molte cose da dire su quanto bene abbiano saputo gestire le pressioni, e questo sicuramente mi ha aiutato ad essere migliore come giocatore. Sono stati molto costanti nel corso degli anni, anzi dei decenni. È incredibile quello che hanno saputo fare, con quella costanza, nel corso degli ultimi quindici anni. Non possiamo paragonarci a loro, sai, è impossibile, soprattutto in questo momento. Penso che siamo stati tutti molto fortunati a vedere i Big 3 giocare a tennis. E mi considero molto fortunato ad averli conosciuti anche come persone, di aver potuto imparare qualcosa da loro”.

D. È la tua semifinale numero undici in stagione: c’è un segreto particolare dietro la tua costanza di rendimento?

“Cerco di giocare ogni torneo con una buona mentalità. Ovviamente ogni torneo è diverso, ogni situazione è diversa. Le partite di primo turno sono di solito molto, molto dure, e anche il secondo turno, perché devo cercare di entrare nel ritmo. Ma sì, ovviamente sento che la stagione che sto vivendo è stata molto, molto positiva, ricca di risultati eccellenti, e io cercherò di continuare su questa strada. L’anno comunque non è ancora finito, ci sono ancora alcuni grandi tornei in arrivo. Dopo Shanghai c’è Parigi, e poi le ATP Finals a Torino, e infine le finali di Coppa Davis. Il mio primo obiettivo, tuttavia, è sempre quello di migliorare ogni giorno, capire come rendere il mio tennis ancora più efficace”.

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