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Il Coaching Emozionale nel Tennis

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Alberto Castellani, in collaborazione con Alessio Fiorucci. – IL COACHING EMOZIONALE NEL TENNIS, Emotional Coaching Academy

Nel suo nuovo libro – il quarto, dopo “La preparazione mentale nel tennis”, “Tennis Training” e “Easy Tennis: Giochiamo a Giocare a Tennis” -, Alberto Castellani, uno dei più grandi allenatori italiani di tennis, illustra la sua innovativa visione nell’approccio all’allenamento tennistico, che unisce tecnica e gestione emotiva. Il libro, scritto in collaborazione con Alessio Fiorucci e con la prefazione di Toni Nadal, descrive il metodo “The Emotional Coaching” sviluppato dal 76enne coach perugino nella sua ultradecennale carriera e che si basa sul presupposto che per migliorare le prestazioni di un atleta è importante considerare non solo l’aspetto fisico e biomeccanico, ma anche quello psico-emozionale. Secondo Castellani – che ha allenato più di una ventina di giocatori classificati tra i primi 100 al mondo, tra i quali Rainer Schüttler, Janko Tipsarevic, Marc Rosset e Ivo Karlovic – allenare non significa lavorare solo su muscoli e tecnica, ma anche sviluppare la consapevolezza e la gestione del sistema “mente-corpo”. Per fare questo, nella visione dell’autore, un buon coach – e il primo capitolo del libro è dedicato proprio alle caratteristiche che egli ritiene debba avere un coach moderno – deve porsi come obiettivo quello di migliorare prima l’uomo e poi l’atleta. “Prima viene l’uomo e poi l’atleta” è infatti il principio che ha sempre ispirato Castellani in tutta la sua carriera.

Al centro del metodo “The Emotional Coaching” c’è dunque la gestione delle emozioni in campo, in particolare delle quattro emozioni principali – rabbia, gioia, paura e tristezza – che un tennista vive durante una partita: saperle riconoscere e controllare può fare la differenza.  La metodologia proposta da Castellani si basa quindi sull’integrazione delle emozioni nel gioco, evidenziando come nel tennis, ma vale nello sport in generale, un gesto tecnico non sia esclusivamente muscolare ma ”psico-neuro-emozional-muscolare”. Prima di allenare la tecnica pura o i muscoli, quindi, occorre allenare le emozioni che risultano dunque essere parte integrante della tecnica stessa. Il libro spiega come i quattro stati emotivi citati influenzino direttamente i gesti atletici, e offre strategie pratiche per riconoscere e gestire queste emozioni in campo. Nel libro vengono descritti tecniche e strumenti che nel corso della sua carriera l’autore ha utilizzato e perfezionato, quali la visualizzazione e gli egogrammi, e che sono parte del suo metodo. Ma anche spiegati concetti fondamentali nell’ambito del mental training sportivo, come lo stato di flow.

Uno degli aspetti più interessanti del libro è la narrazione di episodi tratti dalla carriera di Castellani come coach di giocatori di alto livello. E anche di giovani che poi lo sarebbero diventati, come un giovanissimo Novak Djokovic. Uno storytelling utilizzato sia per rappresentare esempi pratici di applicazione delle tecniche (imperdibile il racconto, nel capitolo dedicato alla musicoterapia, della grande prestazione di Ilija Bozoljac contro Federer a Wimbledon e del suo incontro nel dopopartita con il tenore italiano Vittorio Grigolo, che Castellani aveva invitato ad assistere al match) sia per chiarire ulteriormente determinati concetti (e qui non possiamo non citare il racconto, nel capitolo sullo stato di flow, dell’exploit di Voinea al Roland Garros 1995, quando, proveniente dalle qualificazioni, entrò “in the zone” e batté Boris Becker al terzo turno). 

Arricchito anche da contributi di grandi nomi del tennis (citiamo in particolare l’intervista con Rainer Schüttler, ex n. 5 del mondo, che nel periodo in cui collaborò con il coach italiano raggiunse il suo miglior risultato Slam, la finale dell’Australian Open 2023), il testo offre quindi uno sguardo unico su come l’aspetto mentale possa cambiare l’approccio di un atleta al gioco. La combinazione di storie personali, di esercizi pratici, di definizioni e riflessioni teoriche – resa organica dal lavoro di analisi e sintesi condotto dal mental coach Alessio Fiorucci – rende l’opera utile ed accessibile non solo agli allenatori, ma anche a tutti gli atleti e gli appassionati che desiderano comprendere il ruolo delle emozioni nel tennis e come gestirle.

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