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ATP Shanghai: Djokovic fa valere la sua classe, Michelsen sconfitto in un doppio tie-break

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[4] N. Djokovic b. A. Michelsen 7-6(3) 7-6(9)

La quarta giornata funestata dalla pioggia a Shanghai può proseguire solo sul Campo Centrale rigorosamente al coperto. La sessione serale si apre con un match generazionale. Ci sono ben 17 anni di differenza tra Novak Djokovic e l’americano Alex Michelsen, 37 contro 20 per la precisione. Si tratta di una sfida inedita sul circuito maggiore con il serbo che non metteva piede in campo in un torneo ATP addirittura dal 250 di Ginevra la settimana prima del Roland Garros. Poi solo i tre Slam, Olimpiadi e Coppa Davis.
Michelsen aveva superato brillantemente il primo turno venerdì battendo il semifinalista di Pechino, il padrone di casa Bu.

L’inizio del match è come previdibile quello di un Djokovic un po’ arrugginito che si trova immediatamente sotto di un break 0-3 e poi 1-4. Eccellente la prova al servizio di Michelsen che non dà punti di riferimento al serbo. Ma dà lì in poi la resa da fondo campo del quattro volte vincitore del torneo comincia a salire ed ecco che Michelsen non riesce più a cavarsela solo con l’uno-due servizio dritto e viene costantemente imbrigliato sulla diagonale del rovescio. Break recuperato fino al 4 pari e poi si arriva senza particolari sussulti al tie-break dove Djokovic appare decisamente più sereno del suo giovane avversario. La percentuale di prime in campo dell’americano cala drasticamente e dopo il cambio di campo sul 3 pari, Djokovic infila 4 punti consecutivi per chiudere la pratica, incassando il primo parziale e un grande sostegno del pubblico cinese.

Rinfrancato dal set vinto in rimonta, Djokovic sembra aver preso il comando psicologico del match a maggior ragione quando nel quarto gioco del secondo ottiene il break che sembra chiudere ogni discorso. Il serbo ha 2 palle break per salire addirittura 5-1 e servizio e prenotare serenamente il ristorante. Ma Michelsen reagisce e non solo tiene il servizio ma nel game successivo sale in un attimo 0-40. Djokovic salva le prime due palle break ma non la terza ed ecco che è di nuovo tutto da rifare. Anche stavolta si arriva al tie-break abbastanza rapidamente e qui succede un po’ di tutto con serie di punti da una parte e dall’altra e anche qualche punto decisamente spettacolare come questo:

Djokovic è sempre in vantaggio 2-0, poi 4-2, poi 5-3. È anche il primo ad avere match-point sul 6-5 e servizio ma Michelsen non ne vuole sapere di arrendersi. Lo annulla e si gira di nuovo ma non per l’ultima volta. Sul 7-6 c’è un altro match point per Nole che non riesce a chiudere. Michelsen ha a sua volta due set point il secondo dei quali sul suo servizio ma non mette la prima e sulla seconda Djokovic trova la profondità necessaria per farlo sbagliare. Si cambia di nuovo campo sul 9 pari ma un grave errore gratuito dell’americano gli è fatale. Stavolta Djokovic non si fa pregare e chiude il rocambolesco tie-break per 11 punti a 9. Una vittoria incoraggiante anche perché ora il tabellone pare decisamente alla sua portata. Attende il vincente di Wawrinka-Cobolli match rinviato a domenica, come quasi tutti, causa pioggia.

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