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Pechino, prima vittoria per Sinner (Lenzi, Nizegorodcew, Strocchi)

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Jannik riparte. Vittoria su Jarry con dedica speciale (Claudio Lenzi, La Gazzetta dello Sport)

Bentornato Jannik Sinner, in campo e al successo nell`esordio da campione in carica nel China Open di Pechino. Una vittoria al bacio, come quello lanciato al cielo per ricordare l`amata zia Margith, scomparsa il 22 settembre a soli 56 anni a causa di una brutta malattia. La dedica speciale e molto sentita è arrivata al termine di un match lineare nel quale l`azzurro, senza particolari ruggini da grattare via, si è concesso un set di rodaggio contro il cileno Jarry, prima di alzare il livello e dominare gli ultimi due parziali. In meno di due ore è così arrivata la vittoria numero 56 della stagione (su 61 incontri) che lo proietta verso gli ultimi due mesi di attività nella miglior condizione psico-fisica possibile, anche grazie al lavoro del nuovo staff al suo fianco in questa trasferta. Una delle differenze più evidenti viste in Cina riguarda il servizio, che agli Us Open aveva funzionato un po` a singhiozzo, soprattutto nella prima settimana. «Abbiamo lavorato molto sul campo e pensiamo di cambiare alcune cose che abbiamo notato lungo il mio percorso a New York – le parole del numero 1 al sito Atp -. Ovviamente il movimento che ho inserito ora è leggermente diverso e nuovo, quindi devo abituarmi». Il primo test è andato bene, con l`82% di punti vinti con la prima e il 67% con la seconda, contro il 19% di Jarry. Sinner adesso al 2` turno aspetta uno tra il lucky loser russo Safiullin o l`ex n.3 del mondo, lo svizzero Wawririka, con il quale si è allenato nei giorni scorsi. Gli obiettivi sono tanti, a Pechino può diventare il terzo giocatore a trionfare almeno due volte nel torneo dopo Djokovic e Nadal e conquistare il settimo titolo stagionale. Non solo, qui dove un anno fa è partita la corsa al numero 1 potrebbe anche allungare il divario sugli avversari diretti in classifica, dopo la defezione del tedesco Zverev; attuale n.2 Atp, colpito da polmonite. Fuori dal tabellone anche Dimitrov e Struff, alcuni degli altri protagonisti in Laver Cup a Berlino. Erano trascorsi diciassette giorni a inizio anno tra la storica conquista degli Australian Open e la ripresa dell`attività a Rotterdam, lo stesso riposo che Jannik si i concesso dopo aver alzato il trofeo degli Us Open a New York l`8 settembre. Solo una coincidenza? A giudicare dall`attenzione con cui il 23enne azzurro continua a gestire il proprio calendario, non sembra affatto. Lo dimostra anche l`ultima decisione di non partecipare al prossimo torneo di Vienna (21 ottobre) dove avrebbe dovuto difendere 500 punti in virtù della vittoria ottenuta un anno fa, per concentrarsi esclusivamente sugli obiettivi più importanti, a partire dai masters 1000 di Shanghai e Parigi: «La stagione non è ancora finita. Uno dei miei obiettivi principali è sicuramente quello delle Atp Finals di fine anno a Torino. Poi arriveranno anche le finali di Davis a cui tengo tanto» sottolinea l`allievo di Cahill-Vagnozzi. Nuovo team E del preparatore atletico Marco Panichi, con il fisioterapista Ulises Badio, gli ultimi arrivati alla corte del n.1 e subito operativi, attenti a ogni minimo particolare come in quei video apparsi in rete in cui, prima del match d`esordio, suggeriscono a Jannik come fermare i piedi dopo aver colpito la palla, o come quello in cui ridono di gusto con il campionissimo di Sesto Pusteria durante una pausa pranzo. Lo stesso ex preparatore di Djokovic, a fine partita, ha ringraziato Sinner, sottolineando come «dopo tanti anni la competizione, l`adrenalina, la conferma o meno se il lavoro svolto stia dando i suoi frutti, possano ancora emozionarti come il primo giorno. Grato per tutto ciò». […]

Sinner, una vittoria al bacio (Alessandro Nizegorodcew, Corriere dello Sport)

Diciotto giorni dopo, Jannik Sinner riparte vincendo. A distanza di quasi tre settimane dal successo newyorchese, il numero 1 del mondo ha superato l`esordio nell`ATP 500 di Pechino sconfiggendo Nicolas Jarry 4-6 6-3 6-1. Sinner ha dovuto rimontare un set di svantaggio disputando un match in crescendo sia tecnicamente che tatticamente. «Il primo turno di un torneo non è mai semplice – ha spiegato Jannik a fine match- e giocare contro Jarry è difficile. Sono però contento della mia prestazione». L`azzurro è stato bravo, come sempre, a non disunirsi dopo il set perso, cominciando a leggere il tennis del cileno per poi mettere a segno una bella rimonta. Entrambi i giocatori partono bene al servizio nel primo set, mantenendo un`alta percentuale di prime (79% Sinner; 76% Jarry). Il cileno indovina un paio di punti eccezionali nel settimo gioco (tra cui un diritto vincente in corsa impressionante) e strappa la battuta a Jannik: 6-3 Jarry. Nel secondo parziale la musica cambia. Sinner è più abile in risposta e, sulla seconda dell`avversario, risponde in maniera efficace da lontanissimo (aiutato dagli out enormi del centrale di Pechino). Jannik realizza il break nel secondo gioco e il match, lo si evince immediatamente, cambia subito padrone. L’incontro scivola via con alcuni ottimi punti in attacco ma, ancor di più, da fase difensiva: Jarry prova ad attaccare e Sinner lo passa da chilometri di distanza. Il tennis di Jannik va in crescendo e il cileno perde minuto dopo minuto le proprie sicurezze. Il terzo set è un dominio azzurro: l`ultimo diritto di Jarry termina lungo e Jannik lancia un bacio commosso verso il cielo, indirizzato all`amata zia morta pochi giorni fa (di cui aveva parlato dopo il successo a New York). Il suo prossimo avversario uscirà dalla sfida di oggi tra il veterano Stan Wawrinka e il
russo Roman Safiullin. […]

Sinner, la vittoria è per la zia (Gianluca Strocchi, Tuttosport)

La mano sul cuore e poi un bacio al cielo con lo sguardo all`insù. Il primo pensiero di Jannik Sinner dopo l`ultimo punto, lungo il colpo di Nicolas Jarry, lo ha rivolto alla zia Margith, la sorella della mamma Siglinde che si è occupata dell`altoatesino e del fratello Mark quando erano piccoli e i genitori erano impegnati al lavoro, venuta a mancare a soli 56 anni pochi giorni fa. Un gesto carico di significati e di emozioni, soprattutto considerando quanto il 23enne di Sesto Pusteria sia capace di nascondere in campo quel che prova dentro. Non poteva essere altrimenti, del resto, visto che all`amatissima zia aveva dedicato anche il trionfo agli US Open lo scorso 8 settembre, con parole che lasciavano poco spazio alle speranze: «Non sta bene e non so quanto ancora sarà nella mia vita. Auguro a tutti la salute». Un`affermazione in rimonta (4-6 6-3 6-1 il punteggio) colta all`esordio nell`Atp 500 di Pechino dall`azzurro che è campione in carica e rientrava nel tour 18 giorni dopo la conquista dello Slam newyorchese. Magari anche per via del recente lutto e per un po` di ruggine nei meccanismi del suo tennis, sul cemento dell`Olympic Green Tennis Center il n.1 del mondo ha faticato all`inizio contro il gioco potente del 28enne di Santiago. il nipote di Jaime Fillol (n.28 del ranking) nel primo set ha perso solo 4 punti con la prima e non ha mai offerto palle break, strappando invece la battuta all`italiano nel settimo game e incamerando il parziale. Ma è andato in crescendo il rendimento del giocatore allenano da Simone Vagnozzi e Darren Cahill, che ha alzato livello e precisione dei colpi, in particolare trovando i giusti accorgimenti in risposta così da disinnescare le armi dell`avversario (pesano i 41 errori totali), che non ha saputo mantenere alla distanza il ritmo e l`intensità iniziali. Così in un`ora e 55` l`azzurro […] si è preso la rivincita per la sconfitta con Jarry al 1° turno sull`erba di s`-Hertogenbosch nel 2019, cogliendo la 12^ vittoria consecutiva. […] «Il primo turno di un torneo non è mai semplice, e certo giocare contro Jarry è decisamente duro. Avrei potuto fare meglio alcune cose ma sono contento della mia prestazione – il commento di Jannik – anche se l`obiettivo è alzare il livello in un evento davvero speciale per me. Nicolas ha espresso un buon tennis, sia alla battuta che in risposta, nel primo set ho fatto fatica a rispondere e mi ha fatto un break. Ho cercato di restare mentalmente in partita. La mia prima di servizio ha funzionato bene, ma con la seconda devo migliorare». Ad applaudirlo per la prima volta anche Marco Panichi (il preparatore atletico si è visto più volte gesticolare nel box) e Ulises Badio, i nuovi componenti dello staff dopo anni trascorsi accanto a Novak Djokovic: «Dopo gli US Open abbiamo cercato di lavorare molto duro e di cambiare qualcosa. Sono molto contento del percorso», ha aggiunto Sinner che al 2° turno troverà dall`altra parte della rete il vincente tra il russo Safiullin (ripescato dopo il forfait del tedesco Struff) e il veterano elvetico Wawrinka. […]

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