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US Open, Tiafoe: “Ho avuto crampi di nervi, come se il mio corpo si fosse spento. Non ero stanco”

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Il cammino di Frances Tiafoe a Flushing Meadows termina a un passo dalla finale, sconfitto con lo score di 4-6 7-5 4-6 6-4 6-1 dal connazionale Taylor Fritz, che ha cambiato marcia nelle battute finali, approfittando di una condizione non ottimale dell’avversario. Ecco le parole del semifinalista statunitense sconfitto per la seconda volta in tre anni a un passo dall’ultimo atto a New York:

D. i tuoi pensieri sulla partita di stasera.

Frances Tiafoe: “È dura, davvero dura da digerire. Farà molto male. Pensavo di essere il giocatore migliore stasera. Nel quarto set, non so, ho avuto dei crampi. Ho sentito come se il mio corpo si fosse spento. Non lo so. Probabilmente ha avuto molto a che fare con i nervi. Non ero affatto stanco. Mi sono sentito incredibilmente bene fisicamente. Potrebbe essere una prova di quante partite ho giocato in così poco tempo, non ne ho giocate così tante tutto l’anno. Credo che i nervi abbiano avuto la meglio su di me stasera. Sono andato in crisi, situazione simile a quella di Alcaraz e Novak quell’anno in Francia. Sembra la stessa cosa. Non riuscivo a muovermi. Tanto di cappello a Taylor. Ha tenuto duro, ha ha gareggiato, se l’è meritato stasera. I migliori auguri a lui per la finale”

D. Che tipo di discorso hai fatto a te stesso tra il quarto e il quinto set durante il cambio di campo?

Frances Tiafoe: “Cerco di dare tutto quello che ho per il quinto set. Ho provato un sacco di cose diverse. Ho bevuto un po’ di succo, facevo gargarismi e lo sputavo. Ho mangiato, stavo facendo tutto quello che potevo. Ovviamente cercavo di di fare un ultimo tentativo. Era il quinto set di una semifinale di uno Slam, cercavo di dare il massimo. A volte non è destino”

D. Hai avuto un paio di settimane incredibile paio di settimane tra Cincinnati e qui. Immagino che quando andrai via da qui ti sentirai bene per come ti sei rimesso in gioco.

Frances Tiafoe: “Si, certo. Questo farà male. Volterò pagina, cercherò di finire l’anno con grinta. Ho intenzione di andare in Asia, di fare le cose nel modo giusto e non fare le cose a metà. Andrò alla Laver Cup e gareggerò. Imparerò da tutto ciò. Lavorerò duramente. Mi troverò di nuovo in queste posizioni di nuovo, di sicuro. Sperando solo in un risultato diverso”

D. Pensi che la tua prestazione, quella di Taylor e degli altri americani possa significare per il futuro del tennis maschile?

Frances Tiafoe: “Penso che abbia sicuramente aperto le porte. Penso che i ragazzi inizieranno a credere di poter andare in fondo agli Slam. Tommy è già arrivato in semifinale negli Slam, Ben pure, battendomi l’anno scorso qui nei quarti. Fritz, ora è arrivato in finale. Nessuno di noi giovani ci è riuscito. Vedremo cosa succederà domenica, ma credo che molti ragazzi penseranno di potercela fare, soprattutto in questo torneo, che è più avanti nella stagione, con il pubblico americano e quant’altro. Penso che sia una cosa importante, che dimostra che è sicuramente possibile. Come ho detto, ancora una volta, il gioco è aperto. Anche con Alcaraz, Sinner e gli altri ragazzi, non è più come una volta”

D. Hai detto che avresti imparato da questa partita. Cosa pensi che imparerai?

Frances Tiafoe: “Ovviamente sarò in grado di essere un po’ più calmo in quel momento. Non sarò in preda al panico, probabilmente la preparazione sarà anche migliore, si può sempre essere più in forma, si può sempre essere più forti. Provare cose diverse, parlare con la mia squadra. Insomma, si impara dalle situazioni. Non fare il passo più lungo della gamba, non pensare che mi manchi un set, ma cercare di rimanere in quei momenti. Alcune cose che fai durante i cambi campo, cosa mangi, come ti idrati. Bisogna considerare l’intera situazione. Perché non si vuole che accada di nuovo, dal momento che era una situazione nervosa”

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