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US Open, Paolini: “L’obiettivo è tenere questo livello perché mi sto divertendo”

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Una stagione con almeno ottavi di finale in tutti gli Slam per complessive 18 vittorie, la prima italiana a riuscirci. È Jasmine Paolini che è tra le ultime 16 a New York dopo la vittoria in due set su Yulia Putintseva. Tra una risata e l’altra, Jasmine spiega le difficoltà che crea Putintseva, cosa significhino per lei questi risultati a livello Slam e il “trucco” per arrivarci.

D. Una partita che celava tante insidie: in cosa ti sei particolarmente piaciuta?
“Ho avuto tanta pazienza, cosa fondamentale con lei. Ho cercato di spingere ma con il giusto equilibrio. Lei difende molto bene, lo sapevo e me ne sono accorta subito in campo. Ti fa sempre giocare una palla in più, uno slice, un recupero profondo, non è facile. Mi sono detta di essere aggressiva senza aver paura di giocare una palla in più, di costruire bene il gioco.”

D. Ottavi di finale in tutti gli Slam con due finali, nel tempo libero una medaglia d’oro… Hai mica paura che qualcuno ti svegli?
[ride] “Un anno pazzesco negli Slam, poi per come erano andati gli anni prima. Cerco di pensare a come fare per tenere questo livello il più a lungo possibile perché mi sto divertendo. Credo di essere in una buona posizione ed è bello giocare davanti a tanta gente in questi campi principali, me la sto veramente godendo.”

D. Prima di scendere in campo sapevi dei due record in arrivo?
“Eh, sì [risata]. Sì, perché qualcuno me l’ha detto ieri. Si è sbagliato, ha detto 18 vittorie, superata Sara Errani e in realtà erano 17. quindi ho detto, mi sa che se vinco domani sono 18. Fare la seconda settimana in tutti gli Slam vuol dire che ho giocato bene con continuità. Un grande risultato, però allo stesso tempo cerchiamo di concentrarci sulla prossima partita [contro Karolina Muchova] che sarà dura.”

D. Tutte quelle volte che non hai raggiunto la seconda settimana, quanto hai dubitato? Se hai dubitato che ce l’avresti mai fatta.
“Speravo di sì, almeno una volta lo supererò [ride]. Dicevo a me stessa che bisogna cercare di entrare nelle 32 testi di serie altrimenti è dura. Anche i sorteggi negli ultimi due anni non erano stati dei migliori, lo scorso anno qui ho beccato Ostapenko che poi ha battuto Swiatek. Ho beccato anche Swiatek qua al primo turno, Kvitova due volte al primo turno a Wimbledon… Turni difficili, poi entri in campo, Slam, un po’ di pressione c’è e magari non riuscivo a dare il meglio. Poi ripetevo, anche con Renzo [Furlan], dài, bisogna entrare nelle 32. Magari perdo subito uguale, però il sorteggio può essere più semplice. Quest’anno, qui, non è stato proprio così, però questo era l’obiettivo.”

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