Lo Slam a sorpresa (Crivelli). Musetti e Berrettini e il sogno americano (Giammò). Sonego brinda al quarto titolo (Strocchi)

Lo Slam a sorpresa. Dal 2000 a oggi hanno alzato il trofeo 14 giocatori diversi (Riccardo Crivelli, La Gazzetta dello Sport)

Si dice che il cemento sia la superficie più democratica perché rende i valori più omogenei: sai cosa aspettarti dai rimbalzi della pallina e soprattutto sul veloce si disputano più della metà dei tornei del circuito, dunque sono maggiori l’abitudine e l’attitudine dei giocatori. Nei primi turni di uno Slam, Australian Open o Us Open non importa, le differenze perciò non sono così marcate. A New York, poi, le condizioni ambientali sono spesso influenzate dal caldo e dall’umidità, senza considerare che i big ci arrivano di solito dopo aver giocato tante partite dure nei due Masters 1000 americani di agosto (Canada e Cincinnati), in una fase della stagione in cui la fatica comincia a intossicare i muscoli. […] Non deve sorprendere, di conseguenza, che gli Us Open siano lo Slam dove i successi contro pronostico hanno un’incidenza superiore rispetto agli altri Major: dal 2000, a Flushing Meadows, si sono succeduti 14 vincitori diversi nel torneo maschile, contro gli 8 degli Australian Open e di Wimbledon e i 9 del Roland Garros. […] Inoltre, sui campi della Grande Mela, nello stesso periodo, in cinque hanno conquistato l’unico Slam della loro carriera: Roddick nel 2003, Del Potro nel 2009, Cilic nel 2014, Thiem nel 2020 e Medvedev nel 2021. […] Del resto già nel 2000, il primo anno preso in considerazione per questa statistica, il grande favorito della vigila Agassi perse al secondo turno contro il francese Clement e Safin non era certo il più pronosticato nella finale con Sampras, che invece non ebbe storia per la grande prestazione del russo. E non si può certo dimenticare la cavalcata di Cilic giusto dieci anni fa, […] soprattutto nelle ultime tre partite in cui spazzò via Berdych, Federer […] e Nishikori nella finale meno attesa dell’era moderna. Quanto al Maestro svizzero, è vero che rimane l’ultimo giocatore capace di confermare il titolo dell’anno prima (nel 2008), ma ha vissuto sulla propria pelle alcune brucianti delusioni che confermano le difficoltà degli Us Open: più della finale con Del Potro del 2009, praticamente già vinta prima della straordinaria risalita dell’argentino, torna alla memoria la caduta negli ottavi del 2018 […] per mano dell’australiano Millman: per la prima volta (dopo 40 partite) era stato sconfitto a New York da un giocatore fuori dai primi 50 del mondo (55). Per la cronaca, sempre dal 2000 appena tre giocatori hanno vinto il torneo da teste di serie n.l. Risposta facile: Federer, Nadal e Djokovic. Ora tocca a Sinner aggiungersi a questa splendida compagnia.

Musetti e Berrettini e il sogno americano (Ronald Giammò, Corriere dello Sport)

La prima giornata degli US Open vedrà ben sei italiani in campo in cerca dell’accesso al secondo turno […]. Non mancano i confronti suggestivi, sfide sulla carta alla portata, e match equilibrati in cui provare a sfatare tabù legati a rivali e prime volte in quest’ultimo Slam della stagione. Le incognite più grandi sono legate a quello che sarà il quarto confronto in carriera tra il fresco bronzo olimpico Lorenzo Musetti e l’americano Reilly Opelka. Forte di un best ranking di n.17 del mondo […], l’attuale n.322 del mondo ha da poco fatto ritorno sul circuito dopo un infortunio. Opelka ha vinto tutti e tre i precedenti giocati contro l’azzurro n.18 del ranking […]. Fiducia e gioco non mancano a Musetti per poter aggiudicarsi la contesa, a patto di riuscire a gestire le incognite che ogni primo turno porta con sé. Non meno suggestivo sarà l’esordio di Matteo Berrettini. Rientrato nei top50 e dettosi fiducioso in vista di uno Slam dove nel 2019 giocò una semifinale e che nel 2021 e 2022 lo vide spingersi sino ai quarti, il romano inizierà la sua campagna contro lo spagnolo Albert Ramos-Vinolas […]. Confronti diretti, confidenza e memoria giocano tutti in favore dell’azzurro, vincitore dell’unico confronto in carriera con lo spagnolo. Toccherà poi a Luciano Darderi e Luca Nardi, entrambi al loro esordio nel main draw dello Slam newyorkese. Il primo se la vedrà con l’argentino Sebastian Baez (n.21), in vantaggio contro di lui 3-1 negli scontri diretti […]. Uscito acciaccato a Cincinnati dal match – non privo di scaramucce – contro il connazionale Cobolli, Darderi a Winston-Salem ha ceduto al primo turno contro il belga David Goffin e buona parte dell’esito del match dipenderà da quanto sia riuscito a rifinire condizione e forma. E sarà un’altra vecchia gloria del tennis spagnolo, Roberto Bautista Agut, a tenere a battesimo l’esordio a New York del n.92 Luca Nardi. Al 2014 e 2015 risalgono i migliori piazzamenti ottenuti a New York dallo spagnolo – due quarti – che in questo 2024 si è diviso tra circuito maggiore e Challenger […]. […] Tra le donne saranno di scena Martina Trevisan e Lucia Bronzetti. La prima, opposta all’americana Taylor Townsend, n.46 del mondo e fresca vincitrice in doppio a Wimbledon. La seconda, alla sua quarta partecipazione agli US Open, affronterà per la prima volta in carriera la neozelandese Lulu Sun, al suo debutto a Flushing Meadows.

Sonego brinda al quarto titolo. «Senza parole» (Gianluca Strocchi, Tuttosport)

Le braccia allargate verso il cielo in segno di trionfo e un radioso sorriso ad illuminarne il volto. Lorenzo Sonego ha spezzato un digiuno durato esattamente 699 giorni tornando a conquistare un titolo Atp, il quarto in carriera (per l’Italtennis il 10° nel 2024 e 95° dell’era Open): il 29enne torinese c’è riuscito sul cemento di Winston-Salem […] dopo un 2024 fin qui con più ombre che luci […]. L’azzurro in Nord Carolina dopo aver esordito al 2° turno dominando lo svizzero Stricker, ha avuto via libera per il forfait del cinese Juncheng Shang, quindi nei quarti ha domato la potenza del russo Kotov, in semifinale non ha lasciato scampo al belga Goffin, per poi completare il suo percorso netto liquidando per 6-0 6-3, in poco più di un’ora, il Next Gen statunitense Alex Michelsen, che sperava di farsi un regalo speciale per il 20° compleanno, caduto proprio ieri. In una finale che ha rischiato un epilogo anticipato (sullo 0-4 il giovane yankee ha scagliato per frustrazione una pallina verso la tribuna colpendo una tifosa in prima fila, per sua fortuna in modo non grave, cosa da evitare la possibile squalifica e cavandosela con un warning) Sonego è stato dominante dall’inizio alla fine, impeccabile soprattutto al servizio […] e con il diritto, costringendo l’avversario, secondo nella Race to Jeddah, al terzo ko in altrettante finali dopo le sconfitte negli ultimi due anni a Newport. Sonny non aveva vinto due partite consecutive su cemento quest’anno prima di Winston-Salem, ma ha ritrovato come d’incanto il suo miglior tennis così da conquistare il trofeo senza perdere alcun set e subendo un solo break in tutta la settimana. […] Questo titolo va ad aggiungersi a quelli conquistati a Metz sul cemento indoor 23 mesi fa, sull’erba di Antalya e sulla terra battuta di Cagliari. Lorenzo (con il poker vincente 7° nella classifica all-time tricolore a -1 da Corrado Barazzutti) eguaglia così l’amico Jannik Sinner e diventa il secondo italiano di sempre ad alzare almeno un trofeo su tutte le superfici del tour. Solo altri dieci giocatori in attività hanno centrato questo traguardo, tra cui Djokovic e Nadal. «Non ho parole, è un momento incredibile — il commento del torinese -. È stata una settimana folle per me, per la mia squadra e per la mia famiglia. Ho dato il massimo ogni giorno e sono davvero orgoglioso di me stesso. Un grande ringraziamento va al mio team, con cui ci divertiamo anche fuori dal campo. Sono felice di questo titolo, me lo godrò con le persone che mi stanno vicino e poi inizierò a pensare agli US Open». Già, perché domani ad attenderlo a Flushing Meadows c’è lo statunitense Tommy Paul, 14° nel live ranking, dove Sonego guadagna dieci posizioni e rientra tra i top 50, al 48° posto. Sarà il quarto incrocio fra i due e il 27enne di Voorhees è in vantaggio per 2 a 1 […].