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Parigi 2024: attesa per la finale di Errani e Paolini, tutto quel che c’è da sapere

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Domenica 4 agosto, il giorno della possibile medaglia d’oro per Jasmine Paolini e Sara Errani è arrivato. Le due azzurre scenderanno in campo opposte a Mirra Andreeva e Diana Shnaider sul Court Philippe Chatrier come terzo e ultimo incontro di un programma che si apre a mezzogiorno con la sfida per il bronzo della stessa disciplina tra Bucsa/Sorribes Tormo e Noskova/Muchova per poi proseguire con la caccia all’oro tra Djokovic e Alcaraz.

Il match di Sara e Jas potrebbe quindi iniziare intorno alle 16.30, con diretta tv su Rai ed Eurosport/Discovery+. E cosa possiamo aspettarci? Andreeva e Shnaider, trentasette anni in due, l’età della intramontabile Errani, sono ai Giochi Olimpici come atlete indipendenti e sono uscite piuttosto presto nel torneo di singolare (la più giovane al primo turno, l’altra al secondo). Formano una coppia completamente inedita nel panorama tennistico; hanno rischiato al primo turno contro le australiane Gadecki e Tomljanovic al super tie-break (vinto 10-6) per poi lasciare davvero poco alle rivali fino alla finale, comprese le campionesse uscenti e vincitrici di sette prove Slam Krejcikova/Siniakova.

Le russe sono entrambe top 30 in singolare e sono reduci da un ottimo periodo; stanno quindi bene e, particolare da non trascurare, giocano con pochissima pressione addosso. La pressione è proprio l’ingrediente che riescono a garantire per togliere la tranquillità alle avversarie: non sono, soprattutto Andreeva, specialiste del doppio, ma sono dotatissime interpreti del power tennis. Shnaider in particolare, mancina, è provvista di un dritto tra i più violenti nel circuito.

Entrambe sono in grado di sferzare la pallina in risposta e provare quindi a ribaltare le posizioni in campo molto presto; il compito delle nostre portacolori sarà proprio quello di non lasciare alle più potenti avversarie l’iniziativa, soprattutto variando alla battuta e pressando a loro volta in risposta. I favori del pronostico pendono dalla parte delle azzurre ma non troppo: le quote oscillano intorno a 1.7 per loro e a 2.1 per le russe. Il resto lo possono fare le indubbie doti tattiche e tecniche delle nostre, come ben descritte dal direttore in questo articolo, e magari anche l’esperienza e… l’età più matura di Jas e Sara, che nel momento clou del torneo può essere un vantaggio: non dimentichiamo che Paolini ha superato nettamente Andreeva nella semifinale del Roland Garros meno di due mesi fa.

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