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Parigi 2024, Musetti guarda avanti: “Una lezione che mi servirà contro Aliassime: sarà la partita più importante della mia carriera”

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Oggi era il giorno numero 10. Mercoledì 24 luglio Lorenzo Musetti affrontava e batteva Marco Trungelliti a Umago e, senza saperlo, iniziava una serie incredibile di match giocati e nella maggior parte dei casi vinti. Davanti a Djokovic, la stanchezza fisica e soprattutto mentale alla fine è emersa. Ed era quasi inevitabile dopo una settimana e mezza in cui l’atteggiamento in campo dell’azzurro era stato impeccabile: sempre positivo, sempre concentrato. “Stasera ero un po’ troppo nervoso” – ha ammesso Lorenzo nel post-partita aggiungendo poi che “linguaggio del corpo e il servizio sono state gli aspetti più negativi del match”. Il contesto non era certo semplice: una semifinale olimpica, sul Philippe Chatrier e al cospetto di una leggenda vivente di questo sport, incredibilmente affamata di quell’oro che contenderà ad Alcaraz domenica.

Quella maturità che Musetti ha saputo raggiungere negli ultimi mesi, però, non scompare in una sera, con una singola partita. Sarà fondamentale metterla in campo nella sfida con Aliassime per il bronzo: “una delle partite più importanti della mia carriera, se non la più importante. Il mio obiettivo è raggiungere una medaglia e domani si lotta per questo”. Intanto, la si percepisce forte e chiara nelle sue dichiarazioni a caldo dopo la sconfitta con Nole.

D. Conosci bene Auger-Aliassime, quali sono i punti che potrai sfruttare?

Il mio gioco non gli piace granché, soffre molto le variazioni, altezza, traiettoria, cambi di ritmo; quindi dovrò sfruttare questo aspetto e cercare di disinnescare il suo gran servizio e non entrare nel suo gioco.

D. Rimpianti per la partita di oggi?

“Troppo nervosismo da parte mia. Ho sentito un po’ la partita, il carattere e la personalità di Nole. Il rammarico c’è perché ambivo a giocarmi la finale, ma domani ho un’altra possibilità e sarebbe da stupidi non provare a prenderla.

Ubaldo Scanagatta, Ubitennis. Dopo aver mancato la palla del 5 pari, nel secondo sei stato avanti di un break due volte, come ti spieghi quello che è successo?

Questa sera non sentivo di stare molto bene, forse anche causato da lui che è il miglior ribattitore della storia, forse le condizioni più lente rispetto agli altri giorni. Ho fatto fatica a trovare una percentuale di prime più alta che sicuramente mi avrebbe aiutato. Però il nervosismo e la troppa fretta sono stati determinanti, gli ho concesso un po’ troppo.

D. Ormai la vostra sta diventando una sfida classica, Un primo set di altissimo livello…

Il rammarico c’è solo perché domenica non giocherò la finale, perché sotto l’aspetto del gioco non posso dire di non essermi espresso male, sarei bugiardo. Ma dentro di me speravo in un’altra performance, non tanto a livello tennistico bensì di personalità in campo e di atteggiamento, mi avrebbero dato una marcia in più e forse lo avrei messo più in difficoltà.”

Ubaldo Scanagatta, Ubitennis. C’è qualcosa del suo gioco che è difficile da prevedere? Anche nel primo set quando giocavi benissimo, a volte ti prendeva in una specie di contropiede. Non si vede quando gioca il rovescio?

Non è comodo da affrontare, il punto va creato alla perfezione. È vero, nasconde molto bene certe palle, con il dritto aspetta il momento giusto per cambiare direzione e ti lascia spiazzato. Però la cosa più impressionante è il modo in cui riesce a rispondere anche a servizi dove il 90% dei giocatori neanche ci arriva o comunque ti tornano palle comode. Ricominciare il punto daccapo nonostante un gran servizio è quello che mi mette più in difficoltà. Nel gioco da fondo non mi sono sentito indietro, anzi mi sentivo bene, sapevo quello che dovevo fare. In un match futuro dovrò cercare di trarre di più dal mio servizio. Nole ha meritato di vincere. Ci sono stati alcuni episodi sfortunati soprattutto alla fine del primo set quando mi ha brekkato dal 40-0 in mio favore. Si è creata una situazione difficile da affrontare: ero sotto pressione durante tutta la partita e lui è riuscito a gestire il tutto meglio di me.”

D. Nel tennis è strano perdere una partita e avere comunque un’altra chance il giorno dopo, quindi come ti preparerai mentalmente e fisicamente per la finale per il bronzo?

Sì, è la prima volta che mi trovo in una situazione di questo genere. Sarà un’esperienza anche questa ed è bello poter avere un’altra chance per far sì che le cose vadano meglio. Penso che la partita di stasera sia stata una lezione per me. Devo accettarlo ed essere pronto per domani quando avrò anche il supporto e l’amore di tutti gli italiani presenti qui.

D. Dopo il match di ieri con Tsitsipas, Djokovic aveva qualche dolore al ginocchio e non era sicuro di essere in grado di giocare questa partita. Come lo hai visto stasera a livello di movimenti?

Non mi sembra di aver visto nulla che non andava onestamente. Tu come lo hai visto? Bene, vero [ride]?”

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