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Parigi 2024: Alcaraz demolisce Auger-Aliassime. Carlitos vede l’oro

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[2] C. Alcaraz b. [13] F. Auger-Aliassime 6-1 6-1

Cinica e spietata la versione olimpica di Carlitos Alcaraz, che ha demolito Felix Auger-Aliassime in un’ora e quindici con lo sore di 6-1 6-1, consentendogli di volare in finale senza sforzi disumani, dove affronterà il vincente della sfida tra Djokovic e Musetti. Il canadese, dopo l’ottimo biglietto da visita del primo gioco, si è arreso all’idea di intimidire uno spaventoso Alcaraz, che ha danzato per oltre un’ora sul Philippe Chatrier, rendendosi protagonista di un match perfetto, disegnando ogni traiettoria e coprendo il campo con un’agilità disarmante che pochi tennisti al mondo possiedono. Per Carlitos, il più giovane finalista olimpico da 120 anni a questa parte, è la 20esima vittoria nelle ultime 21 partite.

Primo set: Aliassime approccia con coraggio, ma Alcaraz dilaga col suo tennis sublime

Alcaraz e Auger-Aliassime si presentano a questa prima semifinale Olimpica in condizione smagliante, ed il primo gioco dell’incontro contiene già il necessario per valere il prezzo del biglietto. Il canadese, ogni qualvolta che serve dal lato destro, riesce sempre a piazzare un’ottima prima al centro che impedisce ad Alcaraz di rispondere; non altrettanto incisivo, invece, da sinistra, dove Aliassime mette dentro soltanto seconde di servizio, ed il break dello spagnolo è imminente. Entrare nello scambio prolungato con Alcaraz è deleterio per il 23enne di Montreal, che prova a velocizzare con delle buone accelerazioni, ma il numero due del seeding trova sempre il varco giusto per punirlo.

La capacità di coprire il campo di Alcaraz sminuisce anche la qualità dei colpi dell’avversario, che nonostante miri agli angoli con discreta precisione, è costretto a tirare i remi in barca a seguito dell’ottima difesa del Murciano, che riesce a strappare il servizio per la seconda volta ad Auger-Aliassime, comandando il set per 5-1. Il Philippe Chatrier non lesina le sublimazioni di Carlitos Alcaraz, che quando si ritrova in situazioni di vantaggio così ampie, si galvanizza ulteriormente, trasformando un incontro Olimpico in uno show per fini palati tennistici. Il settimo gioco, infatti, raggiunge il culmine dello spettacolo, con l’ex numero uno al mondo che si rende protagonista di alcuni tocchi di sensibilità estrema che mandano al tappeto Auger-Aliassime, il quale cede anche il terzo servizio del set, definendo il vincitore del primo parziale. 6-1 lo score in favore dello spagnolo.

Secondo set: Alcaraz è incontenibile e vola in finale

Aliassime restituisce all’avversario dei dropshot niente male, tentando di prendere coraggio e spezzare il devastante ritmo imposto dal murciano, ma commette l’errore di farsi ingolosire, abusando della palla corta e perdendo per la quinta volta il servizio a causa di un vistoso calo di concentrazione, permettendo così ad Alcaraz di impadronirsi definitivamente dell’incontro.

Il classe 2000 inizia a perder sempre più fiducia, faticando a reggere la diagonale di rovescio con l’avversario, che da inizio partita si scatena puntando il colpo bimane del canadese, che non riesce più a contenere lo strapotere del talentuosissimo avversario, cinico come non mai in questa prima semifinale Olimpica. Dopo aver salvato due palle break scalfendo la riga col servizio, il canadese si consegna definitivamente a Carlos Alcaraz, il quale, in un’ora e quindici minuti elimina lo sconfigge con un frustrante doppio 6-1. Alcaraz sente già l’odore dell’oro, ma prima dovrà vedersela col vincente della sfida tra Lorenzo Musetti e Novak Djokovic.

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